I monitor Fujitsu forse non costituiscono il prodotto più famoso di questa importante società giapponese. Il grande pubblico è più abituato a entrare in contatto con i climatizzatori Fujitsu, con i notebook Fujitsu e persino con gli scanner Fujitsu. Tuttavia, gli schermi realizzati dall'azienda con sede a Nakahara-ku hanno da sempre rappresentato parte integrante della vita di questa storica realtà dell'elettronica di consumo. Tutto ha inizio nel 1935, agli albori della Seconda Guerra Mondiale. Il grande conflitto segna i primi anni dell'attività dell'impresa, che si fa conoscere nel 1954 per la realizzazione del primo computer del Sol Levante, il mainframe FACOM 100. È proprio il settore dell'informatica quello dove Fujitsu riscuote i maggiori successi, con una serie di acquisizioni e operazioni commerciali che coinvolgono l'Europa e l'Asia. Il primo, grande evento che avvicina questo brand al mondo dei monitor è da far risalire al 1992. In quell'anno, la compagnia lancia il primo display plasma al mondo a colori da 21 pollici. Si trattava di un’innovazione che avrebbe dato vita da lì a poco a un fiorente segmento di prodotti per l'elettronica di consumo, segnando l'arrivo degli schermi piatti di grande formato anche a prezzi contenuti. Gli anni seguenti videro ulteriori operazioni di riassetto societario, con iniziative a fortune alterne che consentono comunque all'impresa di rimanere sempre protagonista del settore. Nel 2020, poi, avviene l'introduzione del primo monitor dotato di intelligenza artificiale che può riconoscere movimenti complessi delle mani. Ancora una volta, quindi, gli schermi rivestono una parte cruciale nella storia di Fujitsu, che oggi propone al grande pubblico una linea di display capaci di avvicinarsi alle esigenze degli utilizzatori più disparati. Le linee produttive vengono identificate da semplici lettere, come “E” o “B”, alle quali seguono numeri che identificano le caratteristiche tecniche primarie. Vengono commercializzati perciò schermi da 21,5 pollici a salire, indirizzati soprattutto all'utenza professionale, cioè a chi ha bisogno di apparecchi affidabili e che consumino poco. Per quanto riguarda le specifiche tecniche, i modelli più performanti si spingono fino al 4K Ultra HD, corrispondente alla combinazione 3840x2160 pixel. Molto più spesso, però, l'opzione comune è quella del Full HD, ovvero 1920x1080 pixel, più che valida in ambito lavorativo. Si tratta di apparecchi concepiti per essere impiegati anche in maniera continuativa per 24 ore al giorno, ad esempio in contesti come gli impianti di sorveglianza. Non mancano, però, alcune sortite verso il mondo del gaming. Esistono infatti monitor Fujitsu in formato ultrawide che supportano alcune delle tecnologie simbolo del mondo dei videogiochi, come AMD FreeSync. La proposta, pertanto, è assai ampia e viene ulteriormente valorizzata dalla vendita di accessori appositi. Lo stand universale consente di integrare in un'unica postazione il proprio monitor Fujitsu e i Mini PC venduti dalla stessa azienda giapponese. Ci sono poi i supporti per affiancare due schermi sulla stessa scrivania e perfino i filtri per aumentare la privacy, da applicare direttamente sul pannello. Insomma, ieri come oggi i monitor Fujitsu rappresentano una delle espressioni migliori della compagnia giapponese, fedele allo slogan “We use technology to make happier lives” (“usiamo la tecnologia per rendere la vita delle persone più felice”).