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Il Natale nel mondo: tradizioni e usanze a confronto

Natale è un momento di festa in ogni paese del mondo, ma ognuno lo festeggia a modo suo. Facciamo un giro per il mondo alla scoperta delle usanze.
Di Irene Bicchielli 25 Dicembre 2021
11 minuti di lettura
come si festeggia il natale nel mondo

Natale è una delle feste più attese e amate da adulti e bambini di tutto il mondo: dal primo dicembre, l’atmosfera diventa magica e l’incanto natalizio, tra profumi e addobbi luminosi, conquista un po’ tutti. Non tutti i paesi, però, festeggiano il Natale allo stesso modo: sia che lo celebriate come ricorrenza religiosa sia che per voi sia un evento laico, ci sono eventi, usanze e ricorrenze che contraddistinguono ogni parte del mondo.

Basta pensare all’Italia, dove ogni regione ha le sue tradizioni: in tutto il Sud la cena della Vigilia riveste una particolare importanza mentre al Nord è il pranzo del 25 dicembre ad essere il maggior momento di festa, a Milano si mangia il Panettone e a Napoli gli struffoli, a Bergamo e Verona i bambini aspettano Santa Lucia e a Roma non possono mancare gli zampognari. E nel resto del mondo che cosa succede tra il 24 e il 26 dicembre?

Tra chi aspetta Santa Claus, chi San Nicola e chi Babbo Natale, facciamo un giro tra i paesi dei diversi continenti alla scoperta di alcune delle tradizioni natalizie più antiche.

Natale negli Stati Uniti

Decorazioni natalizie in Midtown Manhattan

Decorazioni natalizie in Midtown Manhattan

Una delle caratteristiche immancabili del Natale negli Stati Uniti sono le decorazioni che addobbano case e giardini: ogni abitazione viene letteralmente sommersa di luci, palline, catene di caramelle e dolcetti, pupazzi colorati che persino si muovono cantando Jingle Bells o altri canti natalizi! Insomma, un tripudio di luci e colori che rende l’atmosfera immediatamente allegra e festosa in ogni casa. La sera prima di Natale i bambini preparano dolcetti da lasciare a Santa Claus e appendono le calze al camino. Gli alberi di Natale sono sempre molto grandi e riccamente addobbati ma il più famoso del paese è quello del Rockfeller Center, un gigantesco abete rosso che viene acceso con una spettacolare cerimonia richiamando un grande pubblico.

Natale in Canada

Piazza Nathan Philips a Toronto dopo la Cavalcade of Lights

Piazza Nathan Philips a Toronto dopo la Cavalcade of Lights

Anche in Canada si celebra uno spettacolo magico durante il periodo natalizio. Nella splendida città di Toronto, il 30 novembre si svolge la Cavalcade of Lights, che segna l’inizio ufficiale della stagione natalizia: la prima Cavalcata ebbe luogo nel 1967 per celebrare la nuova costruzione del Municipio di Toronto. L’evento è qualcosa di magico e sorprendente: un incredibile spettacolo di luci, un concerto, pattinaggio sul ghiaccio ma soprattutto l’accensione del grande Albero di Natale, illuminato da oltre 300mila lampadine a basso consumo energetico che brillano fino al nuovo anno. I piatti tipici di questo periodo sono il tronchetto di Natale e la tourtiere, un pasticcio di carne e patate di origini francesi. Le case vengono addobbate con corone d’alloro.

Natale nelle Filippine

Lanterne di Natale Filippine

Nelle Filippine, il sabato prima del 25 dicembre nella città di San Fernando, conosciuta come “La Capitale del Natale nelle Filippine” si assiste ad uno spettacolo incredibile: il festival delle Lanterne Giganti è un appuntamento che richiama visitatori da tutto il mondo. Undici villaggi partecipano alla ricorrenza e si sfidano per vincere il titolo della lanterna più bella: una tempo, erano semplici creazioni dal diametro di circa 60 centimetri, realizzate in carta giapponese per origami e illuminate da una candela; oggi le lanterne sono elaborate creazioni nei materiali più svariati e illuminate con lampadine elettriche che brillano, dando vita a spettacolari e caleidoscopici giochi di luce. Dopo la messa del 24 dicembre, ogni famiglia condivide un tradizionale pasto filippino a base di prosciutto, pollo arrosto, cioccolata calda e frutta.

Natale in Giappone

Luci di Natale a Tokyo

Il Giappone non è un paese dove si celebra il Natale con particolare interesse: non si tratta infatti di una festa nazionale perché i cristiani rappresentano una minoranza. Pur essendo poco sentita dal punto di vista religioso, il Natale è comunque diventato una ricorrenza che porta gioia, serenità e allegria a chi la festeggia. Non è un caso che in molte città giapponesi vengano allestiti addobbi, luci e decorazioni, proprio come avviene nelle città occidentali; a Tokyo viene addirittura allestito un grande mercatino di Natale, in perfetto stile nordico, che richiama visitatori da diverse parti del paese. A differenza della nostra tradizione, non è la famiglia il centro di questa festa: la sera della vigilia, le coppie cenano fuori casa e si scambiano regali, mentre il 25 dicembre è abitudine diffusa pranzare al KFC con il pollo fritto, la pietanza più consumata in Giappone il giorno di Natale!

