Recensione Oppo Find X3 Pro: S21 Ultra e iPhone 12 Pro Max non sono più soli

Di Saverio Alloggio 3 Aprile 2021
Oppo Find X3 Pro

Find X3 Pro è molto più di uno smartphone. È il simbolo di quanto Oppo – quinto produttore mondiale di telefonia – sia pronta a spingere sull’acceleratore. Esattamente come avviene per Galaxy S21 Ultra e iPhone 12 Pro Max, è il comparto fotografico a farla da padrone. Del resto, si tratta della tendenza ormai dominante nel 2021 tra i top di gamma, come testimoniano anche gli Xiaomi Mi 11 e OnePlus 9 Pro.

La nuova creatura di Oppo se la gioca però alla pari con i mostri sacri del settore. Ci sono alcuni aspetti su cui sarà necessario lavorare, specie da un punto di vista software. L’azienda cinese mira però da subito a conquistare quote importanti in Europa, sostituendo Huawei nel ruolo di alternativa a Samsung e Apple. Sarà un percorso lungo e complesso ma le premesse per raggiungere l’obiettivo ci sono tutte. Del resto, l’evoluzione tra Find X2 Pro e Find X3 Pro ne è l’esempio lampante.

Un microscopio in tasca

Non potevamo che partire dal comparto fotografico. Sul retro sono stati posizionati quattro sensori: il principale da 50 Megapixel è stabilizzato otticamente; il grandangolare è ugualmente da 50 Megapixel e garantisce una visuale a 110°; il teleobiettivo da 13 Megapixel, grazie alla differente lunghezza focale, abilita un zoom a 2X (che può spingersi in digitale fino ai 20X); infine c’è il sensore macro da 3 Megapixel.

Proprio sfruttando quest’ultimo, peraltro attorniato da un LED luminoso, è possibile utilizzare una simpatica modalità microscopio. Il sensore macro infatti è in grado di ingrandire il soggetto per ben 25 volte, riuscendo a carpire dettagli infinitesimali come le fibre di un tessuto, o la composizione di un capello umano. Le immagini sono, per certi versi, sbalorditive, come potete osservare nella galleria sottostante.

Al di là di questa modalità comunque, Find X3 Pro scatta fotografie di primissimo livello. A convincere è soprattutto la gamma cromatica, ovvero il modo con cui vengono catturati i colori delle scene, perfettamente in linea con quelli effettivi. Avere a disposizione grandangolo e teleobiettivo dona al comparto fotografico una meravigliosa versatilità nell’utilizzo quotidiano. Ottime anche le immagini in notturna, anche grazie all’apposita modalità.

Lo zoom è probabilmente il migliore del mercato, così come già visto con il Find X2 Pro. Oppo ha lavorato soprattutto per garantire una sufficiente stabilizzazione quando si scatta con ingrandimenti spinti (pensiamo ai 20X digitali): obiettivo centrato. Di alto livello i selfie realizzati dalla fotocamera anteriore da 32 Megapixel così come i video, registrati fino alla risoluzione 4K a 60 fps (frame per secondo).

Prestazioni al top

È quasi superfluo ormai parlare di performance in merito a uno smartphone top di gamma. Find X3 Pro è basato sul potentissimo Snapdragon 888 di Qualcomm accoppiato a 12 Gigabyte di RAM. Praticamente la medesima piattaforma hardware del OnePlus 9 Pro, con cui condivide prestazioni da primo della classe, sempre veloce e scattante anche nelle operazioni quotidiane.

Lo schermo AMOLED da 6,7 pollici è un piacere per gli occhi. Compatibile con lo standard HDR10+, è caratterizzato da una risoluzione pari a 1.440 x 3.216 pixel e da un refresh rate (frequenza d’aggiornamento) pari a 120 Hertz. Perfetto dunque non solo per godersi una puntata della propria serie TV preferita, ma anche per videogiocare. Si vede bene molto bene all’aperto.

Tutto questo però si riflette inevitabilmente sull’autonomia. Sotto la scocca c’è una batteria da 4.500 mAh, con cui si riesce a chiudere abbastanza tranquillamente la giornata con un utilizzo standard del Find X3 Pro. Nel momento in cui si chiede qualcosa di più allo smartphone, è facile avere la necessità di una carica aggiuntiva. In questo caso viene in soccorso la ricarica ultra rapida, che porta la batteria dallo 0% al 100% in appena 25 minuti. Un record.

Ergonomia sacrificata sull’altare del design

Non è uno smartphone che passa inosservato. La parte frontale è infatti occupata solo dallo schermo, attorniato da cornici ridottissime e bordi curvi. La vera particolarità risiede sul retro, con il modulo fotografico incastonato in una bombatura della scocca grazie all’utilizzo di un vetro senza interruzioni. Un design molto particolare, specie con questa finitura lucida che vedete ritratta nelle immagini, ma che presenta delle criticità in termini di ergonomia.

Find X3 Pro è uno smartphone molto scivoloso, impossibile da utilizzare con una mano. La back cover lucida trattiene molto le impronte e lo sporco in generale, accentuando l’effetto saponetta. Oppo per fortuna include in confezione una cover in silicone semi rigido, che però mitiga tutti questi aspetti ma non li elimina. Senza contare come i bordi curvi causino, di tanto in tanto, qualche tocco involontario sullo schermo.

I tasti fisici (accensione e volume) si raggiungono comunque facilmente con le dita così come il sensore per il riconoscimento delle impronte digitali. Quest’ultimo funziona abbastanza bene anche se, di tanto in tanto, abbiamo riscontrato qualche difficoltà di troppo nello sblocco del dispositivo. Un aspetto che potrebbe essere migliorato lato software.

A proposito di software, lo smartphone è ovviamente basato su Android 11 su cui Oppo ha applicato la ColorOS, la propria interfaccia grafica. È molto migliorata rispetto a quanto visto con il Find X2 Pro, ma la sensazione a tratti è quella di avere a che fare con una UI ancora pensata per gli utenti asiatici e un po’ confusionaria.

Conclusioni

Pro

Contro

Servono 1.149 euro di listino per portarsi a casa Find X3 Pro. Sono tanti, al netto dell’indiscutibile qualità di questo smartphone. È un prezzo che lo posiziona in diretta concorrenza con S21 Ultra e iPhone 12 Pro Max con cui, sotto tanti punti di vista, se la gioca alla pari. Oppo dovrà lavorare per migliorare alcuni dettagli e costruire un ecosistema attorno al proprio top di gamma. È un prodotto che però ci sentiamo di consigliare a occhi chiusi a chiunque non abbia limiti di budget.

Pubblicato il 3 Aprile 2021
Saverio Alloggio
Saverio Alloggio

Sono nato nel 1990 e ho vissuto da adolescente l’arrivo degli smartphone. La mia passione per la tecnologia è nata però ben prima, iniziando ad assemblare computer in quinta elementare. Circuiti e schede di rete mi hanno affascinato da quando ne ho memoria. È stato il 2007 però l’anno della svolta: sono stato tra i pochi italiani (rispetto ai numeri...Leggi tutto

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