Confronta nella pagina Brandy di Trovaprezzi.it le migliori offerte sul mercato. La dolcezza di un brandy Carlos, la tradizione italiana di un vecchia Romagna, le suggestioni latine dei De Jerez. Sono tante le alternative proposte per gli appassionati del buon bere, che possono scegliere tra brandy giovani o invecchiati più di 20 anni, con ricette tradizionali o che ortano innovazione grazie a ingredienti originali. I brandy italiani sono noti e apprezzati in tutto il mondo, insieme a quelli tedeschi, francesi, spagnoli e americani.
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Il brand è, nella sua essenza, un distillato del vino. Difatti, con tale parola si intende qualsiasi liquore realizzato a partire dalle componenti dell’uva, dalla polpa al succo, passando per la buccia. Per la realizzazione di questa acquavite possono essere utilizzati vigneti rossi, rosati o bianchi di qualsiasi tipo.
Per andare sul sicuro si potrebbe acquistare una bottiglia di Vecchia Romagna Etichetta Nera, proposto in formati da 70, 100 e 150 cl. Con una gradazione alcolica del 38%, propone un delicato blend di uve italiane invecchiate in botti di rovere, ai quali si aggiungono sentori di frutta tropicale, vaniglia, cannella e chiodi di garofano.
Il costo di una bottiglia di brandy può variare di molto, andando da meno di 10 euro delle alternative economiche fino a oltre 100 euro di quelle più prestigiose. A influire sul prezzo sono fattori di molteplice tipo: la taglia della bottiglia, la ricetta e il metodo produttivo, la riconoscibilità del produttore e il periodo di invecchiamento.
La differenza tra whisky e brandy è legata al tipo di ingredienti utilizzati per la preparazione. Il brandy è ottenuto grazie al vino e a varie parti dell’uva. Possono essere coinvolti vitigni di ogni tipo, insieme all’aggiunta di altri ingredienti (spezie, fiori o cioccolato). Il whisky è il risultato della distillazione dei cereali (generalmente orzo) in botti in legno di rovere. Anche il metodo produttivo cambia: il brandy è il risultato della fermentazione, mentre il whisky della distillazione.
Tra i distillati di base, il brandy è sicuramente uno dei più famosi insieme a rum e whisky. Si tratta di un’acquavite conosciuta per la sua dolcezza e profondità di sapore. Prima dell’acquisto, però, è bene conoscere alcune caratteristiche di base che possono facilitare la scelta. Ci si potrebbe concentrare, in particolare, sui tanti marchi produttori. I brandy Vecchia Romagna sono noti al grande pubblico per il loro carattere così intenso. Altri brand molto apprezzati sono Carlos, Lepanto e Ararat, frutto di tradizioni decennali che si rinnovano nel tempo. Un altro possibile elemento da valutare è la provenienza del distillato. I brandy italiani sfruttano i vitigni più famosi del Belpaese, con una gradazione alcolica minima del 38%. Altrettanto celebre è il brandy francese, quello tedesco (come l’Asbach) e americano (ad esempio il Bertoux). La provenienza è un fattore molto importante, perché legato al tipo di ingredienti utilizzati nel processo di distillazione. Dalle note di caffè agli accenni di caramella mou, dai sentori floreali a quelli di miele, le combinazioni sono praticamente infinite. Volendo valutare altri aspetti di tipo maggiormente tecnico, è necessario conoscere i sei tipi di brandy che si differenziano in base all’invecchiamento. Si hanno così gli A.C. (invecchiati per almeno due anni), Very Special (tre anni), Napoleon (quattro anni), Very Superior Old Pale (cinque anni) ed Extra Old (sei anni). Infine arrivano gli Hors D'age, invecchiati per più di sei anni. Alcune produzioni possono arrivare a un periodo di riposo nelle botti di rovere di oltre 20 anni, per un gusto deciso e ricco di sfumature. Se non si è esperti e ci si vuole basare su dettagli concreti, potrebbe bastare la dimensione delle bottiglie, generalmente intorno ai 700 ml.
Come accade per molti altri distillati, il prezzo di una bottiglia di brandy cambia a seconda di fattori come tipologia di ingredienti e processo produttivo, invecchiamento, formato della bottiglia e brand coinvolto. Per gustare un buon bicchiere non servono cifre eccessive. Basta infatti un investimento vicino ai 10 euro per acquistare una bottiglia di Stock 84 Original, brandy extra morbido simbolo della tradizione italiana in formato da 700 ml. Per gli intenditori, o per chi vuole intraprendere un percorso di degustazione più approfondito, il consiglio è quello di rivolgersi alla fascia di costo tra 10 euro e 50 euro. Qui si trovano tante alternative adatte a tutti i gusti. Come il Cardenal Mendoza Clásico Brandy Solera Gran Reserva, distillato spagnolo che nella versione base da 700 ml è venduto a poco meno di 30 euro. In questo segmento la varietà è elevata, sia in termini di invecchiamento che di preparazioni. È possibile così imbattersi in Hors d’Age e brandy più giovani, ricette classiche e altre più innovative. Una dinamica, questa, che si ritrova anche nei prodotti in commercio a più di 50 euro. Gli esponenti di questa fascia di prezzo sono quelli con invecchiamento di oltre 20 anni che propongono i blend più sofisticati.
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