I dispositivi Google Home sono arrivati durante il 2018 ed il prossimo 15 ottobre è atteso un loro rinnovamento sia dal punto di vista del design che delle caratteristiche, nel corso di un evento durante il quale verranno svelati anche i successori dei Pixel 3 e Pixel 3 XL.
In alcuni Paesi, tra cui l’Australia, gli attuali Google Home e Google Home Mini sono stati però aggiornati in modo da poter effettuare chiamate ad altri dispositivi della stessa categoria, anche senza che siano collegati ad uno smartphone tramite Bluetooth. La funzione sfrutta ovviamente la connessione Wi-Fi, in maniera del tutto simile rispetto a quanto disponibile sui dispositivi Alexa, come Amazon Echo Show 5 e Echo Spot, che consentono addirittura di effettuare videochiamate.
Sarà dunque l’assistente vocale a gestire autonomamente la chiamata. Per l’utente sarà sufficiente richiedere di chiamare un determinato utente, e Google Assistant provvederà a recuperarne il numero tra i contatti e effettuare la chiamata. Per fare ciò però sarà necessario aver abbinato il proprio numero di cellulare all’account Google in uso sullo smart speaker, mentre il costo della chiamata sarà addebitato sul numero selezionato.
La possibilità è stata ben accolta in particolar modo da Telstra e permette di associare fino a sei numeri diversi, che verranno usati grazie al riconoscimento vocale permesso da Google. Le chiamate potranno essere effettuate, si legge sul comunicato stampa ufficiale, indipendentemente dal fatto che il cellulare sia spento, fuori dalla portata o che le mani siano occupate, semplicemente dando il comando tramite la propria voce.
Per il momento però tale possibilità resta un’esclusiva degli utenti Australiani con operatore Telstra, ma è altamente probabile che la diffusione del servizio possa avvenire globalmente nel giro dei prossimi mesi.
Non resta che attendere comunicazioni ufficiali in merito, che potrebbero avvenire proprio durante il prossimo evento di Big G che si terrà il 15 ottobre.
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