Apple ha recentemente rinnovato la sua gamma di PC con una serie di annunci che hanno messo al centro il nuovo chip Silicon M4, declinato nelle varianti base, Pro e Max. Tra i protagonisti di questa nuova era tecnologica troviamo il MacBook Pro da 14 pollici, ora disponibile con tutte e tre le versioni del chipset.
Dopo circa una decina di giorni di utilizzo, vi racconto la mia esperienza con il modello dotato della variante base di M4, arricchito da 32 GB di memoria unificata e un SSD da 2 TB. Nonostante il design familiare, i miglioramenti introdotti, sia sotto il profilo delle performance che dell’efficienza energetica, sono notevoli e meritano un’analisi approfondita.
Esteticamente, il MacBook Pro M4 si allinea al collaudato linguaggio di design Apple. La scocca in alluminio con finiture di pregio, angoli arrotondati e una cura maniacale dei dettagli non delude le aspettative. Le dimensioni (31,26 x 22,12 x 1,55 cm) e il peso di 1,55 kg rimangono invariati rispetto alla generazione precedente. Anche se il mercato offre alternative più sottili e leggere, il MacBook Pro 14” riesce a coniugare robustezza e portabilità, risultando particolarmente comodo anche per chi, come me, è abituato al modello da 16 pollici.
Una novità estetica è l’estensione della colorazione Nero Siderale, già presente nei modelli Pro e Max della precedente generazione, anche alla variante base con M4. Questa tonalità, più simile a un grigio scuro che a un vero nero, dona al dispositivo un aspetto sofisticato, riducendo efficacemente la visibilità delle impronte grazie a una lavorazione chimica del materiale.
Apple ha migliorato la dotazione di porte rispetto alla generazione precedente, aggiungendo una terza USB-C con supporto Thunderbolt 4. La configurazione ora comprende:
Se i modelli Pro e Max godono del supporto Thunderbolt 5, che consente una larghezza di banda doppia e il collegamento di monitor fino a 8K, la versione base offre comunque una connettività completa e senza compromessi. L’assenza di Face ID è però una pecca che continuo a notare. Sebbene il Touch ID integrato sia affidabile, un sistema di riconoscimento facciale sarebbe stato gradito su una macchina di fascia professionale.
Il display Liquid Retina XDR da 14,2 pollici è uno degli aspetti più apprezzabili del MacBook Pro. Con una risoluzione di 3024×1964 pixel e una densità di 254 ppi, offre immagini nitide e colori vividi. La tecnologia mini-LED garantisce un contrasto elevato e una luminosità di punta che raggiunge i 1600 nit in HDR, con 1000 nit continui per contenuti SDR. Questo livello di luminosità rende il display adatto a ogni condizione di luce, migliorato ulteriormente dal sensore di luminosità ambientale.
Per questa recensione, ho testato il modello con finitura Nanotexture, un optional da 170 euro. Questa scelta si è rivelata ottimale per ridurre riflessi e abbagliamenti, soprattutto in ambienti luminosi o all’aperto, senza compromettere significativamente la qualità visiva. Rispetto al mio MacBook Pro 16” con schermo lucido, la differenza in termini di usabilità in condizioni sfavorevoli è notevole.
La calibrazione dei colori, da sempre un punto di forza di Apple, si conferma eccellente: con Delta-E inferiori a 1, la precisione cromatica è ideale per lavori grafici e fotografici. Il refresh rate variabile fino a 120 Hz, grazie alla tecnologia ProMotion, aggiunge fluidità durante la navigazione e il montaggio video. Il supporto HDR è un ulteriore valore aggiunto per chi si occupa di grading video e altri lavori visivi di alto livello.
Il MacBook Pro M4 è equipaggiato con il chip base della nuova generazione Apple Silicon, dotato di una CPU a 10 core (4 performance e 6 efficiency) e una GPU a 10 core. La configurazione in test comprende 32 GB di memoria unificata e un SSD da 2 TB. Sebbene questa non sia la configurazione più comune, offre un’idea chiara delle capacità del sistema.
Apple ha ulteriormente ottimizzato l’efficienza del chip, grazie al processo produttivo a 3 nm. Anche sotto stress, il dispositivo mantiene performance costanti senza throttling termico. Durante uno stress test combinato per CPU e GPU, i core performance operano stabilmente a 3,3 GHz, mentre i core efficiency raggiungono 2,8 GHz. Nonostante temperature superiori ai 100 gradi sul package, le ventole rimangono silenziose e il calore percepito sulla scocca è minimo.
In scenari di utilizzo reale, il MacBook Pro M4 eccelle in produttività, montaggio video semi-professionale e fotoritocco. Tuttavia, la GPU integrata non è ancora in grado di competere con le soluzioni discrete NVIDIA nei carichi di lavoro grafici più pesanti, come il gaming o il rendering 3D avanzato.
Il nuovo macOS Sequoia, preinstallato sul MacBook Pro M4, introduce una serie di funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, supportate dal Neural Engine a 16 core del chip. Tra le novità spiccano:
Questi strumenti rendono il sistema ancora più versatile, migliorando la produttività in diversi ambiti.
Il MacBook Pro M4 è dotato di una batteria da 72,4 wattora, leggermente più capiente rispetto alla generazione precedente. Apple dichiara fino a 24 ore di riproduzione video e 16 ore di navigazione web. Nei miei test, con un uso misto di scrittura, navigazione e fotoritocco, il laptop ha raggiunto comodamente due giorni di autonomia. Questo risultato è notevole, soprattutto considerando la luminosità del display impostata al 50%.
La ricarica è rapida e flessibile, grazie al connettore MagSafe 3 e alla possibilità di utilizzare una delle porte USB-C per alimentare il dispositivo, ideale per chi viaggia con un solo caricatore multiuso.
Il MacBook Pro 14″ M4 base parte da 1.949 euro con 16 GB di memoria unificata e 512 GB di storage. La configurazione consigliata per la maggior parte degli utenti è quella con 1 TB di storage e finitura Nanotexture, al costo di 2.349 euro. Sebbene il prezzo sia elevato, è competitivo considerando le performance, la qualità costruttiva e il software ottimizzato. La variante Pro, con maggiore potenza grafica, è indicata per chi lavora intensamente con video o contenuti complessi, mentre la versione Max è destinata a nicchie professionali molto specifiche.
Il MacBook Pro 14″ M4 rappresenta un balzo in avanti significativo, fissando nuovi standard per prestazioni ed efficienza. Con un display eccezionale, un’autonomia impressionante e una versatilità unica, si conferma una scelta di punta per creativi e professionisti in cerca di una macchina affidabile e performante.
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