Natale in Colombia

Natale in Colombia

Proseguiamo il nostro viaggio in Colombia, un paese dove l’inizio delle festività natalizie è segnato dal Giorno delle Candeline, celebrato l’8 dicembre per festeggiare la Vergine Maria e l’Immacolata Concezione. In questo giorno, i colombiani accendono candele e lanterne di carta per illuminare finestre, balconi e cortili: le città si riempiono di elaborati giochi di luce molto suggestivi, ma è a Quimbaya che vengono messi in scena gli spettacoli più affascinanti. La cena del 24 dicembre e il pranzo del 25 dicembre i colombiani amano mangiare ogni genere di prelibatezza tradizionale mentre il 28 dicembre si festeggia il Dia de los Innocentes: una giornata di barzellette e scherzi per mantenere il buonumore nel periodo tra Natale e Capodanno!

Natale in Venezuela

Presepe

Un altro paese latino e fortemente cattolico in cui il Natale assume un valore particolare è certamente il Venezuela, dove la religiosità di questa festa è ancora autentica, molto più che in Europa. Il presepe è il vero protagonista delle festività natalizie venezuelane: le famiglie allestiscono il proprio in ogni casa già i primi giorni di dicembre, organizzando delle vere e proprie gare a chi ha realizzato il presepe più bello e affascinante. Una particolare tradizione di questo periodo è il Furto e la Ricerca del Bambino: qualcuno simula il furto dell’immagine sacra di Gesù, la nasconde per 3 giorni e tutti i bambini del paese, vestiti da angeli, vergine Maria e Re Magi, devono cercarla in ogni strada!

Natale ai Caraibi

Nonostante faccia caldo e non ci sia traccia di neve, il Natale è una ricorrenza molto sentita anche ai Caraibi. Molte isole caraibiche infatti sono cattoliche perché i coloni europei esportarono la loro religione e fecero conoscere agli indigeni il Natale; più tardi, gli schiavi provenienti dall’Africa hanno mixato le loro tradizioni con quelle originarie dell’Europa, dando vita ad una festa allegra e coloratissima. Ogni paese caraibico ha le proprie usanze.

In Suriname arrivano un Babbo Natale bianco (San Nicola, di origine olandese) e uno nero (Goedoe Pa), che lascia ai bambini regali vicino alle scarpe, ma soltanto se la sera prima le hanno lasciate perfettamente lustre. In Martinica non si addobba un abete (sarebbe impossibile trovarne uno a quelle temperature!) ma un filao, mentre a Puerto Rico in tutte le strade risuona a ripetizione Feliz Navidad, che è praticamente diventata una canzone nazionale. Quasi dappertutto, si mangia tacchino, maiale o manzo e si brinda con il punch.

Natale in Russia

Mercatini di Natale a Mosca

In Russia il Natale si festeggia non il 25 Dicembre ma il 7 Gennaio, secondo il calendario ortodosso. Il giorno di Natale si trascorre con amici e parenti ed è preceduto da un periodo di purificazione di 40 giorni, durante i quali non si può mangiare carne: il digiuno termina la notte del 6 Gennaio, nel momento in cui appare la prima stella, che rappresenta la nascita di Gesù Bambino. La cena della Vigilia prevede ben 12 piatti, in onore del numero degli Apostoli di Cristo, ma sono vietati carne, pesce, oli vegetali e in alcune famiglie più rigorose non si possono nemmeno bere alcolici. Tradizione vuole che si consumi del pane bagnato prima nel miele e poi nell’aglio tritato, come simbolo di buon auspicio, mentre il piatto principale è a base di grano bollito addolcito col miele, una sorta di pudding. Dopo cena è il momento della messa e dell’apertura dei regali.

Natale nell’Europa dell’Est

Nei paesi dell’Europa dell’Est, i festeggiamenti di San Nicola sono ufficialmente il 5 e il 6 Dicembre, quando si presenta insieme al demone dall’aspetto di caprone chiamato Krampus, che punisce i bambini che si sono comportati male. Il nome del demone cambia a seconda del paese, ma il risultato è sempre lo stesso: i bambini buoni riceveranno da San Nicola regali e dolcetti, quelli cattivi riceveranno dal perfido Krampus solo un bastoncino di legno. In Polonia, il 24 Dicembre si digiuna fino al calare del sole: quando spunta la prima stella, si può dare inizio al banchetto aspettando Babbo Natale (o Gesù Bambino a seconda delle zone). In Romania invece il Natale è accompagnato dalla Cerimonia del Piccolo Aratro, per propiziare campi fertili per l’anno successivo.

