Trova i migliori monitor per PC: segui la nostra guida all'acquisto

All'acquisto di un nuovo PC fisso, si associa spesso anche quello del monitor. Eccetto alcune differenze relative al formato o alle tecnologie impiegate, sono molti gli elementi che accomunano i migliori monitor LCD presenti in commercio. Ne parliamo approfonditamente nella nostra guida, pensata per fornirti tutti gli strumenti utili per scegliere al meglio. Il tutto tenendo sempre d’occhio il budget, in base al quale abbiamo suddiviso i prodotti più interessanti in tre fasce di prezzo.
monitor lcd

Come scegliere un monitor per PC

Scegliere un monitor per il proprio PC significa trovare il giusto equilibrio tra qualità dell'immagine, comfort visivo e utilizzo previsto. Prima di acquistarlo, è importante considerare l’uso a cui è destinato: lavoriamo con grafica e video, giochiamo ai videogiochi o ci serve un monitor per attività quotidiane come navigazione web e scrittura? Ecco alcuni aspetti chiave da valutare prima dell’acquisto.
 
Dimensioni e risoluzione – Un monitor da 24 a 27 pollici è ideale per la maggior parte degli utenti, mentre chi ha bisogno di maggiore spazio può optare per modelli da 32 pollici, ultrawide o monitor curvi. La risoluzione incide sulla nitidezza dell’immagine: Full HD (1920x1080) è sufficiente per attività di base, mentre QHD (2560x1440) e 4K (3840x2160) offrono maggiore dettaglio, utili per grafica e contenuti ad alta definizione.
 
Tipo di pannello – I monitor utilizzano tecnologie diverse: IPS garantisce colori fedeli e ampi angoli di visione, ottimo per grafica e fotoritocco; TN ha tempi di risposta rapidi, ideale per gaming; VA offre un buon contrasto, ma con angoli di visione più limitati rispetto agli IPS; gli OLED offrono neri profondi ma sono più costosi.
 
Frequenza di aggiornamento e tempo di risposta – Un refresh rate di 60Hz è sufficiente per l’uso quotidiano, mentre chi gioca ai videogiochi dovrebbe puntare su un monitor con una frequenza di aggiornamento elevata (120Hz, 144Hz o più) e un tempo di risposta basso (inferiore a 5ms) per garantire immagini fluide e ridurre il ritardo nei comandi. 
 
Connettività – Un monitor dovrebbe avere almeno una porta HDMI o DisplayPort per collegarsi facilmente al PC. Le USB-C sono utili per chi lavora con laptop moderni, mentre le porte USB aggiuntive possono servire per collegare periferiche come tastiera e mouse.
 
Funzioni extra ed ergonomia – Regolazione in altezza, inclinazione e rotazione migliorano l’ergonomia per chi è davanti al monitor a lungo. Alcuni monitor offrono tecnologie per ridurre l'affaticamento visivo, mentre per chi gioca, supporti come G-Sync e FreeSync sono utili per evitare problemi di tearing e stuttering.

Quanto costa un monitor per PC?

prezzi monitor PC
Il prezzo di un monitor PC varia notevolmente in base a diversi fattori tecnici. La dimensione dello schermo ha un peso specifico molto elevato. Un monitor da 24 pollici con le stesse caratteristiche tecniche di un monitor da 32 pollici costerà sempre di meno. A incidere c’è anche la risoluzione: i monitor 4K sono mediamente più costosi di un monitor Full-HD. Discorso simile può essere fatto su tutti gli altri dettagli tecnici: frequenza di aggiornamento, tempo di risposta, tipo di pannello, porte di connessione e funzionalità extra come il supporto HDR o la compatibilità con tecnologie di sincronizzazione adattiva (G-Sync e FreeSync). Molto dipende dall’utilizzo a cui è destinato. Ad esempio, per un utilizzo in ambito gaming, è da considerare una spesa superiore perché servirà un monitor con un elevato refresh rate e un tempo di risposta ridotto. O ancora, per i professionisti di grafica e video editing, sarà necessario un monitor con un pannello di alta qualità con una maggiore fedeltà cromatica e risoluzione superiore, rispetto a chi deve utilizzarlo per attività basilari. Per aiutare nella scelta, abbiamo suddiviso i monitor in tre fasce di prezzo: sotto i 150 euro, da 150 a 350 euro e oltre 350 euro.

