Recensione Oppo Find X5 Pro: un passo deciso verso l’Olimpo

Il nuovo smartphone top di gamma di Oppo arriva in Italia a 1.299 euro e ha tutte le carte in regola per scontrarsi con i giganti del settore.
Di Saverio Alloggio 31 Marzo 2022
5 minuti di lettura
Oppo Find X5 Pro

Sembra passata un’eternità dall’arrivo sul mercato del Find X. Lo smartphone che ha segnato il ritorno di Oppo in Europa è stato presentato nel 2018. Quattro anni in cui l’azienda cinese ha vissuto una crescita enorme nel vecchio continente, così come lo è stato il miglioramento tecnico dei propri top di gamma. Find X2 Pro ha segnato il cambio di passo, Find X3 Pro ha avvicinato i mostri sacri del settore. Il nuovo Find X5 Pro è invece il flagship della maturità, pronto per scontrarsi con iPhone 13 Pro e Galaxy S22 Ultra.

È soprattutto una questione di percezione: la collaborazione con Hasselblad per il comparto fotografico, la ricercatezza del design, la cura al dettaglio della parte software. Oppo fa sul serio e dimostra con questo smartphone di essere a livello di Samsung e Apple nel segmento premium del mercato. Il resto è chiamato a farlo la parte marketing, che sta già spingendo in maniera importante il Find X5 Pro. Tecnicamente non è più una partita a due tra Galaxy S e iPhone.

Oppo Find X5 Pro: i punti di forza

Lo schermo è certamente uno dei cavalli di battaglia del top di gamma targato Oppo. È un pannello da 6,7 pollici realizzato con tecnologia AMOLED, caratterizzato da frequenza d’aggiornamento variabile da 1 a 120 Hertz. La resa di questo display è semplicemente meravigliosa in qualsiasi circostanza. Perfetto con i videogiochi e i video, dà il meglio di sé in relazione alla fedeltà con cui riproduce i colori. Un vantaggio non da poco, quest’ultimo, nella logica di poter sfruttare il Find X5 Pro per poter scattare fotografie anche in ambito professionale.

Oppo Find X5 Pro: i colori

Il display è peraltro incastonato in una scocca realizzata con una cura maniacale. Oppo ha ripreso le linee inaugurate con il Find X3 Pro, limandole ulteriormente. Ne è scaturito uno smartphone particolarmente riconoscibile da un punto di vista estetico, e questa è una notizia in un mercato in cui l’omologazione regna sovrana. La scelta della ceramica per la parte posteriore ha inoltre migliorato la sensazione al tatto e la resistenza complessiva, rendendolo però un po’ più pesante.

Oppo Find X5 Pro

Oppo Find X5 Pro: il comparto fotografico

Il comparto fotografico beneficia, quest’anno, di due novità importanti. La prima è la collaborazione con Hasselblad, azienda svedese che non ha bisogno di presentazioni nel settore. È intervenuta nella realizzazione della parte software, per quanto la prospettiva sia quella di una parte hardware realizzata a “quattro mani” (nei prossimi modelli). La seconda è il MariSiliconX, un processore dedicato all’elaborazione delle immagini e mosso da algoritmi di intelligenza artificiale realizzati ad hoc da Oppo. Due elementi che, combinati assieme, restituiscono una qualità fotografica da primo della classe.

Il sensore principale da 50 Megapixel lavora benissimo sia in diurna che in notturna. Stupisce la sua velocità di messa a fuoco, pilotata dal MariSiliconX. Il grandangolo, sempre da 50 Megapixel, non ha un’ampiezza di visuale esagerata ma, rispetto a quello del Find X3 Pro, è migliorato nettamente nelle condizioni di poca luce. Il teleobiettivo da 13 Megapixel offre un zoom ottico 2X e permette di catturare dettagli di una scena anche in lontananza. Complessivamente è un comparto fotografico promosso a pieni voti (inclusa la fotocamera anteriore da 32 Megapixel), anche per quanto riguarda la registrazione video, che raggiungono la risoluzione 4K e supportano lo standard HDR10+. Un grande lavoro da parte di Oppo.

È quasi superfluo parlare delle prestazioni. Lo Snapdragon 8 Gen.1 è una garanzia, tanto più abbinato a 12 Gigabyte di RAM. Find X5 Pro è un fulmine in qualsiasi circostanza e stupisce la sua capacità di tenere a bada i bollenti spiriti del processore Qualcomm. Ciò che invece è davvero sorprendente è l’autonomia, considerando appunto tutta questa potenza. La batteria da 5.000 mAh permette di chiudere agevolmente la giornata anche con un utilizzo importante dello smartphone. In più, incluso in confezione c’è un caricabatterie a 80 Watt, che in 12 minuti porta la carica da 0% a 100%. Una grande comodità.

Oppo Find X5 Pro: i punti meno convincenti

Non esiste lo smartphone perfetto. Anche un flagship come il Find X5 Pro ha qualche punto meno convincente. Personalmente non ho apprezzato la scelta di Oppo di eliminare il sensore macro visto in azione sul Find X3 Pro, che abilitava una sorta di funzione “microscopio” aumentando il concetto di creatività del comparto fotografico. Era inoltre lecito attendersi una capacità di zoom maggiore, considerando quanto offerto dai diretti concorrenti del mondo Android (pensiamo ai 10X del Galaxy S22 Ultra). Stonano un po’ i video “solo” Full-HD della fotocamera anteriore, per quanto siano comunque di ottima qualità.

Oppo Find X5 Pro

Oppo Find X5 Pro: il display

Infine, la questione del prezzo. Servono 1.299 euro per portarsi a casa il Oppo Find X5 Pro e sono oggettivamente tanti, al netto dell’indubbio valore del prodotto. Si tratta comunque di un segmento che vive un po’ di regole proprie, a differenza di quanto avviene con gli smartphone molto meno costosi.

Oppo Find X5 Pro, conclusioni

Siamo di fronte a uno dei migliori smartphone dell’anno. Al di là dei gusti soggettivi, è un prodotto che difficilmente potrà scontentare i suoi acquirenti. Rimane comunque una fascia particolarmente affollata: iPhone 13 Pro, Galaxy S22 Ultra, Xiaomi 12 Pro. Quest’ultimo soprattutto, con un prezzo di partenza di 1.099,90 euro, potrebbe rappresentare il rivale più agguerrito del Find X5 Pro, considerando come i top di gamma Samsung e Apple giochino un po’ un’altra partita in termini di vendite.

Oppo ha comunque realizzato un piccolo capolavoro, l’ennesimo punto di partenza per i futuri top di gamma.

Pubblicato il 31 Marzo 2022
Saverio Alloggio
Saverio Alloggio

Sono nato nel 1990 e ho vissuto da adolescente l’arrivo degli smartphone. La mia passione per la tecnologia è nata però ben prima, iniziando ad assemblare computer in quinta elementare. Circuiti e schede di rete mi hanno affascinato da quando ne ho memoria. È stato il 2007 però l’anno della svolta: sono stato tra i pochi italiani (rispetto ai numeri...Leggi tutto

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