Google Moduli usato per perpetrare truffe: come difendersi

Truffe via Google Forms colpiscono utenti crypto: e-mail false superano i filtri e inducono a pagare finte commissioni.
Di Giuseppe Servidio 25 Luglio 2025
2 minuti di lettura
Email truffa Google Moduli

I ricercatori della società di cybersicurezza Kaspersky hanno rilevato una nuova truffa informatica che prende di mira in particolare gli utenti di criptovalute, sfruttando una piattaforma insospettabile: Google Moduli. Questa applicazione gratuita, generalmente utilizzata per realizzare sondaggi e questionari online, è stata trasformata in uno strumento d’inganno da parte dei cybercriminali, che riescono a orchestrare campagne di phishing altamente credibili e difficili da individuare.

Tutto inizia con la raccolta dell’indirizzo e-mail della potenziale vittima. A quel punto, gli aggressori compilano un modulo Google utilizzando l’account della vittima come destinatario della conferma automatica. Il messaggio che ne deriva simula in tutto e per tutto una comunicazione ufficiale proveniente da una piattaforma di scambio di criptovalute, tanto da riportare un presunto accredito imminente e un invito a cliccare su un link per ricevere l’importo, con tanto di scadenza imminente. In realtà, il collegamento porta a un sito fasullo che imita l’aspetto delle vere piattaforme crypto e che chiede all’utente di contattare un sedicente “supporto blockchain” e versare una “commissione” in criptovaluta per completare la transazione.

Email truffa Google Moduli

Email truffa inviata tramite Google Moduli

La forza di questa truffa sta nell’apparente legittimità del messaggio: trattandosi di una notifica generata direttamente da Google Moduli, l’e-mail riesce a eludere i tradizionali filtri antispam e ad apparire completamente genuina. Il contenuto, inoltre, include elementi come il logo della piattaforma, il link al modulo e un riepilogo delle risposte, dettagli che rafforzano la sensazione di “autenticità” del messaggio.

Secondo gli esperti di Kaspersky, questa tecnica dimostra quanto sia pericoloso affidarsi ciecamente alla reputazione di uno strumento noto, come Google Moduli. È fondamentale mantenere sempre alta la propria soglia di attenzione, evitare di cliccare su link provenienti da messaggi inattesi recapitati sul proprio smartphone (o su un qualunque altro dispositivo in nostro possesso) e dotarsi di una soluzione di sicurezza affidabile in grado di riconoscere e bloccare i tentativi di phishing più sofisticati.

Pubblicato il 25 Luglio 2025
Giuseppe Servidio
Giuseppe Servidio

Web writer e ghostwriter freelance, classe 1996. Da che ricorda ha sempre avuto una spiccata passione per la scrittura e la tecnologia, ma mai avrebbe immaginato di fonderle nel lavoro che avrebbe fatto da “grande”. Nel periodo delle elementari scrisse la sua prima raccolta di racconti, con cui sperava già di diventare uno scrittore professionista. Crescendo si è accorto...Leggi tutto

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