(Dati aggiornati ad aprile 2025 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 150 euro)

Nella fascia economica, con un budget che non supera i 150 euro, ci sono diverse opzioni valide per chi cerca un monitor affidabile per l'uso quotidiano, senza dover investire cifre troppo elevate. Certo, ci sono compromessi da accettare sia in termini di grandezza che di qualità di visione, ma il mercato è talmente pieno che è praticamente impossibile non trovare un monitor adatto a varie esigenze di utilizzo e budget. Il monitor AOC 24B3CA2, ad esempio, è un modello da 24 pollici con risoluzione Full HD, pannello IPS e angoli di visione ampi, caratteristiche che lo rendono perfetto per chi lavora su documenti, naviga sul web o guarda film, senza richiedere una qualità visiva da professionista. Un altro buon esempio è il Philips 241V8L, che offre anch'esso un display Full HD con tecnologia VA che assicura un contrasto e una saturazione maggiori dispetto a un IPS, senza compromettere l’ampio angolo di visione. Per chi desidera uno schermo più grande, una proposta arriva sempre da Philips con il monitor 27E1N1100A da 27 pollici con risoluzione Full HD, che lo rende ideale per l'editing di documenti e la fruizione di contenuti multimediali. Una soluzione davvero economica, considerando l’ampia diagonale. Infine, il Samsung Odyssey G3 S24AG320NU spicca per il suo refresh rate di 165 Hz e supporto AMD FreeSync Premium, che lo rendono un’ottima scelta per il gaming occasionale o per chi cerca maggiore reattività nell’utilizzo quotidiano. 

Fascia media (150 – 350 euro)

Nella fascia media, compresa tra i 150 e i 350 euro, troviamo monitor che offrono un significativo salto di qualità, sia in termini di prestazioni che di funzionalità, capaci di adattarsi a diverse necessità. Per chi cerca un monitor dal prezzo accessibile per poter lavorare, può rivolgere la propria attenzione verso il Philips 24E1N5300HE con la sua webcam integrata da 5 MP con Windows Hello per autenticazione biometrica e microfono con cancellazione del rumore. Il pannello IPS da 23,8" Full HD (1920x1080) supporta anche tecnologie anti-affaticamento come LowBlue e Flicker-free, ideali per chi passa molto tempo al PC. Ha anche quattro porte USB-A e la base Ergo regolabile. Per il gaming, l’Asus ROG Strix XG27ACS spicca in questa fascia di prezzo con pannello Fast IPS da 27 pollici, refresh rate a 180 Hz e tempo di risposta di 1 ms, ottimizzato per i titoli più frenetici grazie al supporto FreeSync/G-Sync. È la soluzione per chi cerca prestazioni fluide senza investire nei top di gamma. Per chi vuole spendere meno, c’è Samsung Odyssey G4 S27BG400EU con pannello da 27 pollici e refresh rate a 240 Hertz (1 ms). Infine, chi ha bisogno di molto spazio può optare per un monitor ultrawide come LG 34WQ500-B con schermo da 34 pollici, ideale per gestire più finestre contemporaneamente

Fascia alta (oltre 350 euro)

Superata la soglia di 350 euro, entriamo già nella fascia alta, sebbene i modelli premium si spingano ben oltre, superando in alcuni casi anche 1000 euro. Parliamo di monitor senza compromessi che rispondono a esigenze ben precise, sia in ambito professionale che gaming avanzato. Tra i modelli più “economici” della fascia alta, troviamo Asus PG27AQN: un monitor da 27 pollici con risoluzione 2560x1440 (QHD) e un incredibile refresh rate di 360 Hz, progettato per i gamer più esigenti. Grazie alla sua velocità e alla tecnologia G-Sync, è in grado di offrire un'esperienza di gioco ultra fluida. Per i professionisti della grafica, del video editing e della fotografia, invece, a disposizione c’è Asus ProArt PA279CV da 27 pollici. Con una risoluzione 4K e una copertura del 100% dello spazio colore sRGB, offre una precisione cromatica elevatissima, rendendolo perfetto per chi necessita di colori estremamente accurati per il lavoro creativo. Infine, una soluzione per chi è alla ricerca della massima ergonomia: LG 27UN880-B. Monitor 4K da 27 pollici che ha nel braccio regolabile uno dei suoi grandi punti di forza. Infatti, il supporto ergonomico "Ergo Stand" permette una regolazione perfetta dell'altezza, inclinazione e rotazione così da trovare il posizionamento migliore a seconda di chi lo sta usando. 

