Intel ha messo a confronto i suoi processori Tiger Lake di undicesima generazione con il nuovo chip M1 di Apple, mostrando come le sue creature siano in grado di fare meglio. A fine anno, il colosso di Cupertino ha dato il via a una vera e propria rivoluzione annunciando i primi MacBook Pro, MacBook Air e Mac Mini basati su una soluzione proprietaria, proprio come avviene già su iPad e iPhone. È l’inizio dell’addio ai processori Intel che dovrebbe concludersi entro due anni.
L’azienda di Santa Clara così sta perdendo uno dei suoi clienti più importanti. Stando a quanto riportato da PC World, Intel ha diffuso nei giorni scorsi una presentazione in cui – sulla base di test interni – si mostrerebbe come i processori Core i7 di undicesima generazione siano migliori dell’M1 di Apple. Tuttavia, i dati riportati sono da prendere con le giuste cautele in quanto basati su test creati dalla società stessa, non su benchmark standard del settore. Inoltre, in alcuni punti si è passati da un MacBook Pro a un MacBook Air e a due chip Intel differenti (Core i7-1185G7 e Core i7-1165G7). Tutti elementi dunque che non ci permettono di avere un’immagine completa.
Entrando nello specifico, le soluzioni Intel supererebbero quella di Apple nella navigazione su Chrome, nelle attività di Office 365, nell’utilizzo delle app Adobe e nella gestione di funzionalità basate sull’intelligenza artificiale. Un sistema basato su CPU Core i7-1185G7 e 16 GB di RAM sarebbe il 30% più veloce rispetto a un MacBook Pro.
Quanto al gaming, Intel non solo mostra prestazioni migliori in generale ma sottolinea che molti giochi non sono attualmente disponibili per macOS. Aspetto che potrebbe essere un non-problema per gli utenti Apple che probabilmente non acquistano un MacBook Pro con l’intento primario di giocare a titoli importanti.
Il colosso di Santa Clara non tralascia nessun aspetto. L’autonomia di nuovi computer Apple non sarebbe lontana da quella dei sistemi Tiger Lake e i nuovi MacBook non avrebbero superato i test per la certificazione Evo (il programma Intel per una serie di notebook che rispettano determinati standard di qualità, come il nuovo VivoBook di ASUS). Infine, si sottolinea come le soluzioni Intel offrano un miglior supporto per i monitor esterni e una maggiore scelta in termini di design e funzionalità, come ad esempio i notebook convertibili o con display touchscreen.
Come detto, bisogna prendere con le pinze questi dati ma una cosa è certa: la sfida tra Intel e Apple è appena cominciata e si preannuncia molto intensa.
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