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Sfida tra Smart TV: Fire TV vs Google TV

Scopriamo tutte le caratteristiche, le differenze, i pregi e i difetti delle piattaforme Smart targate Amazon e Google.
Di Nicola Zucchini Buriani 15 Novembre 2024
5 minuti di lettura
Fire TV e Google TV a confronto

Le Smart TV sono ormai una realtà consolidata da anni: la diffusione è sempre maggiore, dato che ormai acquistare un prodotto privo di funzionalità avanzate è possibile solo se ci si orienta su modelli di fascia bassa, generalmente di piccole dimensioni. Nel corso del tempo è aumentato anche il numero di piattaforme, alcune proprietarie ed altre che vengono invece condivise da diversi marchi: ne abbiamo parlato in questo speciale.

L’ultima novità di un certo peso ad essersi affacciata sul mercato è Fire TV, disponibile in Italia su alcuni prodotti già dallo scorso anno ma che nel 2024 può contare su un alleato molto importante. Ci riferiamo a Panasonic, che l’ha scelta per tutti i suoi televisori di fascia più alta tra cui gli OLED, come ad esempio la serie Panasonic Z85A. In questo articolo vogliamo confrontare questo sistema operativo con un’altra piattaforma molto diffusa, ovvero Google TV.

Panasonic Z85A

Panasonic Z85A

Fire TV vs Google TV: l’interfaccia

L’interfaccia dei sue sistemi presenta molte analogie: non è del resto un mistero che tutti i principali sistemi operativi stiano progressivamente convergendo sulla stessa impostazione, pur partendo magari da basi piuttosto diverse. Basta osservare la home page, la pagina principale che si presenta all’utente, per notare le evidenti similitudini. Sia la schermata di Fire TV sia quella di Google TV si sviluppano in verticale.

Si scorre progressivamente verso il basso passando da una serie di caroselli tematici che sono invece organizzati in orizzontale. Ci sono sezioni per i consigliati, per i titoli presenti su specifici servizi streaming, per le applicazioni installate e così via. Ci sono comunque alcuni aspetti che diversificano leggermente l’interfaccia. Google TV dispone di molteplici schermate contrassegnate da una specifica voce posta in alto.

Ci sono i consigli cuciti su misura dei gusti dell’utente, racchiusi nella sezione “Per te”. A fianco troviamo poi le sezioni “Film”, “Programmi”, “App” e così via. Per passare dall’una all’altra basta posizionarvisi sopra col telecomando e premere OK. Fire TV utilizza invece un’unica schermata ma posiziona alcune icone di fianco al carosello che mostra le applicazioni più usate. Selezionando le diverse icone si passa dalla home alla ricerca, ai programmi televisivi, ai preferiti eccetera.

Si tratta sicuramente di piccole differenze: cambiare leggermente il punto in cui viene riportato l’elenco delle app non stravolge ovviamente l’esperienza d’uso, così come la presenza o l’assenza di sezioni dedicate ai film o ad altri contenuti. Entrambe le piattaforme puntano sulla semplicità e hanno raggiunto un ottimo livello di fruibilità.

Fire TV vs Google TV: pregi e difetti

Iniziamo da Fire TV: l’esperienza di utilizzo è generalmente piuttosto buona anche su prodotti di fascia non elevata, come ad esempio il TV TCL 32SF540. Non è del resto una sorpresa: l’esperienza sulle chiavette Fire TV è piuttosto soddisfacente e sono dispositivi che non montano componenti particolarmente prestanti. Naturalmente prodotti di livello più alto offrono qualcosa in più sul versante della fluidità e della reattività, ma in linea di massima non ci sono particolari problemi nei prodotti che abbiamo testato con mano.

TCL Fire TV SF540

Fire TV TCL SF540 da 32″

Ovviamente queste considerazioni vanno poi calate nel concreto: prima dell’acquisto è bene informarsi sul modello a cui si è interessati. Le valutazioni che abbiamo riportato sono valide al momento in cui scriviamo questo articolo ma potrebbero cambiare in futuro. Per Google TV bisogna invece prestare maggiore attenzione: i modelli sul mercato sono tantissimi e i processori integrati non sono sempre all’altezza del compito, specie in fascia bassa ma non sono rare le eccezioni vendute a prezzi ben più alti.

Per capirci meglio: la fluidità offerta da un TCL C805 è diversa da quella che si può avere su un Sony W800 da 32″, che pur essendo un’ottima scelta per chi vuole un TV di piccola diagonale, non dispone di una capacità di calcolo pari a quella del TCL per quanto riguarda il chip che gestisce la Smart TV.

Google TV Mini LED TCL C805

Google TV Mini LED TCL C805

Un altro pregio di Fire TV è l’interfaccia: le funzioni “smart” e i menu usano una grafica armonica e ben integrata, cosa che invece non possiamo dire per tutti i televisori con Google TV.

Il motivo è molto semplice: Google TV offre una base di partenza che viene spesso modificata o arricchita dai produttori che ne fanno uso. Capita quindi spesso che ci sia un evidente scollamento tra l’interfaccia del sistema operativo Google (dove si gestisce l’account, l’occupazione della memoria eccetera) e i menu con le impostazioni vere e proprie, cioè immagine, suono eccetera.  C’è chi gestisce meglio questa dicotomia e c’è chi invece adotta praticamente una separazione netta: tutto dipende dal marchio e dal modello.

Google TV QD-OLED Sony A95L

Google TV QD-OLED Sony A95L

Dove invece Google TV vince è nella disponibilità di applicazioni: c’è veramente di tutto e si va ben oltre l’accesso ai principali servizi streaming. Fire TV è un po’ più chiuso anche se volendo è comunque possibile installare app per Android, dato che la base è la medesima. Sono però funzioni per utenti più avanzati che richiedono qualche conoscenza aggiuntiva. Per l’utente medio non c’è comunque una grane differenza: i vari Netflix, Prime Video, DAZN e anche le emittenti italiane (Rai, Mediaset e La7) ci sono tutte su entrambe le piattaforme.

Ovviamente Fire TV tende ad essere più Amazon-centrico: pur non precludendo in alcun modo l’uso di servizi forniti da altri, è evidente che Prime Video e Amazon Music vengono trattati con un occhio di riguardo, lo si può vedere nel modo in cui vengono spinti i contenuti. Da questo punto di vista Google TV è più neutrale: non mancano i suggerimenti che rimandano ai servizi Google ma gli viene attribuita meno centralità.

Pubblicato il 15 Novembre 2024
Nicola Zucchini Buriani
Nicola Zucchini Buriani

Da sempre grande appassionato di tecnologia, ha cominciato con i computer da bambino, passando da Amiga ai PC per arrivare poi ai Mac, i sistemi con cui oggi produce tutti i contenuti pubblicati sul web. Nel frattempo si è sempre dilettato con i videogiochi, altra grande passione che coltiva tuttora. Non solo giochi moderni ma anche retrogame, con una collezione...Leggi tutto

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