Le caratteristiche principali di un monitor per PC

monitor gaming
La scelta del monitor PC deve essere ben ponderata e deve tenere in considerazione vari aspetti, che influenzano poi l’esperienza generale. Chi dovrà usarlo per giocare presterà maggiore attenzione a determinati aspetti, come ad esempio il refresh rate, mentre chi dovrà usarlo per lavori grafici baderà di più ad aspetti come la qualità del pannello e precisione del colore e così via. È bene dunque comprendere le caratteristiche di un monitor per fare la scelta giusta. Se, ad esempio, usiamo il computer di casa per navigare, guardare video su YouTube e utilizzare i social, ha poco senso optare per un monitor 4K da 40 pollici. Una soluzione del genere, infatti, è perfetta per programmi di grafica ed elaborazione video. E lo stesso vale optando per un display da 34 pollici, formato più adatto a un utilizzo professionale che casalingo.

Monitor IPS 24 pollici più popolari:
Asus BE24EQK

IPS, TN, VA oppure OLED: tecnologie a confronto

Quando si parla delle tecnologie dei pannelli dei monitor, è importante comprendere le differenze tra i vari tipi di display, come IPS, TN, VA e OLED. Ogni tecnologia ha specifiche caratteristiche che influenzano la qualità dell’immagine, la velocità di risposta e l’esperienza visiva complessiva.
 
Monitor IPS

I monitor IPS sono i più diffusi perché offrono un'elevata versatilità. La qualità dell'immagine è sempre al primo posto, per via di una gamma cromatica estesa e angoli di visione molto ampi. La luminosità raggiunge picchi superiori rispetto ai modelli TN, così come il rapporto di contrasto. Adatti per quasi tutti gli utilizzi, sono particolarmente indicati per la visione di film e l'elaborazione di immagini e file video. Tuttavia, uno degli svantaggi è che i pannelli IPS tendono ad avere tempi di risposta più lenti rispetto ad altri tipi di display, il che può influire sulla reattività nei giochi ad alta velocità.

Monitor TN

I pannelli TN sono tra i più economici e offrono tempi di risposta rapidissimi, il che li rende particolarmente adatti per il gaming. Soffrono però di angoli di visione limitati e di una qualità del colore inferiore rispetto agli IPS, con una riproduzione dei neri e dei toni scuri che può risultare meno accurata. I colori appaiono spesso più sbiaditi se non guardati frontalmente. Nonostante ciò, i monitor TN sono la scelta ideale per i giocatori che cercano un monitor a basso costo.

Monitor VA

I monitor VA rappresentano la terza strada percorribile, ponendosi a metà strada fra i primi due. Questi pannelli, infatti, assicurano tempi di risposta buoni e una notevole frequenza di aggiornamento, caratteristiche di cruciale importanza per tutti i gamers. Pur non raggiungendo i livelli dei monitor TN, quindi, se la cavano bene con i videogiochi. Inoltre, la tecnologia con cui sono realizzati fa sì che i pixel filtrino la luce proveniente dal retro durante la visione dei neri. Il risultato è un contrasto molto alto, migliore persino degli IPS. Ottimi con i contenuti in HDR, peccano decisamente nella qualità degli angoli di visione, allineandosi in tale senso ai modelli TN.
 
Monitor OLED

La tecnologia OLED è la più avanzata e offre neri assoluti grazie alla capacità di ogni pixel di spegnersi individualmente. Questo consente un contrasto infinito e una gamma cromatica molto vivida. Inoltre, offrono angoli di visione eccellenti e una risposta rapida, rendendoli ideali sia per il gaming che per l’uso professionale dove è richiesta la massima qualità visiva. Di contro, la tecnologia OLED è molto più costosa rispetto alle altre. 
 
