Huawei continua a fare scalpore nell’industria degli smartphone con le sue iniziative strategiche. Dopo il lancio di successo della serie Mate 60, successore di Mate 50 Pro, che vantava un nuovo chip Kirin sviluppato internamente dall’azienda, sembra che siano ulteriori novità in tal senso.
Questo successo è particolarmente significativo poiché avviene nonostante le pesanti sanzioni degli Stati Uniti, mettendo in evidenza la determinazione dell’azienda nel raggiungere l’autosufficienza nella produzione di System-on-Chip (SoC).
Un recente report del China IT Times suggerisce che Huawei si sta preparando per il lancio di uno smartphone 5G di fascia media già a partire da ottobre.
Questa mossa dimostra l’impegno di Huawei nel fornire una gamma diversificata di modelli ai suoi consumatori, anche in circostanze globali non proprio favorevoli. Secondo fonti provenienti dalla catena di approvvigionamento industriale, lo smartphone 5G di fascia media in arrivo dovrebbe far parte della serie Nova 12. Questa serie è strategicamente rivolta a un pubblico più giovane e a gli appassionati di selfie, che cercano l’accessibilità senza compromettere le tecnologie all’avanguardia.
Similmente alla acclamata serie Mate 60, ci si aspetta che la serie Nova 12 sia alimentata da un nuovo chip Kirin 5G, conosciuto provvisoriamente come Kirin 830. Questo chip dovrebbe offrire prestazioni notevoli, potenzialmente in grado di competere con le capacità della serie Kirin 9000. È importante notare che il Kirin 830 sarà probabilmente prodotto utilizzando il processo produttivo N+2 a 7 nm della cinese Semiconductor Manufacturing International Corporation (SMIC).
Finora i nuovi modelli dell’azienda con a bordo i chip Kirin sono stati rilasciati solo in Cina. Tuttavia, sembra che l’azienda abbia delineato un piano completo per riaffermarsi tra i consumatori globali. La registrazione di diversi modelli della serie Huawei Mate 60 presso il Bluetooth Special Interest Group (Bluetooth SIG) fa presagire una strategia di rilascio globale più ampia.
Nonostante ciò, il vero ostacolo per l’azienda nei mercati globali rimane l’assenza del supporto ai Google Mobile Services (GMS). Superare questo ostacolo sarà cruciale per l’azienda, soprattutto se intende riconquistare il suo posto nel mercato globale degli smartphone.
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