Natale in Austria

Natale in Austria

San Nicola è conosciuto anche in Austria ma qui non è solo lui a vagare per le strade la notte del 6 dicembre: in quella data, anche il malvagio Krampus si aggira di notte nelle città austriache, per punire i bambini che sono stati cattivi. Il mostruoso complice di San Nicola è una creatura demoniaca dalle sembianze animalesche, che cattura i bimbi cattivi e li porta via con sé, spaventandoli con campane e catene cigolanti. Le città, grandi e piccole, durante il periodo natalizio si trasformano in veri e propri villaggi di Natale: è uso allestire con mercatini, alberi di Natale e decorazioni luminose ogni strada e piazza. Il 6 gennaio si conclude ufficialmente il periodo natalizio: in questa data, i giovani sfilano per le città cantando canzoni tipiche.

Natale in Germania

Mercatini di Natale a Francoforte

Mercatini di Natale a Francoforte

In Germania, il periodo natalizio comincia presto: il giorno di San Martino, 11 novembre, i bambini illuminano le strade con fiaccole e lanterne costruite da loro. Per celebrare l’arrivo del 25 dicembre, i tedeschi fanno una “Corona d’Avvento” fatta di rami di abete o pino con quattro candele colorate e ogni domenica dell’avvento accendono una candela: nelle settimane precedenti al Natale, le case tedesche si riempiono di deliziosi profumi di dolci fatti in forno e biscotti speziati, i famosi Lebkuchen. Un’altra usanza tedesca è quella di festeggiare San Nicola: il 6 dicembre, in groppa a un mulo, il Santo passa a lasciare piccole sorprese nelle scarpe di tutti i bambini buoni, che la mattina seguente troveranno monete, cioccolatini, arance e piccoli giocattoli.

Natale in Danimarca

Natale in Danimarca

Il Natale in Danimarca è molto sentito e non solo il 25 dicembre: già dai primi giorni del mese, l’atmosfera diventa magica e ogni dettaglio nelle strade, in televisione e nelle case parla di festa e allegria. Una delle tradizioni immancabili è la Ghirlanda dell’Avvento: una grande ghirlanda addobbata con quattro candele, che vengono accese ogni domenica di dicembre, non può mancare in nessuna casa danese. E persino la televisione si attiene al calendario dell’avvento e trasmette, dal 1 al 24 dicembre, una serie in 24 episodi molto amata dai bambini. La cena della Vigilia comincia nel tardo pomeriggio con oca arrosto, maiale, patate caramellate e, come dessert, un dolce a base di riso con panna montata, vaniglia, mandorle e amarene: chi trova la mandorla intera, avrà un anno fortunato!

Natale in Finlandia

babbo natale finlandia

La Finlandia è un po’ la patria di Babbo Natale: sembra infatti che la sua casa si trovi proprio in Lapponia, a Roveniemi, immersa nelle nevi perenni e piena di operosi elfi. Ma l’inaugurazione ufficiale del Natale finlandese è a Turku, con la Dichiarazione Natalizia di Pace che si tiene dal Medioevo e ancora oggi è seguita da tutti in televisione. Le festività sono molto sentite in tutto il paese, tanto che in finnico la traduzione di dicembre è joulukuku che significa mese (kuu) di Natale (joulu). Nelle case finlandesi si addobba l’albero il 23 Dicembre, chiamato “piccola vigilia”, e il 24 Dicembre tutta la famiglia festeggia facendo una sauna insieme e andando a trovare i propri cari al cimitero; si pranza tutti insieme e poi si aspetta Babbo Natale, che busserà alla porta e chiederà ai bimbi se sono stati buoni prima di distribuire i regali a tutti!

Natale in Spagna

Plaza Mayor illuminata

Plaza Mayor

In Spagna non è Babbo Natale che porta i regali ma i Re Magi: i bambini spagnoli non ricevono i loro regali la notte del 25 dicembre ma devono aspettare il 6 gennaio, giorno in cui si celebra la Cabalgada de Reyes Magos, ovvero l’arrivo dei Re Magi, che sfilano in ogni città portando regali ai piccolini. Tuttavia, l’atmosfera in Spagna si fa festosa già dall’8 dicembre, giorno in cui si celebra l’Immacolata (famosa la cerimonia che si tiene nella cattedrale di Siviglia). Il 22 dicembre si tiene la grande Lotteria di Natale, un avvenimento molto sentito, a cui gli spagnoli partecipano in massa sperando di vincere i ricchi premi in palio. La cena della Vigilia e il pranzo del 25 dicembre sono entrambe importanti e ricche, mentre la notte del 24 dicembre ci si scambiano piccoli doni e si intonano canti tradizionali, i cosiddetti villancicos.

 

Queste sono solo alcune delle tradizioni natalizie che troviamo in giro per il mondo: ogni nazione, ogni città, ogni paese festeggia Natale a modo suo e la cosa più bella di queste usanze è rinnovarle e riscoprirle anno dopo anno.

Pubblicato il 25 Dicembre 2021
Irene Bicchielli
Irene Bicchielli

Nata nel 1988 a Firenze, dove vive ancora oggi, ha da sempre uno smisurato amore per le parole. Ha imparato a leggere e a scrivere prima delle scuole elementari e da allora non ha più smesso: lettrice seriale con un'originale passione per i romanzi storici, ha frequentato il liceo classico e poi si è laureata in Scienze Politiche per diventare...Leggi tutto

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