Monitor VA più apprezzati:
Samsung S24A336NH

Qualità dell'immagine: specifiche tecniche da considerare

Un monitor IPS eccelle per qualità dell’immagine mentre uno schermo TN può vantare tempi di risposta più veloci. A metà strada, come visto in precedenza, si pongono i pannelli VA. Non mancano, poi, caratteristiche comuni e solo valutandole attentamente, è possibile capire, caso per caso, se ci troviamo di fronte a un modello di qualità oppure no. Il tipo di risoluzione influisce molto sulla resa finale di un monitor. Così come la luminosità e il contrasto. Ma non dobbiamo dimenticare un parametro fondamentale come la frequenza di aggiornamento. Eccoli di seguito più nel dettaglio.

Risoluzione
 
La risoluzione si riferisce al numero di pixel presenti sullo schermo. Ed essendo i pixel le più piccole unità che compongono l'immagine, all'aumentare del loro numero, cresce anche la definizione. In altre parole, più pixel ci sono e più dettagliata è l'immagine. Se la differenza fra un filmato HD e uno Full HD è già significativa, è nel passaggio al 4K (o Ultra HD) che le cose cambiano seriamente. Traducendolo numericamente, da Full HD a 4K si va da una risoluzione 1920x1080p alla ben superiore 3140x2160p. Ottima per editing di video e foto, quest'ultima è fortemente consigliata per i professionisti dell’immagine.

Luminosità

La luminosità di un pannello si esprime in Nit, unità di misura che riassume il rapporto fra intensità luminosa e superficie dell'oggetto che la emette, secondo la formula cd/m₂. In altre parole, la luminosità di un monitor PC è data dall'intensità luminosa del pannello fratto la superficie del display stesso. Più è alto questo valore e maggiore sarà la luminanza (o emissione luminosa). Per un uso normale un monitor con una luminosità tra 250 e 350 nits è sufficiente. Per l’uso in ambienti molto luminosi o per applicazioni professionali che richiedono colori accurati, come la grafica, il consiglio è di puntare su monitor con luminosità superiore, tra 400 e 600 nits.

Rapporto di contrasto

Strettamente connesso alla luminosità, il rapporto di contrasto misura la differenza tra il punto più scuro e quello più luminoso che un monitor è in grado di visualizzare. Più alto è, migliore sarà la capacità di visualizzare dettagli nelle aree scure e chiare di un’immagine. Monitor con un alto rapporto di contrasto, come quelli con pannelli VA oppure OLED, sono particolarmente apprezzati per l’editing video o la visione di film, dove i neri profondi e le sfumature scure sono importanti. A seconda del valore raggiunto dal monitor, il rapporto di contrasto verrà espresso attraverso la formula x:1. Alla lettera x corrisponde la luminosità massima del pannello valida per un’immagine bianca mentre il numero 1 si riferisce alla luminosità di un’immagine nera.

Frequenza di aggiornamento

La frequenza di aggiornamento (refresh rate) indica quante volte il monitor aggiorna l’immagine al secondo ed è misurata in Hz (Hertz). Una frequenza di aggiornamento più alta si traduce in una visualizzazione più fluida dei contenuti, in particolare per il gaming. 60 Hertz è la frequenza minima che ormai raggiungono tutti i monitor ed è adatta a un utilizzo quotidiano, mentre i monitor 120 Hz o 144 Hz sono più fluidi. Monitor da 240 Hz o 360 Hz sono pensati per i giocatori professionisti, che richiedono la massima reattività e fluidità. 

Tempo di risposta


Il tempo di risposta è il tempo che impiega un pixel a cambiare da un colore all’altro ed è misurato in millisecondi (ms). Un tempo di risposta basso è cruciale per ridurre il ghosting (sfocature o immagini residue) nei giochi veloci o nei video. Monitor con un tempo di risposta di 1 ms sono molto apprezzati in ambito gaming, in quanto permettono immagini più nitide e una migliore esperienza di gioco. Monitor con tempi di risposta più alti, come 5 ms o 8 ms, sono adatti per usi generali.

Finitura del pannello

Per analizzare le caratteristiche dello schermo, va presa in considerazione anche la finitura. La finitura può variare, con alcuni modelli che presentano superfici opache per ridurre i riflessi, ideali per ambienti luminosi, mentre altri hanno superfici lucide che offrono colori più brillanti ma possono riflettere maggiormente la luce ambientale. Inoltre, i monitor possono essere dotati di stand regolabili in altezza, inclinazione e rotazione per garantire un miglior comfort durante l'uso, mentre altri offrono supporti fissi più semplici.
 
