La tecnologia avanzata Dyson: come funzionano asciugacapelli e aspirapolvere?

Come fanno gli asciugacapelli e gli aspirapolvere Dyson a funzionare così bene? Tutto merito della tecnologia innovativa sviluppata da Dyson.
Di Irene Bicchielli 8 Dicembre 2023
6 minuti di lettura
Dyson tecnologia aspirapolvere e cura dei capelli

Quello che ha fatto essere Dyson sempre un passo avanti ai competitor, è sicuramente la sua tecnologia avanzata.

La continua ricerca di soluzioni più efficienti, materiali più performanti e prestazioni più potenti ha portato gli elettrodomestici Dyson, sia quelli per la pulizia che quelli per la cura della persona, ad essere considerati il top di gamma. Fin dagli inizi, quando ancora il brand era poco conosciuto, James Dyson ha investito nel reparto di ricerca e sviluppo, dando ampi margini al proprio team di ingegneri per migliorare i prodotti e lavorandoci lui stesso in prima persona.

Questo sforzo ha dato i suoi frutti e oggi il brand Dyson è sinonimo di eccellenza tecnologica e di innovazione. Ogni nuovo prodotto che viene lanciato sul mercato sarà sempre meglio del precedente, più avanzato, più efficiente, più sostenibile anche.

Ma in che cosa si distingue la tecnologia Dyson rispetto agli altri prodotti dei competitor?

La tecnologia ciclonica e il motore digitale degli aspirapolvere

Gli aspirapolvere Dyson sono la scelta obbligata per chi cerca un modo per fare le pulizie che sia soprattutto rapido ed efficiente. Grazie alla maneggevolezza (il loro design slanciato e leggero è un marchio di fabbrica) e alla potenza, sono capaci di rimuovere polvere, peli e capelli alla prima passata su qualsiasi superficie.

Com’è possibile che siano tanto efficienti? Merito della tecnologia ciclonica ma anche dell’innovativo motore di cui sono dotati.

tecnologia aspirapolvere dyson

La tecnologia ciclonica Dyson

La tecnologia ciclonica Dyson funziona di base come quelle degli altri aspirapolvere. L’aria sporca viene indirizzata verso un contenitore di forma conica (il ciclone appunto), in cui è presente una forza centrifuga ad alta velocità (fino a 125mila giri al minuto): questa spinge la polvere contro la parete del ciclone, cosicché le particelle cadono verso il basso, finendo dritte nel contenitore dello sporco.

Oltre a questo meccanismo, Dyson ha fatto un passo in più: gli aspirapolvere del brand infatti sono progettati con diverse file di cicloni (per 14 cicloni in totale), in modo che l’aria venga ripulita in più passaggi e anche la più minuscola particella di polvere venga catturata. Questo è il motivo per cui, nella scheda tecnica degli aspirapolvere Dyson, leggerete che riescono a eliminare particelle di grandezza fino a 0,1 micron.

Il moto digitale Dyson

Ma la vera rivoluzione non è la tecnologia ciclonica, bensì il motore che la genera. Per arrivare alla tecnologia dei motori odierni, ci sono voluti molti anni, un team di ingegneri esperto e diversi milioni di investimento economico.

Nel 2009 nasce il primissimo motore digitale Dyson. Si tratta di una grande innovazione perché, per la prima volta, abbiamo a che fare con un motore brushless, ovvero senza spazzole, ma abbastanza potente da poter essere integrato in un aspirapolvere senza fili. Questa è già di per sé una grande rivoluzione ma ancora James Dyson non è soddisfatto: il suo obiettivo è creare un motore sempre più piccolo ma anche sempre più potente ed efficiente.

Dopo anni di lavoro, nel 2020 nasce il motore Hyperdymium, che oggi troviamo montato sugli ultimi modelli di aspirapolvere Dyson e che si caratterizza per le dimensioni particolarmente piccole ma anche per una potenza e una resistenza senza precedenti. Per realizzarlo, è stato utilizzato un materiale che non rischiasse di deformarsi e surriscaldarsi alle altissime velocità a cui avrebbe girato il motore: al posto dell’acciaio, Dyson ha scelto la ceramica forgiata a 1600 gradi, che assicurava una resistenza e una leggerezza maggiori.

