Nel 2025, Samsung torna a presidiare la fascia medio-bassa del mercato con un nuovo dispositivo della serie Galaxy A: il Galaxy A26. Successore diretto del Galaxy A16, questo modello rappresenta uno dei punti di accesso più economici al mondo dell’azienda sudcoreana, senza però rinunciare ad alcune chicche interessanti, soprattutto in termini di software e display.
In questa recensione approfondita andremo ad analizzare tutti gli aspetti dell’A26, cercando di capire se è davvero lo smartphone ideale per chi cerca un dispositivo affidabile, moderno e con un buon rapporto qualità-prezzo.
Il nuovo Galaxy A26 si presenta con un design che richiama fortemente l’estetica più recente di casa Samsung. Le fotocamere posteriori sono ora raccolte in un modulo unico, leggermente sporgente, ma molto più discreto rispetto a quanto proposto da alcuni concorrenti. Il retro è realizzato in vetro Gorilla Glass Victus+, una scelta non scontata in questa fascia di prezzo, che dona al dispositivo una sensazione di maggiore solidità e resistenza. L’effetto lucido è elegante, ma attira facilmente impronte e polvere. Il frame laterale, invece, è in plastica, una soluzione più economica ma ben integrata nel complesso estetico.
Una delle novità più rilevanti è la certificazione IP67 per la resistenza ad acqua e polvere, una caratteristica quasi inedita per dispositivi sotto i 350 euro e che offre un plus non trascurabile in termini di durabilità.
Il display è uno dei veri punti forti del Galaxy A26: si tratta di un ampio pannello da 6,7 pollici Super AMOLED con risoluzione FullHD+ (1080 x 2340 pixel) e refresh rate a 120 Hz. L’esperienza visiva è fluida e gradevole, con colori vividi e neri profondi tipici di questa tecnologia. Anche sotto la luce diretta del sole, la leggibilità rimane buona, nonostante Samsung non dichiari un valore preciso per la luminosità massima. Manca però la funzionalità always-on-display, una piccola assenza che avrebbe arricchito ulteriormente l’offerta multimediale del dispositivo.
A livello di performance, il Galaxy A26 si affida al processore Exynos 1380, un chip octa-core a 5 nanometri con clock massimo di 2,4 GHz. Questo rappresenta un netto miglioramento rispetto al predecessore, offrendo una gestione più fluida delle applicazioni quotidiane e una maggiore reattività generale. La GPU Mali-G68 MP5 supporta bene anche i giochi più leggeri, pur non essendo una scheda grafica da gaming spinto.
Il dispositivo è disponibile in due configurazioni: 6 GB di RAM con 128 GB di memoria interna oppure 8 GB di RAM con 256 GB di storage. Entrambe le versioni supportano l’espansione tramite microSD, sacrificando però lo slot per una delle due nanoSIM. Manca il supporto alle eSIM, un’assenza che potrebbe limitare la flessibilità per alcuni utenti.
In termini di connettività, troviamo il supporto alle reti 5G, Wi-Fi 5 e Bluetooth 5.3. Quest’ultimo rappresenta una piccola evoluzione rispetto ai modelli precedenti. Il lettore di impronte digitali è posizionato lateralmente: è affidabile e preciso, seppur non velocissimo. Purtroppo, Samsung insiste ancora sul sensore di prossimità virtuale, una soluzione che potrebbe causare qualche inconveniente durante l’uso di applicazioni vocali come WhatsApp.
L’audio è solo mono e manca il jack da 3,5 mm, rimosso rispetto alla generazione precedente. Un piccolo passo indietro per chi ancora preferisce l’uso di cuffie cablate.
La batteria da 5.000 mAh garantisce un’ottima autonomia: con un uso moderato si raggiungono tranquillamente i due giorni di utilizzo, mentre con un uso più intenso si arriva a fine giornata senza problemi. La ricarica supporta fino a 25W, un valore nella media, che permette comunque di tornare operativi in poco più di un’ora.
Il comparto fotografico del Galaxy A26 vede protagonista un sensore principale da 50 megapixel con apertura f/1.8 e stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS). Le immagini risultano nitide, ben contrastate e ricche di dettagli soprattutto in condizioni di buona illuminazione. Anche in controluce il comportamento è discreto, sebbene l’HDR non sia particolarmente aggressivo.
In notturna, mantenendo la mano ferma, si riescono a ottenere scatti accettabili grazie a un buon bilanciamento tra rumore e dettagli. La fotocamera grandangolare da 8 megapixel f/2.2, invece, non riceve upgrade rispetto alla generazione precedente e mostra il fianco a limiti evidenti in termini di dettaglio e gestione delle luci. C’è poi una terza fotocamera macro da 2 megapixel, che risulta piuttosto superflua nella maggior parte delle situazioni.
La fotocamera frontale da 13 megapixel f/2.2 sorprende positivamente: offre selfie di buona qualità, ben bilanciati e perfettamente in linea con la fascia di prezzo.
Sul fronte video, il Galaxy A26 può registrare fino a 4K a 30fps. La qualità complessiva è buona e si pone sopra la media dei concorrenti diretti, con un’ottima stabilizzazione e colori realistici.
Il Galaxy A26 arriva sul mercato con Android 15 preinstallato e l’ultima versione della personalizzazione One UI 7. Samsung si conferma uno dei produttori più affidabili in tema di aggiornamenti: questo modello beneficia infatti di ben 6 anni di supporto software garantito, tra patch di sicurezza e nuove versioni del sistema operativo. Un traguardo eccezionale per un dispositivo sotto i 350 euro.
La One UI 7 si mostra fluida e ricca di funzionalità. Tra queste, spiccano il Game Booster, utile per ottimizzare le sessioni di gioco, e il pannello laterale per il multitasking, ora arricchito dalla funzionalità Selezione AI, che consente di copiare facilmente elementi visivi dallo schermo. È possibile anche clonare alcune app per utilizzare due account contemporaneamente. Mancano invece le funzionalità Galaxy AI presenti nei dispositivi di fascia alta, ma è comprensibile vista la categoria del prodotto.
Il Samsung Galaxy A26 è uno smartphone che riesce a unire buone prestazioni, un display di alto livello, una solida autonomia e una politica di aggiornamenti invidiabile. Non mancano i compromessi: l’audio mono, l’assenza del jack audio, il sensore di prossimità virtuale e una fotocamera grandangolare sottotono sono elementi che potrebbero far storcere il naso a chi cerca un dispositivo più completo. Tuttavia, questi aspetti sono bilanciati da un’esperienza d’uso fluida, da un design curato e da una resistenza all’acqua difficilmente riscontrabile in questa fascia.
Il prezzo ufficiale parte da 319 euro per la versione base (6/128 GB) e arriva a 344 euro per quella top (8/256 GB), anche se è già possibile trovarli scontati online. Per chi è alla ricerca di uno smartphone equilibrato, affidabile e con il tocco di qualità Samsung, il Galaxy A26 è sicuramente una proposta da prendere in considerazione nel 2025.
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