Beghelli è oggi un marchio conosciuto da tutti. Basta dire “salvavita” e si pensa subito al marchio emiliano, ma Beghelli realizza tanti altri prodotti nel settore della domotica, ma anche lampadine e purificatori per l’aria. L’azienda nasce negli anni Settanta ma la storia di Gian Pietro Beghelli, fondatore del brand, comincia molto prima. Ripercorriamo, anno dopo anno, gli eventi che hanno portato Beghelli ad essere oggi un marchio affidabile, conosciuto e sostenibile.
Gian Pietro Beghelli nasce nel 1945 a Monteveglio, un paese vicino a Bologna. Figlio di un barbiere, intraprende lo stesso percorso e, dopo la scuola professionale, diventa barbiere: lavora per circa due anni, dai quattordici ai sedici, e poi cambia settore. Giovanissimo, lavorerà come fattorino delle Poste, come cameriere alla mensa dei ferrovieri, finché a diciotto anni gli viene affidata la gestione della mensa della Ducati, una delle fabbriche più importanti dell’epoca. Qui Gian Pietro comincia ad imparare i rudimenti dell’elettronica e dell’elettrotecnica e ben presto gli vengono affidati nuovi compiti: nel 1964 comincia a fare la spola tra Bologna e Monteveglio, dove le suore preparavano condensatori per la Ducati, portando i materiali da assemblare alle suore e poi riportando a Bologna i condensatori finiti. Viaggio dopo viaggio, Beghelli decise di produrre lui stesso i condensatori della Ducati perché ormai ne aveva capito il funzionamento e perché la Ducati stava diventando così grande che cominciava a eseguire le lavorazioni esternamente.
Gian Pietro fonda la sua prima azienda approfittando delle agevolazioni per fabbriche con meno di quindici dipendenti, poi ne intesta una a sua moglie e poi un’altra ancora a sua madre, finché alla fine degli anni Sessanta la Ducati entra in crisi. L’azienda si riconverte rapidamente e inizia a produrre astucci per penne e serrature, lavorando tutto manualmente.
Il primo prodotto Beghelli nasce nel 1976. In quell’anno, a Monteveglio è nevicato molto e la corrente elettrica va e viene continuamente. Proprio da questa situazione di emergenza Gian Pietro ha l’intuizione che lancerà la sua azienda: costruire la prima lampada di emergenza portatile a pile ricaricabili (qui sotto il modello a LED più evoluto). Il successo è immediato e lo sarà ancora di più dopo il terremoto di Napoli, sempre nel 1976: la luce elettrica scarseggia e le lampade a pila Beghelli diventano una necessità per tantissime persone.
Da questo preciso momento, comincia lo studio dei primi salvavita Beghelli che sentono la presenza del gas, ma anche delle lampade di sicurezza da applicare a parete finché a metà degli anni Novanta tra i sistemi di sicurezza Beghelli nasce il TeleSalvaLaVita, che chiede aiuto componendo automaticamente un numero di telefono. A questi, si affiancano anche i prodotti destinati all’industria come le lampade a pile per illuminare il motore delle macchine per meccanici e le lampade che si accendono quando manca la corrente e segnalano con un laser la via di uscita in caso di fughe di gas.
Nel 1982 nasce l’azienda Beghelli come la conosciamo oggi, leader nel settore dell’illuminazione e della sicurezza sia per privati che per industrie. Dallo slogan “Basta un dito per avere una mano”, che accompagnava il primo salvavita dedicato agli anziani, Beghelli ha fatto molta strada: ha ricevuto segnalazioni ai Premi ADI Compasso d’Oro per il design dei suoi prodotti, premi dall’istituto Italiano per la Qualità e ha collaborato con l’Università di Trieste e il centro ricerche della Fiat per realizzare progetti sempre più innovativi. Per esempio, è di pochi anni fa la tecnologia Beghelli Opticom Technology, un sistema di comunicazione ottica che, attraverso il flash e la telecamera di un qualsiasi smartphone, programma e comanda ogni apparecchio di illuminazione e di emergenza.
Oggi Beghelli è conosciuta dall’85% degli italiani ma non solo; è un gruppo industriale affermato in tutto il mondo, che ha realizzato progetti a Mosca, Tripoli, Praga, in Cina e negli Stati Uniti e che come dicevamo produce non solo sistemi salvavita ma anche lampadine e sistemi di purificazione d’aria evoluti come SanificAria 30.
I pilastri dell’azienda restano gli stessi: l’energia pulita, il risparmio energetico, il valore degli oggetti, delle cose davvero utili. Come ha dichiarato pochi anni fa lo stesso Gian Pietro Beghelli in un’intervista “La mia generazione ha avuto una fortuna: quella di vivere in un tempo, subito dopo la guerra, in cui si dava valore alle cose utili e si toglieva importanza a quelle inutili. Valori importanti come l’amicizia e la solidarietà. Ma anche il valore degli oggetti”.
A tutto questo si affianca una continua attività di ricerca, che viene svolta all’interno dei propri laboratori e centri sperimentali, dove viene effettuata la progettazione ma anche il collaudo e la certificazione dei prodotti. Ed è così che, nel piccolo paese di Monteveglio, oggi nascono prodotti sempre più innovativi e sostenibili nel campo dell’illuminazione e della sicurezza i dispositivi indossabili come il pratico e affidabile SalvalavitaGo.
Con oltre 300 brevetti all’attivo, sembra che Beghelli continuerà a sorprenderci ancora a lungo.
Beghelli è da sempre un marchio italiano sinonimo di sicurezza e affidabilità, capace di produrre apparecchi e creare soluzioni che rendessero le nostre vite più sicure e protette. Lo ha fatto anche
Aria sana e pulita: ecco una condizione necessaria per respirare bene. Con un purificatore d’aria smart, è facile liberare gli ambienti da pericolosi inquinanti, muffe e allergeni. Basta accenderli ed attendere qualche
Bellissima storia italiana. Un ragazzo che sfrutta la sua intelligenza e la buona volontà per diventare un gruppo internazionale.
complimenti!
Approfitto per chiedere se esiste una lampada solare che si può attivare con due diversi sensori wireless ? uno ai piedi di ina scala e l’altro sul pianerottolo in modo che si accenda sia quando sali che quando scendi.
ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.