Motore ciclonico digitale Hyperdymium Dyson

Motore ciclonico digitale Hyperdymium Dyson

Le spazzole sono state sostituite con un meccanismo ad impulsi digitali. Il risultato è un motore che lavora ad una velocità di 125mila giri al minuto e che è talmente leggero e compatto che può essere posizionato nel manico dell’aspirapolvere, offrendo così ottime prestazioni in termini di maneggevolezza dell’apparecchio.

Motore Hyperdymium Dyson

Motore Hyperdymium Dyson

Gli asciugacapelli e la tecnologia del flusso d’aria

Anche gli asciugacapelli Dyson rappresentano una vera e propria rivoluzione nel mondo della cura personale. Una prima ed importante novità è proprio nella filosofia che ha mosso tutta la ricerca Dyson: l’obiettivo è garantire il benessere e la salute del capello, prima di tutto il resto. E così, partendo da questa premessa, gli ingegneri Dyson hanno sviluppato due asciugacapelli innovativi, il Dyson Supersonic prima e il Dyson Airwrap poi.

Ecco come funzionano.

Il flusso d’aria nel Dyson Supersonic

Dyson ha iniziato a dedicarsi alla cura dei capelli nel 2012 e ha ben presto scoperto che il modello degli asciugacapelli era rimasto pressoché identico dagli anni Sessanta, così come la tecnologia che lo alimentava. I punti deboli rilevati dal team Dyson erano un flusso d’aria poco potente e un motore ingombrante, con il risultato di un’asciugatura lenta e potenzialmente dannosa per il capello, a causa del calore molto elevato.

Nasce per risolvere queste problematiche il motore digitale Dyson V9 che troviamo montato sull’asciugacapelli Supersonic. Si tratta di un motore 8 volte più veloce di quelli tradizionali e molto più leggero, che riesce a muovere 13 litri d’aria al secondo. Questo massiccio flusso d’aria viene generato dal motore e poi indirizzato verso un’apertura anulare, che avrebbe il vantaggio di accelerare ulteriormente la velocità dell’aria, e che ha dato vita ad un asciugacapelli iconico, il primo con la testa a forma di anello. Il fatto che il motore sia così piccolo, ha consentito inoltre di montarlo del manico, a tutto vantaggio di leggerezza e maneggevolezza.

tecnologia asciugacapelli supersonic dyson

La tecnologia alla base dell’asciugacapelli Dyson Supersonic

Ma c’è di più. Sempre nell’ottica di proteggere il benessere del capello, all’interno degli asciugacapelli Dyson è integrato un sensore che misura la temperatura 20 volte al secondo, trasmettendo il dato al microprocessore interno, che a sua volta controlla che la temperatura sia entro la soglia di guardia. Questa tecnologia brevettata si chiama Heat Shield.

L’effetto Coanda nel Dyson Airwrap

Nel 2018, due anni dopo aver lanciato sul mercato il Supersonic, Dyson ci riprova, stavolta con uno strumento ancora più innovativo e rivoluzionario. Il Dyson Airwrap è infatti un asciugacapelli che consente di mettere in piega la chioma mentre la si asciuga, presentandosi dunque come un vero e proprio styler.

Dyson Airwrap effetto coanda

Dyson Airwrap: effetto coanda

Stavolta, la grande innovazione è l’effetto Coanda, un fenomeno aerodinamico sfruttato dagli ingegneri Dyson per consentire di realizzare una piega riccia senza fare niente: il Dyson Airwrap crea un vortice d’aria intorno ai cilindri (gli accessori in dotazione), che attira i capelli e li porta ad avvolgersi autonomamente intorno al cilindro stesso. L’aria, infatti, se viene spinta alla giusta velocità e pressione seguirà naturalmente una superficie adiacente. Se questa superficie è il cilindro del Dyson Airwrap, si crea il boccolo!

Utilizzate i prodotti Dyson? Conoscevate la tecnologia che li rende così efficienti e diversi da tutti gli altri?

Pubblicato il 8 Dicembre 2023
Irene Bicchielli
Irene Bicchielli

Nata nel 1988 a Firenze, dove vive ancora oggi, ha da sempre uno smisurato amore per le parole. Ha imparato a leggere e a scrivere prima delle scuole elementari e da allora non ha più smesso: lettrice seriale con un'originale passione per i romanzi storici, ha frequentato il liceo classico e poi si è laureata in Scienze Politiche per diventare...Leggi tutto

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