Monitor PC con ottima frequenza di aggiornamento:
Philips 34M2C6500

Dimensioni e formato

La dimensione e il formato del monitor sono due fattori fondamentali che influenzano non solo l'esperienza visiva ma anche l'ergonomia. La scelta è influenzata anche dallo spazio a disposizione. La dimensione dello schermo viene espressa in pollici e si riferisce alla lunghezza diagonale del pannello. Monitor da 24-27 pollici sono ideali per l'uso quotidiano, mentre per chi ha bisogno di maggiore spazio per il multitasking o per il gaming, un monitor più grande, come un 32 pollici, può essere più comodo. Il formato del monitor, invece, riguarda la sua proporzione, con i formati più comuni che sono 16:9, 21:9 e 32:9. I monitor 16:9 sono quelli tradizionali, perfetti per la visione di film e per l’uso generale. I monitor 21:9 e 32:9 sono ultrawide e offrono un ampio spazio di lavoro per il multitasking, ideale per chi lavora con più finestre aperte contemporaneamente. Per intenderci, si estendono di più sulla linea orizzontale risultando più lunghi.
 
Monitor ultrawide molto popolari:
LG 40WP95XP-W

Connettività

La connettività di un monitor stabilisce quali dispositivi possono essere collegati e con quale qualità del segnale. Le porte più comuni includono HDMI, DisplayPort, USB-C e, in alcuni casi, ancora VGA o DVI per la retrocompatibilità con dispositivi più datati.
L’HDMI è lo standard più diffuso, compatibile con PC, console e lettori multimediali, ed è disponibile in diverse versioni: HDMI 2.0 supporta il 4K a 60 Hz, mentre HDMI 2.1 arriva fino a 120 Hz o più, ideale per il gaming di ultima generazione. La DisplayPort, invece, è spesso preferita dai gamer e dai professionisti perché offre maggiore larghezza di banda, supportando risoluzioni e frequenze di aggiornamento più elevate rispetto all’HDMI, oltre a funzioni avanzate come il Daisy Chaining, che consente di collegare più monitor in serie.
I monitor moderni includono ormai anche porte USB-C, che permettono di trasmettere video, dati e persino alimentare dispositivi compatibili con un unico cavo, rendendoli perfetti per chi utilizza laptop senza porte video tradizionali. Alcuni modelli offrono anche hub USB integrati per collegare direttamente accessori come mouse, tastiera o dispositivi di archiviazione.

Menù e tasti di controllo

Una delle differenze più significative fra il display di un portatile e un monitor per PC riguarda il menù. Nei notebook tutte le impostazioni si controllano con mouse e tastiera, in modo veloce e semplice. Nei monitor, invece, è necessario accedere a un menù apposito tramite tasti posizionati lungo la cornice dello schermo. Parliamo di tasti fisici, anche se i pannelli touch ci permettono di usare le dita direttamente sul display. Tornando ai tasti, quello che non manca mai è il pulsante d'accensione. Abbiamo, poi, un tasto per entrare nel menù e altri due per navigarlo. Con un quarto pulsante confermiamo le nuove impostazioni e con l'ultimo usciamo dal menu. Oltre al controllo dei parametri dell'immagine (luminosità, contrasto, gamma cromatica…), possiamo agire sul suono regolando il volume del monitor LCD e, in certi casi, l'equalizzazione. Il tutto sempre se si tratti di un monitor dotato di speaker. Tramite un'apposita sezione, poi, è possibile selezionare il tipo di input scelto per il collegamento al computer. Inoltre, possiamo impostare il monitor PC per spegnersi in automatico dopo un certo intervallo di inattività. Infine, alcune funzionalità aggiuntive ci consentono di modificare il formato dell'immagine, ruotarla e agire sulla centratura del display.

