Ci stiamo avvicinando alle feste e tutti noi il 31 dicembre brinderemo con un calice pieno di… spumante italiano o champagne francese? L’eterna diatriba tra le migliori bollicine è spesso oggetto di discussioni sia tra gli intenditori di vino che tra i semplici appassionati che si schierano per la bevanda nostrana oppure per quella d’Oltralpe.
La verità è che entrambe le scelte possono rivelarsi ottime se si sa quale prodotto acquistare: come per ogni cosa, ci sono tantissime proposte e chi non è un esperto in materia può trovarsi in difficoltà a scegliere una buona bottiglia con cui brindare. Ci sono spumanti eccellenti e spumanti mediocri e la stessa cosa vale per gli champagne. In questo articolo andiamo oltre il tradizionale nazionalismo che ci spinge a parteggiare per le bollicine italiane e cerchiamo di capire quali differenze ci sono davvero tra spumante e champagne, al di là della provenienza.
E vi diamo anche qualche consiglio per non sbagliare bottiglia!
Prima di tutto capiamo le differenze tra le due bevande.
In Italia ci sono tantissime regioni che hanno una lunga tradizione nella produzione dello spumante: il Trentino, le Marche, la Lombardia ma anche la Sicilia e la Sardegna hanno vitigni capaci di dare un ottimo spumante. Per la sua produzione è consentito l’utilizzo del metodo Champenoise ma anche del meno conosciuto metodo Martinotti, che si differenzia dagli altri per la seconda fermentazione che avviene in autoclave invece che in bottiglia; con il metodo Martinotti si ottengono spumanti fruttati. C’è poi da specificare una differenza fondamentale tra gli spumanti naturali e quelli gassificati, di qualità nettamente inferiore perché l’anidride carbonica non si forma in modo naturale ma viene aggiunta a basse temperature.
Lo champagne è esclusivamente francese e deve il proprio nome alla terra da cui nasce, a nord-est di Parigi. Per produrlo, il disciplinare impone il metodo classico conosciuto come “Champenoise”: la vendemmia deve essere eseguita manualmente, senza ricorrere alle macchine, perché le uve devono conservarsi in ottime condizioni; la conservazione delle bottiglie di champagne avviene in luoghi bui e freddi, in modo da permettere la formazione naturale dell’anidride carbonica. Dopo un lungo periodo di maturazione, al vino viene aggiunto uno sciroppo composto da lieviti naturali, sali, zucchero di canna o barbabietola, che darà un sapore zuccherino allo champagne e ne definirà le caratteristiche organolettiche. Infine, il marchio di fabbrica: l’inconfondibile tappo di sughero a forma di fungo!
Abbiamo selezionato tre bottiglie di spumante per fare bella figura a Capodanno e regalarsi un brindisi di alto livello!
Un grande classico dei brindisi italiani è senza dubbio il Ferrari Trento Maximum Brut Trento DOC, disponibile anche in versione Magnum se festeggiate con una compagnia numerosa! Da un’attenta selezione di uve Chardonnay nasce un vino bianco spumante fresco e dalla sapidità accentuata, che regala all’olfatto sensazioni di fiori bianchi, mela, pera, agrumi e crosta di pane.
Lo spumante Fashion Victim Cuvée Brut di Astoria non è solo un eccellente vino spumante ma anche una raffinata idea regalo grazie al design molto particolare ed elegante della bottiglia. Grazie alla vinificazione in bianco con pressatura soffice e al metodo charmat, si ottiene un vino fresco e asciutto, in perfetto equilibrio tra durezza e morbidezza. Il perlage è vivace e le note olfattive sono fresche, fruttate e floreali.
Un nome che è una garanzia! Il Superiore Conegliano Valdobbiadene DOCS Extra Dry di Foss Marai è ottenuto da uve Glera in purezza, come richiede il rigido disciplinare. Dopo la fermentazione alcolica in acciaio e la presa di spuma in autoclave, nasce un vino spumante dal colore giallo paglierino con riflessi verdolini e un perlage persistente. Al palato, è perfetto l’equilibrio tra acidità e dolcezza mentre al naso si percepiscono fiori di acacia, mela e pera.
Se invece preferite stappare una bottiglia di champagne francese, ecco tre proposte per voi.
Moet & Chandon vuol dire Champagne! Nella vasta collezione del marchio francese spicca il Brut Impérial Champagne AOC composto da un blend di uve Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier, tutte provenienti dal nord della Francia, in un clima rigido che favorisce l’acidità degli acini. Con un raffinato perlage persistente, sorprende il palato con la cremosità e l’equilibrio e l’olfatto con note floreali, candite e di crosta di pane.
Questa bottiglia è destinata alle occasioni davvero speciali, proprio come l’arrivo del nuovo anno. Le uve che compongono lo Champagne Brut Grande Cuvée AOC di Krug sono quelle classiche, Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier, nate a sud di Parigi nella regione della Cote des Blancs, che presenta caratteristiche pedoclimatiche uniche. L’affinamento sui lieviti per 6 anni garantisce un bouquet olfattivo ampio e sorprendente: note di mela, limone nocciola, miele e brioche si avvicendano. In bocca, è elegante e cremoso, con un particolare retrogusto agrumato.
Dalla storica cantina francese Veuve Clicquot nasce lo Champagne AOC Cuvée Saint-Petersbourg. La vendemmia interamente svolta a mano e la presa di spuma in bottiglia fanno parte del processo di produzione. Al naso, le sensazioni sono di frutta matura, pasticceria e spezie, mentre in bocca lo champagne si presenta equilibrato, con un’acidità e un equilibrio rari da trovare in altre bottiglie. Il perlage è elegante, fine e persistente.
Ciao Guido e grazie per la tua segnalazione. Abbiamo provveduto a correggere l’imprecisione.
L’abbinamento fra vino e cibo poggia su regole precise che ci aiutano a scegliere il giusto prodotto. E nel caso del vino bianco, sono le ricette di pesce l’universo culinario di riferimento.
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Scrivere che il Cartizze di Valdobbiadene è di provenienza dal Friuli Venezia Giulia non produce a Vs. favore,peccato auguri