Redmi Note 9 è l’erede del tanto apprezzato Redmi Note 8, a sua volta erede di quel Redmi Note 7 in grado di battere ogni record sull’apprezzamento da parte dei clienti. Riuscirà la nona generazione di uno degli smartphone dal migliore rapporto qualità prezzo a bissare il successo dei precedenti?
Seppur si tratti senza dubbio di uno dei migliori smartphone presenti sul mercato nell’agguerrita fascia che oscilla tra i 200 e i 250 euro, dove i competitor di certo non mancano, il Note 9 presenta qualche sbavatura percettibile nell’uso quotidiano. C’è poi da considerare che Redmi Note 9 deve scontrarsi con una concorrenza interna non indifferente: Redmi Note 8 e Note 8T rimangono infatti in gamma e godono di una svalutazione sostanziosa dei prezzi di listino, ma si aggiungono senza dubbio Motorola, Oppo e Huawei.
Vediamo dunque come si è comportato l’ultimo arrivato dell’azienda cinese.
Voto: 8/10
Dal punto di vista del design Redmi Note 9 si rinnova rispetto ai precursori. Non tanto nella parte frontale che si adatta allo stile 2020 con un display completamente senza cornici e una fotocamera frontale integrata tramite foro, ma soprattutto per quanto riguarda la parte posteriore con colori sgargianti e un modulo fotografico quadrato posizionato al centro e che fa affidamento su quattro sensori. Subito sotto c’è il sensore per lo sblocco tramite le impronte digitali.
Nella parte posteriore c’è il modulo fotografico con quattro sensori e il sensore di impronte digitali.
La costruzione è ottima e i bordi leggermente stondati aiutano l’ergonomia, seppur si tratti comunque di un dispositivo praticamente impossibile da usare con una sola mano. Nella parte inferiore c’è la USB-C per la ricarica e la griglia dell’altoparlante.
La parte posteriore è in policarbonato: migliora la presa rispetto al vetro, ma trattiene tante impronte e sporco. Meglio usare una cover in silicone.
Voto: 7,5/10
Lo schermo si basa su un pannello con diagonale di 6,53 pollici e tecnologia IPS LCD con risoluzione di 1080 x 2340 pixel. Non manca un rivestimento esterno con Gorilla Glass 5 e il rapporto di forma è di 19,5:9.
I colori non brillano alla vista, probabilmente a causa della tecnologia IPS che rispetto ai più moderni display OLED è rimasta qualche passo indietro. I colori sono sì fedeli, ma non fanno entusiasmare; c’è da dire però che la visibilità all’aperto è eccellente, anche senza dover alzare al massimo la luminosità. Gli angoli di visione sono nella media.
Voto: 7,5/10
Sotto la scocca del Redmi Note 9 pulsa un processore MediaTek Helio G85 coadiuvato da 3GB di RAM. La versione con 4 GB di RAM fa invece affidamento su un processore Snapdragon 720G. Il SoC MediaTek non entusiasma in merito alle prestazioni offerte. Certo nell’uso quotidiano con le applicazioni di messaggistica non ci sono intoppi, ma nel caso di uso più intenso, con più caselle mail, qualche applicazione per modificare foto e altro, mostra qualche impuntamento e incertezza.
I 3GB di RAM non permettono poi di mantenere in memoria tante applicazioni, per cui i tempi di caricamento possono diventare un po’ lunghi e i passaggi da un’applicazione all’altra non sono fulminei.
Certo, stiamo pur sempre parlando di un dispositivo da 199 euro, ma ricordiamo che Xiaomi ci ha abituati a ben altri standard di velocità e i concorrenti, come Motorola G8 Plus, si sono adeguati.
Ben altro discorso per quanto riguarda l’autonomia. I 5020 mAh a disposizione permettono di raggiungere anche i due giorni di uso medio e in ogni caso si supera la giornata lavorativa in scioltezza. Abbiamo registrato un uso continuo di 32 ore con ben 7 ore di schermo acceso. Risultati eccezionali che rendono questo il Redmi Note 9 la scelta ideale per chi desidera stare il più lontano possibile dalla presa elettrica.
Ottima la connettività, con Bluetooth 5.0, NFC, GPS A-GLONASS Galileo BDS e supporto Dual-Sim. Non manca anche il jack aux da 3,5 millimetri che consente di usare auricolari o cuffie cablate.
Voto: 8/10
Nella parte posteriore del Redmi Note 9 di Xiaomi ci sono quattro sensori: il principale da 48 Megapixel, un secondario da 8 Megapixel con obiettivo grandangolare, e due da 2 Megapixel ciascuno rispettivamente per le foto Macro e per la valutazione della profondità di campo.
Una soluzione simile a quella adottata su tanti altri smartphone di fascia media e alta, che permette di catturare qualsiasi momento e che si rivela molto versatile. Avremmo apprezzato la presenza di un obiettivo Tele al posto del Macro, in quanto capita più spesso di dover fare un ritratto che una foto a qualche particolare.
Gli scatti però sono di buona qualità con un’ottima resa considerando la fascia di prezzo, soprattutto da parte del sensore principale, che consente di spingersi fino a uno zoom 10X.
Ottima il grandangolare, che in situazioni di piena luce permette di avere degli scatti coinvolgenti e dal sicuro effetto con una buona quantità di dettagli e un’ottima gamma dinamica. L’unico momento critico è di notte, ma risulta comunque superiore rispetto a tanti altri rivali nella stessa fascia di prezzo.
Discorso analogo per la fotocamera frontale con risoluzione di 13 Megapixel. Lato video, Redmi Note 9 è in grado di registrare filmati fino a risoluzione FullHD a 60 fps.
Voto: 7,5/10
Il listino di 199,90 euro rende Redmi Note 9 decisamente appetibile. La versione da 3GB di RAM oggetto della nostra recensione ha però rivelato qualche criticità di troppo per quanto riguarda la fluidità nell’uso quotidiano, motivo per cui consigliamo di puntare alla variante con 4GB di RAM e processore Snapdragon che viene invece proposta a 30 euro in più con un listino di 229,90 euro.
Questa fascia di prezzo risulta essere molto competitiva e sempre più produttori presentano smartphone dalle ottime prestazioni e con un rapporto qualità prezzo invidiabile. Xiaomi riesce comunque a sorprendere per autonomia e resa fotografica.
La JEDEC Solid State Technology Association, leader globale negli standard per l’industria dei microchip, ha annunciato di essere nelle fasi finali di sviluppo del nuovo standard Universal Flash Storage (UFS) 5.0, successore
È quasi finita l’attesa per la stagione dello shopping sfrenato: il Black Friday 2025. Chiunque abbia il desiderio di acquistare un nuovo prodotto ormai aspetta il Venerdì Nero per comprarlo al miglior
Scrivi un commento