Più schermi in uno: guida all’acquisto dei migliori monitor ultrawide

Con l’aumentare delle attività professionali in digitale, sempre più spesso si tende ad adottare una configurazione a due o più schermi per poter gestire al meglio il lavoro in multitasking. L’installazione di un doppio monitor, tuttavia, comporta spese a volte eccessive e un maggiore ingombro sulla propria scrivania. Per questo motivo, il compromesso ideale è rappresentato dai monitor ultrawide, ossia schermi dotati di un’immagine più estesa rispetto allo standard dei monitor 16:9. La scelta di un monitor del genere non è sempre così semplice, in quanto sono disponibili sul mercato tantissime proposte, che variano per design, funzioni e dimensioni, comprendendo modelli più semplici fino ai più avanzati monitor ultrawide da gaming. Questa guida raccoglie i migliori modelli disponibili per ogni tipo di esigenza.
migliori monitor ultrawide

Come scegliere un monitor ultrawide

Di seguito riassunti i punti chiave da considerare in fase di acquisto:
 
Specifiche tecniche – Il punto principale nella scelta di un monitor PC. In base alle varie necessità, è importante trovare la soluzione perfetta studiando la risoluzione di un monitor, la frequenza di aggiornamento, il bilanciamento dei colori e il tempo di risposta. Per la risoluzione, in particolare, è importante sottolineare che nei monitor ultrawide i valori medi sono diversi dai classici schermi 16:9.
 
Formato – Il semplice fatto che un monitor ultrawide rappresenti una nicchia nella categoria dei monitor PC, potrebbe far pensare che questo tipo di prodotto sia disponibile in un unico formato. In realtà, tra i monitor ultrawide si distinguono modelli con formato 21:9 fino ai modelli più estremi da 32:9.
 
Design – Studiare il design di un monitor ultrawide è fondamentale per trovare la soluzione perfetta per le proprie esigenze. Il design non si limita alle sole dimensioni dello schermo o all’aspetto estetico del prodotto. Uno degli aspetti più importanti da tenere in considerazione, infatti, è la forma del pannello, che può essere piatto o curvo.
Fonte immagini: web

Quanto costa un monitor ultrawide?

prezzo monitor ultrawide
Nonostante i monitor ultrawide rappresentino ancora oggi una piccola parte all’interno del mercato dei monitor PC, i modelli disponibili sono facilmente organizzabili in varie fasce di prezzo. Mediamente si parla di prezzi più alti dei più diffusi monitor 16:9. Tuttavia, si possono trovare diversi modelli di fascia economica con un budget massimo di circa 250 euro. Seguono i monitor ultrawide di fascia media, che prende la fetta maggiore in questa categoria di prodotti. Nella fascia media si contano prodotti per diverse esigenze, dai monitor professionali ai monitor ultrawide dedicati al gaming, con una spesa compresa tra i 250 e i 500 euro. I prodotti di fascia alta, infine, superano la soglia dei 500 euro, con monitor ultrawide top di gamma sotto tutti i punti di vista, sia nelle specifiche tecniche, ad esempio con i più recenti monitor ultrawide con pannello OLED, sia nel formato, come nel caso dei monitor 32:9.
(Dati aggiornati a luglio 2023 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 250 euro)

I monitor ultrawide di fascia economica rappresentano una buona base per chi vuole provare le novità di questo tipo di prodotto senza spendere cifre troppo importanti. Ovviamente, più è bassa la cifra e minori sono le funzioni disponibili. Tuttavia, in questa fascia è comunque disponibile una buona varietà di prodotti, dai monitor ultrawide più generici fino ai primi monitor ultrawide da gaming. Fa parte della prima categoria il modello LG 29WP500-B. Questo monitor rappresenta alla perfezione quello per cui esistono i modelli ultrawide, ossia la possibilità di aumentare la produttività in multitasking. Grazie al pannello da 29 pollici in formato 21:9 e al supporto software fornito da LG, è possibile affiancare diverse applicazioni nella stessa schermata, o addirittura creare una modalità picture in picture per visualizzare sullo schermo due sorgenti indipendenti. Passando ai monitor ultrawide da gaming di fascia economica, un’ottima soluzione è rappresentata dal modello iTek GGF 30. Le dimensioni sono in linea con il modello proposto in precedenza, arrivando a un’estensione di 30 pollici di diagonale. La risoluzione raggiunge lo standard WFHD, con un valore di 2560 x 1080 pixel in 21:9. La frequenza di aggiornamento è di 100 Hz, con un tempo di risposta medio di 4 millisecondi. Caratteristica rara per questo tipo di monitor è il design piatto del pannello, a differenza dei più diffusi monitor curvi come LC-Power LC-M29-UW-UXGA-100-C. Quest’ultimo vanta un display più grande, da 34 pollici di diagonale, mantenendo un refresh rate massimo di 100 Hz. Viste le dimensioni dello schermo, il design curvo torna molto utile per non disperdere troppo lo sguardo sui lati.

