Recensione Nothing Phone (3a): stile inconfondibile, ma anche tanta sostanza

Il nuovo smartphone dell'azienda cinese si conferma un prodotto incredibilmente concreto, al netto di un design in grado di catturare al primo sguardo
Di Saverio Alloggio 28 Marzo 2025
6 minuti di lettura
Nothing Phone (3a) recensione

Nel panorama dei medio gamma, il Nothing Phone (3a) si presenta come una proposta interessante e originale. Lontano dai soliti smartphone omologati, Nothing continua a costruire una propria identità, fatta di design distintivo, software minimalista ma curato, e un’attenzione al dettaglio che spesso manca anche nei prodotti di fascia superiore.

Dopo aver testato a fondo questo nuovo dispositivo, possiamo dire con certezza che c’è molto più di un look accattivante sotto la sua scocca trasparente.

Design e materiali: riconoscibile al primo sguardo

Nothing non è un brand che ama gli eccessi, e la confezione del Phone (3a) lo dimostra. All’interno troviamo l’essenziale: smartphone, cavo USB-C/USB-C e la classica spilla per estrarre il carrellino SIM. Manca il caricabatterie, una scelta ormai comune, ma il packaging è in linea con l’estetica del dispositivo: pulito, ordinato, curato nei materiali. La prima impressione è già positiva, e lo smartphone conferma subito il suo DNA raffinato.

Nothing Phone (3a)

Nothing Phone (3a) nella colorazione bianca

Lo stile Nothing è ormai una firma chiara e immediatamente riconoscibile. La back cover trasparente, con i LED della Glyph Interface, è diventata un simbolo del brand. E nel Phone (3a) trova forse la sua espressione più matura: elegante, originale ma senza diventare eccessiva.

Il corpo dello smartphone misura 8,4 mm di spessore per 201 grammi di peso, numeri nella media ma ben bilanciati. La certificazione IP64 garantisce una resistenza a polvere e schizzi d’acqua, senza però farlo entrare nella categoria dei “rugged”. I bordi piatti aiutano il grip e lo rendono solido in mano, evitando quella fastidiosa sensazione da “saponetta” tipica di molti dispositivi con finiture lucide.

La costruzione è impeccabile: nessun gioco nei tasti, nessuno scricchiolio, tutto dà la sensazione di un device premium. I materiali non sono solo belli da vedere, ma anche piacevoli al tatto. È uno smartphone che si fa notare, ma con discrezione.

Display: grande, fluido e ben calibrato

Il nuovo Nothing Phone (3a) monta un pannello AMOLED da 6,77 pollici, con risoluzione Full HD+ (1.080 x 2.392 pixel), densità di 387 ppi, refresh rate a 120Hz e una luminosità massima di 1.300 nit (con picchi che toccano i 3.000 nit in determinate condizioni).

La resa cromatica è molto buona, i neri sono assoluti, come da tradizione AMOLED, e gli angoli di visione sono ampi e uniformi. Non ci sono colorazioni spurie a bassi livelli di luminosità, segno che il pannello è ben calibrato anche nelle condizioni più estreme.

L’always-on display è curato nel dettaglio, sia esteticamente che funzionalmente. Il design si integra perfettamente con l’interfaccia Nothing OS, offrendo informazioni utili senza essere invadente.

Prestazioni: equilibrio e affidabilità

Sotto la scocca troviamo il Qualcomm Snapdragon 7s Gen 3, un SoC a 4nm che riesce a bilanciare prestazioni e consumi in modo sorprendente. È affiancato da 8 o 12GB di RAM e da una memoria interna UFS da 128 o 256GB, non espandibile.

Non siamo davanti a un campione di benchmark, ma nemmeno a un device che arranca. L’esperienza d’uso quotidiana è sempre fluida: social, navigazione web, multitasking, streaming e anche qualche sessione di gaming girano senza impuntamenti. Certo, non è pensato per l’editing video o per chi cerca un dispositivo da gaming estremo, ma per l’utente medio è una macchina affidabile e scattante.

La batteria da 5000 mAh è uno dei punti di forza del Phone (3a). Complice anche l’efficienza del processore e l’ottimizzazione del software, l’autonomia è davvero eccellente. In una giornata d’uso intenso (social, foto, mail, musica in streaming, qualche video e navigazione GPS), siamo arrivati a sera con un residuo del 40-45%, senza dover attivare alcuna modalità di risparmio.

