Motocoltivatore in Macchine Giardinaggio

Un macchinario potente per la cura dell'orto

Creare nuovi manti erbosi, eliminare dal terreno le erbacce, questi sono i lavori principali che è possibile eseguire con un motocoltivatore. La scelta del modello migliore dipende dalle proprie esigenze: i parametri fondamentali da considerare sono la potenza del motore (espressa in centimetri cubi e in cc) e il numero di lame (più lame garantiscono una lavorazione più fine del terreno). Il motocoltivatore a denti frontali è studiato per i lavori più leggeri, come rimescolare il terreno in aiuole consolidate ed estirpare le erbe infestanti. Essendo maneggevole, permette di raggiungere gli angoli più angusti, tuttavia il suo funzionamento è abbastanza faticoso perché si aziona manualmente spingendo la macchina. Grazie alla sua potenza e alla robustezza dei suoi pneumatici, il motocoltivatore a denti posteriori è maggiormente adatto a terreni più ampi e compatti; i denti si trovano nella parte posteriore della macchina e sono azionati da un motore a scoppio che riduce il lavoro manuale, come sul modello Green Cat Terra hp 5.5. Il motocoltivatore a denti medi presenta delle lame montate direttamente sotto il motore anziché davanti o dietro; sfruttando il peso e le ruote larghe, è possibile scavare nel terreno come il modello a denti frontali, ma in questo caso l’utilizzo risulta meno faticoso. Chi cerca uno strumento professionale che può essere sfruttato nelle condizioni più impegnative, ad esempio per realizzare un nuovo giardino, deve optare per il motocoltivatore a benzina, il più potente in commercio. In questo caso gli svantaggi sono la rumorosità, la pesantezza e il maggior inquinamento. Esiste infine il motocoltivatore elettrico, sia a filo che a batteria, un’opzione pratica e leggera il cui uso è tuttavia limitato ai lavori più piccoli, come mescolare il compost, scavare nelle aiuole e rimuovere le erbacce.

Una gamma ampia che soddisfa tutte le tasche

La spesa che bisogna sostenere per acquistare un motocoltivatore parte da circa 114 euro e sfiora i 6.200 euro. Una forbice economica evidentemente ampia, tuttavia giustificata dalla specificità di alcuni macchinari. Se infatti nella fascia entry-level si trovano i modelli più leggeri e meno potenti, dedicati a un uso prettamente amatoriale all’interno di piccoli giardini e spazi verdi, dall’altro lato sono presenti strumenti altamente professionali che è possibile utilizzare anche in contesti commerciali. A far da discriminante sono caratteristiche come la potenza del motore, il numero delle lame e la qualità dei materiali di costruzione. Partendo dalla fascia più economica, al costo di circa 635 euro si trova Honda FG 320, un motocoltivatore progettato per privati e professionisti che hanno bisogno di un buon livello di efficienza per i lavori di finitura. Punti di forza di questo modello sono il motore a 4 tempi molto silenzioso, le due marce in avanti che aiutano nella gestione della potenza, i dischi laterali che proteggono le piante durante l’aratura. Un buon prodotto della fascia intermedia è Eurosystems P55V, acquistabile a poco meno di 1.500 euro. Si tratta di un motocoltivatore con motore a scoppio il cui pregio principale è la possibilità di applicare numerosi accessori per svolgere diverse funzioni. Nella fascia top di gamma Trovaprezzi.it consiglia il motocoltivatore Bertolini 413 S, che è possibile portare a casa spendendo circa 3.100 euro. Questo è un macchinario professionale ideale per sollevare al primo passaggio anche il terreno più duro. Dotato di 3 marce in avanti e 3 indietro, nonostante il peso di 130 Kg la tecnologia EHS lo rende estremamente maneggevole.