Fascia media (da 250 a 500 euro)

La fascia media dei monitor ultrawide è sicuramente quella più ricca di proposte, specialmente per i videogiocatori. Tra questi, un valido prodotto da considerare è il Philips 346E2LAE. Pur montando un ampio display da 34 pollici, questo modello presenta un design flat dello schermo, adatto a chi non ama i monitor con pannello curvo. La risoluzione è uno dei punti di forza del prodotto, con un valore di 3440 x 1440 pixel, raggiungendo quindi la maggiore definizione degli schermi 2K. La frequenza di aggiornamento è di 100 Hz, con un tempo di risposta di 4 ms. Valore aggiunto per questo monitor è la versatilità dei collegamenti video, con la presenza non solo di porte HDMI e DisplayPort, ma anche di un’uscita USB-C con power delivery. Caratteristiche molto simili sono presenti nel modello MSI PRO MP341CQ, ma in questo caso si punta a un utilizzo più professionale. Il pannello è attentamente calibrato per garantire la massima profondità dei colori, in modo da poter lavorare su programmi per montaggio video o post-produzione fotografica. Da apprezzare, inoltre, la presenza di un sistema anti-flickering e un filtro anti-luce blu per ridurre l’affaticamento agli occhi durante le sessioni di lavoro prolungate. Tornando alla fascia dei monitor ultrawide da gaming, LG 34WP65CP-B rappresenta una delle migliori soluzioni di fascia media per chi cerca il giusto mix di qualità e fluidità. Il pannello è da 34 pollici di tipo VA e presenta un design curvo. La risoluzione è UWQHD, da 3440 x 1440 pixel, mentre la frequenza di aggiornamento massima arriva a ben 160 Hz, con tempo di risposta minimo di 1 ms e supporto per la tecnologia AMD FreeSync.

Fascia alta (oltre 500 euro)

La fascia alta dei monitor ultrawide comprende tutti i modelli top di gamma, adatti agli utenti più esigenti. Nel campo dei monitor gaming, uno dei punti di riferimento è sicuramente il modello LG 34GN850-B. La prima, importante caratteristica riguarda il tipo di pannello, realizzato con tecnologia Nano IPS per garantire la massima qualità dei colori e una maggiore omogeneità nella retroilluminazione del display. Le dimensioni sono in linea con la maggior parte dei monitor di questa categoria, con uno schermo da 34 pollici di diagonale con risoluzione UWQHD da 3440 x 1440 pixel. Oltre all’ottima definizione dell’immagine, LG 34GN850-B è un monitor estremamente fluido, con una frequenza di aggiornamento massima di 144 Hz e un tempo di risposta di 1 millisecondo. Nella gestione delle frequenze variabili, inoltre, questo modello vanta la piena compatibilità sia con la tecnologia AMD FreeSync, sia con Nvidia G-Sync. Per i professionisti nel campo della grafica digitale, invece, LG 38WN95CP-W offre tutte le caratteristiche più richieste per lavorare su foto e video con la massima fedeltà cromatica. Il pannello è curvo e raggiunge una diagonale di 38 pollici, con una risoluzione particolare da 3840 x 1600 pixel. Oltre al processo di calibrazione del pannello per aumentare il più possibile la copertura cromatica, LG 38WN95CP-W vanta la certificazione VESA HDR 600, andando a raggiungere un picco di luminosità in HDR di 600 nits. Se si punta a un monitor ancora più estremo dal punto di vista del formato, vale la pena dare un’occhiata al modello Asus XG49VQ. A differenza dei monitor in formato 21:9, questo monitor raggiunge un rapporto d’immagine da 32:9, l’equivalente di due monitor 16:9 affiancati. La risoluzione è di 3840 x 1080 pixel, mentre la frequenza di aggiornamento è di 144 Hz.