La ricarica, solo cablata, raggiunge i 50W: si passa da 0 a 50% in circa 19 minuti, mentre la ricarica completa richiede poco meno di un’ora. Niente ricarica wireless o reverse charging, ma per la fascia di prezzo è un compromesso accettabile.

A bordo troviamo Android 15, personalizzato con la Nothing OS 3.1. L’interfaccia è pulita, coerente e curatissima nei dettagli. Dalle icone monocromatiche agli effetti sonori, dai widget funzionali allo spazio personale “Essential Space” riorganizzato dall’AI, tutto contribuisce a un’esperienza d’uso fluida, ordinata, quasi zen.

Nothing Phone (3a)

Nothing Phone (3a) nelle colorazioni nera e blu

L’AI interviene nel cassetto app, nella gestione delle notifiche, nelle impostazioni rapide, e lo fa in modo realmente utile, senza mai diventare invasiva. La promessa di 3 major update e 6 anni di patch di sicurezza rafforza ulteriormente la fiducia nel prodotto, dimostrando che Nothing crede nel supporto a lungo termine.

Sul fronte connettività il Phone (3a) si comporta bene: supporta 5G, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.4, GPS, NFC, Android Auto e Google Pay. Presente anche il connettore USB-C (2.0), abbastanza standard in questa fascia.

Unico vero neo: manca la compatibilità con le eSIM. Un’assenza un po’ strana nel 2025, che lo pone un passo indietro rispetto alla concorrenza più aggiornata.

La qualità delle chiamate è buona, senza particolari eccellenze. La ricezione è stabile, il vivavoce potente quanto basta e il dialer è quello stock di Google, con tutte le sue comodità (incluso il riconoscimento delle chiamate spam).

L’audio stereo è ben calibrato, con un volume alto e una buona separazione dei canali. I bassi non sono profondissimi, ma la resa è complessivamente piacevole, sia per i contenuti multimediali che per le chiamate in vivavoce.

Anche nel gaming leggero e nell’uso prolungato di app social o di produttività, il Nothing Phone (3a) si comporta bene. Non scalda mai in modo preoccupante e mantiene una fluidità costante. L’interfaccia è reattiva, non ci sono bug o crash degni di nota, e l’ottimizzazione software si dimostra ancora una volta uno dei punti di forza del dispositivo.

Fotocamere: buona la principale, il resto nella norma

Il comparto fotografico del Nothing Phone (3a) è composto da:

I risultati? Più che soddisfacenti per un medio di gamma. La fotocamera principale scatta ottime immagini in condizioni di buona luce e si difende anche in ambienti chiusi o di sera, grazie alla stabilizzazione ottica. L’ultra-wide soffre un po’ di più in notturna, mentre il teleobiettivo offre un buono zoom ottico per ritratti naturali.

I video arrivano fino al 4K a 30 fps, con una stabilizzazione che fa bene il suo lavoro. Non siamo davanti a un cameraphone, ma la qualità è più che sufficiente per chi cerca versatilità e rapidità d’uso.

Conclusioni: il medio gamma che fa tutto bene (e con stile)

A un prezzo di listino di 349 euro per la versione 8/128GB, il Nothing Phone (3a) si posiziona come uno dei dispositivi più interessanti del momento. Non è perfetto, ma è tremendamente coerente: bello, fluido, affidabile, aggiornato, curato. Nella giungla dei medio gamma tutti simili tra loro, Nothing continua a essere diversa, e in meglio.

Manca la compatibilità con le eSIM, vero, e il comparto fotografico non è da top di gamma. Ma per chi cerca un telefono concreto, che si distingua nella forma e che non tradisca nella sostanza, il Phone (3a) è una scelta solida. Con uno street price leggermente inferiore, ha tutte le carte in regola per diventare un best buy.

Pubblicato il 28 Marzo 2025
Saverio Alloggio
Saverio Alloggio

Sono nato nel 1990 e ho vissuto da adolescente l’arrivo degli smartphone. La mia passione per la tecnologia è nata però ben prima, iniziando ad assemblare computer in quinta elementare. Circuiti e schede di rete mi hanno affascinato da quando ne ho memoria. È stato il 2007 però l’anno della svolta: sono stato tra i pochi italiani (rispetto ai numeri...Leggi tutto

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