Consumi e classe energetica

Il consumo energetico di un monitor per PC non pesa eccessivamente in bolletta, soprattutto dopo l'introduzione della retroilluminazione LED, tecnologia che ha mandato in pensione le vecchie lampade a fluorescenza. In questo modo, le risorse necessarie ad alimentare un monitor medio sono scese anche del 70%. Ogni monitor ha un assorbimento di energia diverso, influenzato da fattori come la tecnologia del pannello, la luminosità e le funzionalità aggiuntive. I modelli più efficienti riducono il consumo senza compromettere la qualità dell'immagine, risultando più sostenibili sia dal punto di vista economico che ambientale.
Per valutare l’efficienza energetica, è utile fare riferimento all’Energy Label, l’etichetta introdotta dall’Unione Europea che classifica i dispositivi elettronici in base ai consumi. Dal 2021, la scala va dalla classe A (più efficiente) alla classe G (meno efficiente), con informazioni dettagliate sul consumo in kilowattora (kWh) per 1000 ore di utilizzo. I monitor di ultima generazione, specialmente quelli con tecnologia OLED o retroilluminazione LED avanzata, tendono a essere più efficienti rispetto ai modelli più datati con tecnologie meno ottimizzate.
Per ridurre ulteriormente i consumi, molti monitor includono funzioni di risparmio energetico come la regolazione automatica della luminosità, la modalità standby a basso consumo e il power-off automatico quando il dispositivo non è in uso. 

Leggere l’energy label dei monitor PC

etichetta energetica monitor PC
L’etichetta energetica dei monitor PC è identica a quella dei televisori e si articola in quattro sezioni principali. Nella parte superiore sono riportate le informazioni generali, tra cui il nome del produttore e il modello del monitor. Qui è sempre presente anche un QR code, che, una volta scansionato con lo smartphone, permette di accedere all’etichetta in formato digitale e consultare il database europeo EPREL per verificare la disponibilità delle parti di ricambio per il dispositivo. Le due sezioni centrali dell’etichetta riguardano i consumi energetici, espressi in kWh per 1000 ore di utilizzo. Il primo valore si riferisce al consumo in modalità SDR, mentre il secondo indica il consumo con HDR attivo, una tecnologia sempre più diffusa nei monitor di ultima generazione. Quest’ultimo valore risulta generalmente più elevato, poiché l’HDR richiede una retroilluminazione più intensa, aumentando così il dispendio energetico. Alla modalità HDR è inoltre associata una classe di efficienza energetica, espressa su una scala da G (meno efficiente) ad A (più efficiente). Infine, l’ultima sezione dell’etichetta fornisce dettagli sulle dimensioni del monitor, indicando la diagonale dello schermo in centimetri e pollici, oltre alla risoluzione espressa in pixel orizzontali e verticali. Queste informazioni aiutano a valutare non solo l’efficienza energetica del dispositivo, ma anche le sue caratteristiche tecniche essenziali.

Monitor da gaming: prestazioni senza compromessi

Grande mercato hanno i monitor gaming, disponibili in ogni fascia di prezzo. I modelli più avanzati non chiedono compromessi, a fronte di una spesa superiore. I migliori monitor da gaming offrono un’esperienza fluida e reattiva, eliminando ritardi e migliorando la qualità visiva. Rispetto ai monitor tradizionali, vantano frequenze di aggiornamento elevate, tempi di risposta ridotti e tecnologie avanzate per minimizzare effetti indesiderati come il motion blur o il tearing. Come abbiamo visto, uno degli aspetti fondamentali è la frequenza di aggiornamento, generalmente più alta rispetto ai modelli standard. Non da meno è il tempo di risposta, che incide sulla velocità con cui i pixel cambiano colore: pannelli con tempi di risposta di 1 ms riducono al minimo l’effetto ghosting, essenziale nei titoli più movimentati. Molto importanti sono le tecnologie di sincronizzazione come NVIDIA G-Sync (per modelli Nvidia) e AMD FreeSync (per monitor con schede AMD) che sincronizzano il refresh rate del monitor con i fotogrammi generati dalla scheda video.

Monitor da gaming più popolari:
Dell Alienware AW3423DWF
Lucia Massaro
Lucia Massaro

Classe 1990, formazione umanistica, laureata in Traduzione Specialistica e una passione nascosta per la tecnologia. Sono la prova lampante che nella vita ognuno è l’artefice del proprio destino. Ho iniziato a giocare con il primo computer quando avevo appena imparato a leggere. Man mano abbandonavo la pesante enciclopedia cartacea per passare a Encarta, la più famosa enciclopedia multimediale prodotta da...Leggi tutto

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