Lo avrete sentito più volte, ma la fotografia è al 90% gestione della luce. Al di là della qualità fotografica della macchina o del sensore fotografico integrato nei nostri smartphone, imparare a sfruttare la luce a nostro vantaggio ci permette di fare foto dal sicuro impatto anche con smartphone di fascia media o bassa, come il Samsung Galaxy A7.
Non è necessario dunque avere uno smartphone top di gamma come il Huawei Mate 20 Pro per fare una bella foto, ma imparare la giusta tecnica spesso consente di ottenere grandi risultati con poca spesa. È ovviamente necessario fare tanta pratica, ma con questa guida vi sveleremo alcuni piccoli segreti che cambieranno in meglio le vostre foto a partire da subito.
Abbiamo in parte già analizzato la gestione delle luci nella nostra guida sulla fotografia notturna con lo smartphone, mentre in questo caso cercheremo di capire nel dettaglio come sfruttare al meglio la luce in qualsiasi situazione.
È probabilmente il momento peggiore per fare una fotografia. Il sole di mezzogiorno è alto e molto forte e la luce così diretta tende a mettere in crisi le fotocamere di buona parte di tutti i cellulari. Questo perché colpisce i soggetti, che si tratti di oggetti inanimati, di animali o persone, in maniera troppo diretta e potente, tendendo così a far bruciare la foto, ovvero ad avere delle zone completamente bianche dove il dettaglio si perde. In questo caso è dunque bene cercare delle zone più in ombra, magari vicino a un edificio, a degli arbusti o meglio ancora in un parco.
In questo modo si potrà giocare con gli effetti creati dalle varie ombre e ottenere dunque foto molto particolari giocando coi chiaroscuri. Un cielo coperto e discretamente nuvoloso rappresenta invece una condizione ideale di illuminazione. Questo accade perché le nuvole contribuiscono a smorzare i raggi del sole, agendo proprio come dei softbox, come questo modello. In questo caso la luce risulta più morbida ed è dunque più usabile e facilmente gestibile. In questo caso sarà difficile fare una foto sovraesposta o di cattiva qualità, in quanto le condizioni sono vicine all’ideale.
L’esposimetro non è altro che quello strumento in grado di valutare l’esposizione, ovvero le condizioni di illuminazione, di una foto. I migliori smartphone sono dotati di un metodo di esposizione che funziona tramite il touch. Toccando la zona che vogliamo sia ben illuminata, il cellulare, indipendente che si tratti di un Samsung Galaxy A8 o di un iPhone Xs, cercherà di bilanciare tutte le impostazioni relative alla foto per far si che quella determinata zona abbia la migliore illuminazione possibile.
Va da sé che, una volta compreso il processo, prima di scattare una foto sarà meglio cercare il punto in cui scattare grazie al quale non solo il soggetto, ma anche lo sfondo possano essere correttamente bilanciati. Sebbene in alcuni casi uno sfondo molto luminoso o molto scuro possano contribuire a isolare in maniera migliore il soggetto, avere una foto bilanciata dona un effetto più gradevole.
Sono due dei momenti preferiti dai fotografi di tutto il mondo. Grazie alle tonalità che variano dal viola al rosa, passando per l’arancione e il rosso fuoco, tutto assume un aspetto quasi fiabesco che in fotografia rende panorami, ritratti e qualsiasi altro genere, unici da guardare. Gli smartphone odierni come il Samsung Galaxy Note 9, riescono a bilanciare le impostazioni in modo da ottenere risultati ragguardevoli in un istante, ma è bene porre attenzione ad alcuni aspetti. In primis, se si vuole fotografare il tramonto alle spalle, è meglio non avere il sole direttamente nell’inquadratura. Il sensore di uno smartphone farebbe infatti fatica a gestire i forti chiaroscuro di un tramonto o di un’alba. Meglio posizionarsi in maniera opposta, oppure leggermente spostati sulla sinistra o sulla destra per rendere la scena bilanciata senza rinunciare ai bellissimi colori.
Sono queste situazioni perfette per poter scattare ritratti, magari approfittando dell’apposita modalità presente su Google Pixel 3, Huawei P20 Pro e tante altre alternative, che permettono di sfocare leggermente lo sfondo. Provare per credere.
Tutti gli smartphone integrano ormai la modalità HDR. Di base si tratta di una modalità fotografica che permette di scattare tre o più foto a diversa esposizione, che vengono poi unite per avere maggiori dettagli sia nelle zone più chiare che nelle zone più scure.
Ritorna particolarmente utile se si intende scattare di sera, o comunque in condizioni di illuminazione non ideali.
Scattare sempre con HDR attivo non è consigliato, in quanto in alcune situazioni ciò comporta la creazione di artefatti che potrebbero a tutti gli effetti rovinare la foto. Se non si è in grado di stabilire se valga o meno la pena attivarlo, in molti cellulari come il Samsung Galaxy S9, è possibile attivare la modalità HDR automatica, che in base alle condizioni di luce valuta automaticamente se scattare con HDR attivo o meno.
Diversa la situazione del flash. In particolare, se è vero che nelle ore notturne o in condizioni di bassa luce il flash tende a sbiancare in maniera eccessiva i volti, è vero che durante il giorno, soprattutto in condizioni di forte luce, può essere utile usare il flash, in particolari modo se il nostro soggetto risulta un po’ buio. In questo caso, l’uso del flash led, permette di avere il soggetto ben illuminato, e di scurire leggermente lo sfondo per dare maggiori enfasi alla foto. Una tecnica che vale la pena provare.
Questi sono solo alcuni dei tanti consigli su come sfruttare la luce e le capacità dei nostri smartphone per ottenere le più belle foto possibili. Ovviamente la qualità finale dipenderà tanto dalla vostra abilità, in merito alla quale il consiglio è quello di esercitarsi giornalmente cercando di capire eventuali errori, ma anche dalla qualità del vostro smartphone. Indubbiamente, un top di gamma come il Google Pixel 3 riuscirà a effettuare foto di maggiore qualità in maniera più semplice rispetto a un Samsung Galaxy A7 o a un Huawei P20 Lite.
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