L’acquisto di una lavasciuga è un investimento importante.
Unire lavaggio e asciugatura in un unico elettrodomestico rappresenta una buona soluzione soprattutto per chi ha poco spazio in casa e per chi ha un budget limitato ma non vuole rinunciare alla comodità di un’asciugatrice. Oggi esistono tantissime tipologie di lavasciuga, persino modelli di lavasciuga slim per spazi davvero ristretti, talmente tante che scegliere può essere complicato.
Tra le varie caratteristiche da valutare in fase di acquisto, una delle più importanti riguarda sicuramente l’etichetta energetica. Per garantire un risparmio a lungo termine e un utilizzo funzionale dell’elettrodomestico, è fondamentale saper leggere e interpretare nel modo corretto l’etichetta energetica. Questo vi aiuterà a prendere una decisione consapevole, rispettosa dell’ambiente e del portafoglio e davvero indicata per quelle che sono le vostre esigenze.
Ecco gli argomenti che tratteremo in questo articolo.
A seguito della riforma europea sulla classificazione energetica, anche la scala delle lavasciuga è cambiata. Al momento, la migliore classe energetica è la A e la peggiore è la G, esattamente come per lavatrici, lavastoviglie e frigoriferi. Ancora sono pochissimi i modelli in classe A perché gli standard sono molto elevati, quindi i consumi energetici devono essere davvero molto bassi per poter rientrare nelle migliori classi energetiche: possiamo dire che i brand stanno lavorando in direzione di una sempre maggiore efficienza energetica, ma che al momento c’è ancora molta strada da fare per raggiungere gli standard richiesti dall’Unione Europea.
Potete però trovare lavasciuga molto efficienti anche nelle classi immediatamente inferiori come la B, la C e anche la D.
Al di là della classe energetica, ci sono tante altre informazioni utili che possiamo trovare sull’etichetta energetica.
L’etichetta energetica della lavasciuga è particolarmente complessa perché si tratta praticamente di due elettrodomestici in un unico apparecchio, quindi anche le informazioni saranno doppie.
Alcune informazioni sono rimaste identiche a come erano presenti nella vecchia etichetta, ma molte altre sono cambiate, tra cui anche il metro per calcolare il dispendio energetico. Vediamo subito i dettagli.
Nella parte in alto, sulla destra, è presente un QR Code. Scansionando il codice con lo smartphone, si aprirà una pagina con un insieme di informazioni molto dettagliate sul modello di lavasciuga. Il QR Code rimanda infatti direttamente alla Banca Dati Europea, dove sono presenti le schede tecniche complete di tutti gli elettrodomestici che troviamo in vendita.
La seconda informazione che troviamo nell’etichetta energetica, in alto a sinistra, proprio sotto il logo dell’Unione Europea e sotto il QR Code, è il nome del modello e del produttore della lavasciuga. Anche se meno importante dal punto di vista dell’efficienza, conoscere il brand e il modello è comunque un’informazione utile.
Come si nota subito alla prima occhiata, la parte centrale è suddivisa in due: questo perché vengono considerati sia i parametri relativi al ciclo completo che quelli relativi solo al lavaggio.
Come si vede, le classi energetiche possono essere anche diverse, una per il ciclo completo e una per il lavaggio. La parte grafica è identica: ci sono due scale con diverse frecce colorate, dal rosso in basso (la classe peggiore) fino al verde in alto (la migliore). La classe energetica viene indicata con una lettera dalla A alla G.
Il consumo energetico viene calcolato in modo diverso sulle nuove etichette energetiche: se prima si prendeva in considerazione il consumo annuo, adesso troviamo i consumi espressi in kWh ogni 100 cicli. In questo modo abbiamo un dato oggettivo: il consumo annuo infatti poteva variare moltissimo a seconda dell’utilizzo che ognuno di noi fa dell’elettrodomestico. Non tutti utilizziamo la lavasciuga lo stesso numero di volte!
Anche in questo caso troviamo due numeri: sulla sinistra il consumo energetico per 100 cicli completi (lavaggio e asciugatura), sulla destra il consumo energetico per 100 cicli di lavaggio.
Questo è probabilmente uno dei parametri più importanti da valutare se state cercando un apparecchio che sia efficiente e che consumi poco. Se volete avere un’idea di quanto potreste spendere in bolletta, vi basterà moltiplicare il numero di kWh che trovate sull’etichetta per la tariffa energetica prevista dal vostro contratto.
Subito sotto ai consumi energetici troviamo la capacità della lavasciuga espressa in Kg, sia per il ciclo completo che per il solo ciclo di lavaggio. Anche in questo caso troveremo due numeri diversi perché il carico massimo del ciclo di lavaggio è superiore rispetto al carico massimo del ciclo di sola asciugatura.
Questo parametro è molto importante e vi servirà per identificare l’elettrodomestico giusto per il numero di persone della vostra famiglia. Di solito si va da un minimo di 6 Kg ad un massimo di 10-11 Kg.
Un altro importante parametro per chi ha interesse nel mantenere le bollette basse è sicuramente il consumo di acqua. Troviamo il consumo di acqua per un singolo espresso in litri, sia per il ciclo completo che per il ciclo di solo lavaggio.
La durata del ciclo completo e del ciclo di lavaggio viene indicata in minuti e ore, una accanto all’altra. Questa informazione può essere utile per farsi un’idea generica sulla durata media di ogni ciclo.
Nella parte bassa troviamo la classe di efficienza della centrifuga, che viene espressa con una lettera dalla A (la migliore classe) alla G (la peggiore classe).
Infine, troviamo il livello di rumorosità massimo dell’elettrodomestico, anche in questo caso espresso con una lettera dalla A (la migliore) alla G (la peggiore). Questo parametro è importante se avete intenzione di tenere la lavasciuga in una zona di passaggio, vicina alla camera da letto o comunque in uno spazio dove il rumore potrebbe diventare fastidioso.
Ora che avete tutte le informazioni che vi servono per leggere l’etichetta energetica nel modo corretto, non vi resta che fare un giro nella sezione lavasciuga di Trovaprezzi.it per trovare quella giusta per voi.
Da oggi, venerdì 20 giugno 2025, entra ufficialmente in vigore una novità destinata a cambiare il modo in cui i consumatori dell'Unione Europea possono valutare smartphone e tablet: l'etichetta energetica, introdotta dal
Dal 20 giugno 2025 tutti gli smartphone e i tablet, compresi gli iPad, commercializzati in Italia, ma in realtà in tutta la UE, dovranno rispettare nuovi regolamenti sull’efficienza energetica e sulla riparabilità,
Scrivi un commento