Il nuovo top di gamma Samsung è finalmente ufficiale, e per la prima volta la famiglia Galaxy Note si sdoppia. L’erede del Galaxy Note 9 infatti è il Galaxy Note 10 Plus, ma c’è anche il Galaxy Note 10 “versione base”. Si tratta di due smartphone con specifiche da vero top di gamma, ma forse solo per il Note 10 Plus si può parlare di nuovo “re della collina”, mentre il Galaxy Note 10, per certi versi, è persino un (piccolo) passo indietro rispetto al predecessore.
Come il nome lascia intuire, il Galaxy Note 10 Plus è il più grande tra i due nuovi smartphone. Un vero gigante in effetti, con il suo schermo Super AMOLED da 6,8 pollici. Il vetro curvato ai lati, marchio di fabbrica di Samsung, lo rende un po’ meno imponente è un po’ più maneggevole, ma di certo non lo userete con una sola mano; tranne forse che per fare una telefonata. Ha la certificazione IP68, e non ci si poteva attendere nulla di meno. Misura 77 x 162 x 7.9 e pesa 196 grammi, che non è poi molto considerate le dimensioni. Nel lato corto inferiore ci sono la presa USB-C e l’alloggio per la S Pen.
Dietro ci sono quattro sensori fotografici, con tre ottiche vere e proprie e un sensore Time Of Flight per la profondità. Samsung ha però aggiunto nuove funzioni software e una migliore stabilizzazione, che dovrebbero farsi notare in particolar modo con i video.
Frontalmente invece c’è una sola fotocamera, il che è una relativa sorpresa visto che il Samsung Galaxy S10 Plus ne ha due. Anche in questo caso è incastonata in un forellino nello schermo, un’approccio che ha portato Samsung a coniare il termine “schermo Infinity-O”.
Il Samsung Galaxy Note 10 Plus è già prenotabile dal sito Samsung, e sarà effettivamente disponibile dal prossimo 23 agosto. Costa 1.129 euro nella versione da 256 GB e 1.229 euro in quella da 512 GB. In entrambi i casi ci sono 12 GB di RAM e il nuovo processore Samsung Exynos 9825. Questo smartphone è inoltre dotato di slot per schede microSD, ma è privo di presa jack da 3,5 mm per le cuffie.
La batteria è tra le più grandi del mondo smartphone, ben 4.300 mAh. Samsung inoltre assicura che, grazie alla ricarica rapida, con solo 30 minuti collegato a una presa avrete un giorno intero di autonomia. Presente all’appello anche la ricarica wireless e Wireless PowerShare, che trasforma il Note 10+ (e il Note 10) in una basetta di ricarica per altri dispositivi, come i Samsung Galaxy Buds.
Il Samsung Galaxy Note 10 è in ogni senso il “fratello minore”. Costa solo (si fa per dire) 979 euro di listino, per la versione da 256 GB di archiviazione e 8 GB di RAM. 50 euro fanno però pensare che non ne valga davvero la pena, a meno che non vogliate a tutti i costi un telefono leggermente più piccolo, ma comunque dotato della famosa S Pen.
Il Galaxy Note 10 infatti non ha solo meno RAM, dettaglio che da sé non fa una gran differenza. È appunto anche più piccolo, con uno schermo da 6,3″ con risoluzione 2280×1080 (401 PPI), che lo colloca persino un gradino sotto rispetto al Galaxy Note 9, che però costa molto meno. Rispetto al Note 9 è però anche più piccolo, leggero e maneggevole: 72 x 151 x 7.9mm per 168 grammi.
La parte fotografica è identica a quella del Note 10 Plus, a parte il sensore ToF. L’altra differenza importante è la batteria, che in questo caso è solo da 3.500 mAh. Meno di quanto ci aspettassimo, e fa sollevare qualche dubbio riguardo all’autonomia, ma naturalmente non ci possiamo pronunciare prima di averli provati per almeno qualche giorno.
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Presentato alcune settimane fa, il Samsung Galaxy Note 10 è l’ultimo top di gamma Samsung, nonché l’erede del Samsung Galaxy Note 9. Questa volta ci sono due diversi modelli: il Galaxy Note
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