Google Stadia come Steam agli esordi

Di Vittorio Pipia 16 Gennaio 2020
2 minuti di lettura
Stadia

Google Stadia, ovvero l’innovativa console del colosso di Mountain View che avrebbe dovuto garantire prestazioni di altissimo livello, ha ricevuto un’accoglienza abbastanza tiepida dal pubblico, soprattutto dopo le prime recensioni: le prestazioni reali, infatti, si sono rivelate un po’ al di sotto delle aspettative.

Stadia non ha rivoluzionato il mercato come ci si attendeva; Google ha dato il via ad una sorta di versione beta, da far testare ai primi utenti curiosi per poter poi apportare le migliorie proposte con vari aggiornamenti software. Ciò ha lasciato ai concorrenti ancora un ampio margine di manovra per poter proporre le proprie alternative basate sul Cloud.

Google Stadia

Google Stadia ha fatto il suo debutto a fine 2019, ma è ancora lontana dall’essere un prodotto definitivo.

Il CEO di Tequila Works, Raul Rubio, che ha partecipato allo sviluppo di Gylt, si è espresso in merito alle vicende della nuova console, affermando che Stadia crescerà nel tempo, e che questa fase embrionale lascerà spazio al vero verdetto del mercato.

Il CEO ha chiarito che si tratta comunque della sua esperienza personale, ma è facile fare un confronto con quanto avvenuto con Steam durante i primi giorni dalla commercializzazione. “E’ un po’ come ai tempi dell’esordio di Steam, quando le persone si lamentavano del fatto che il download non era fluido e che il prezzo dei giochi esattamente lo stesso della versione retail.” ha dichiarato Rubio, “Ma andrà meglio. In effetti, un giorno ci guarderemo indietro e le persone si chiederanno perchè c’era della gente che metteva in discussione il game streaming. Ma non sto parlando di Stadia in particolare, mi riferisco in questo caso alla tecnologia di streaming videoludico”. Quindi, all’inizio  le persone si lamentavano dell’eccessivo tempo per i download, del prezzo che era uguale alle confezioni di vendita e di tanti altri aspetti, ma sappiamo tutti com’è andata a finire. Steam è diventato il riferimento assoluto per quanto riguarda il gaming su PC e non esiste giocatore che non abbia installato l’applicazione per poter aver accesso a centinaia di titoli di ogni genere.

L’intervento è poi terminato con un consiglio: vale infatti la pena riparlare di Stadia tra un anno, quando la maggior parte dei problemi saranno risolti e si sarà raggiunta una maggiore diffusione nelle case degli utenti.

Un progetto tutto in divenire, ma è corretto far passare lo sviluppo dagli utenti?

Pubblicato il 16 Gennaio 2020
Vittorio Pipia
Vittorio Pipia

Nato nel 1992 ho sempre avuto una grande passione per i motori e per la tecnologia, passioni che ho poi sempre coltivato fino a farle diventare parte del mio lavoro. Da circa 6 anni provo, analizzo diversi prodotti delle più svariate categorie, dall’intrattenimento audio-visivo fino agli elettrodomestici passando per la domotica. Analisi che condivido poi online in diversi modi, con...Leggi tutto

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