Monitor ultrawide: maestri nel multitasking e interessanti alternative per cinema e gaming

monitor ultrawide gaming
I monitor ultrawide offrono diversi vantaggi rispetto a un tradizionale monitor 16:9, specialmente se si punta a un utilizzo lavorativo, ma non solo. Parlando proprio dell’uso come monitor per lavoro o per studio, l’estensione di un modello ultrawide consente di affiancare diverse applicazioni in una sola schermata, senza la necessità di passare a una più ingombrante configurazione a più schermi. Oltre alle maggiori possibilità in multitasking, i monitor ultrawide sono una soluzione interessante anche per il gaming o un utilizzo più multimediale. I giochi compatibili con le risoluzioni ultrawide, infatti, riescono a renderizzare un’immagine più estesa, e di conseguenza con più elementi a schermo. Lo stesso concetto si applica anche per l’ambito multimediale. Basti pensare a un film in formato panoramico, visibile su un monitor ultrawide senza le fastidiose bande nere normalmente presenti in un display 16:9.

Risoluzione, frequenza di aggiornamento, tempo di risposta: le specifiche da analizzare in un monitor ultrawide

Nel processo di selezione di un monitor ultrawide, la questione della risoluzione rappresenta un punto fondamentale per evitare spiacevoli sorprese. Dato che si parla di monitor con un formato particolare, la risoluzione del display è diversa da quella di un monitor 16:9. La maggiore ampiezza orizzontale di questi schermi, infatti, comporta un maggior numero di pixel. Tuttavia, in alcuni casi i monitor ultrawide vengono erroneamente abbinati a termini come 2K o 4K. Se si prende, ad esempio, un monitor come iTek GGF 44, con rapporto d’immagine da 32:9, la risoluzione nativa è di 3840 x 1080 pixel. Da una parte la risoluzione orizzontale (3840 pixel) si allinea allo standard dei monitor 4K, dall’altra il valore complessivo fa rientrare il monitor nella categoria dei monitor Full HD, per via dei 1080 pixel verticali. È quindi importante analizzare la risoluzione verticale per capire in quale categoria rientra un monitor ultrawide (Full HD, QHD, 4K e così via).
 
Altre caratteristiche da valutare in fase di acquisto sono la frequenza di aggiornamento del display e il tempo di risposta. L’ultimo dato assume maggiore importanza, in particolare, nel campo dei monitor gaming, dato che comporta una latenza superiore o inferiore in base ai diversi modelli. La frequenza di aggiornamento, invece, è il dato fondamentale che determina la fluidità di un monitor ultrawide. Il valore è espresso in Hz, e misura quante volte si aggiorna il tracciamento dello schermo in un secondo. Per un uso essenziale del monitor è sufficiente un valore compreso tra i 60 e i 75 Hz, mentre per i videogiocatori si consigliano monitor con frequenza di aggiornamento da 100 Hz in su.
 
Monitor ultrawide da 144 Hz:

I diversi formati ultrawide e il valore del design curvo

Molto spesso si pensa che la categoria dei monitor ultrawide si limiti ai modelli dotati di display in formato 21:9. Pur trattandosi del formato più diffuso, equivalente a due monitor 4:3, sono presenti sul mercato monitor ancora più estesi, fino al formato 32:9. In quest’ultimo caso si può parlare di un vero e proprio sostituto alle configurazioni a doppio schermo, ma con il vantaggio di dover acquistare (e installare) un unico prodotto.
 
Nel momento in cui si sceglie il formato più adatto alle proprie esigenze, è molto importante scegliere il design giusto, specialmente per quanto riguarda la curvatura del display. Dato che i monitor ultrawide comportano per forza un maggiore ingombro su una scrivania, la curvatura del display permette di limitare lo spazio occupato dal monitor. Allo stesso modo, un monitor curvo garantisce una minore dispersione dello sguardo sui lati esterni, in modo da tenere sempre sott’occhio tutte le sezioni dello schermo. Tuttavia, non tutti gli utenti apprezzano i monitor ultrawide curvi, motivo per cui alcune aziende hanno deciso di mantenere diversi modelli con design flat, sia in 21:9, sia nel più estremo formato 32:9.
 
Ultima caratteristica da analizzare per i monitor ultrawide è la dimensione del display. Per leggere correttamente l’estensione di un monitor ultrawide, specialmente se messa a confronto con quella di un monitor 16:9, è necessario scalare il valore verso il basso. Per chiarire questo concetto torna utile un esempio: un monitor ultrawide da 34 pollici è una versione estesa di un monitor 16:9 da 27 pollici, e non da 32. Un modello ultrawide da 29 pollici, dunque, va confrontato con un monitor 16:9 da 24 pollici, non da 27.
 
Monitor ultrawide con design flat:
Federico Parravicini
Federico Parravicini

Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente potuto trasformare le sue passioni in un bagaglio per affrontare la sua futura vita professionale. Da amante del cinema, ha...Leggi tutto

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