L’Honor 20 è uno smartphone piuttosto interessante, almeno sulla carta, perché dovrebbe essere una sorta di Huawei P30 con qualche qualità in meno e un prezzo più basso. Fa parte di una famiglia composta anche da Honor View 20 e Honor 20 Lite.
Lo si trova a partire da 400 euro circa, il che lo mette in competizione con modelli come lo Xiaomi Mi 9 e il Mi 9T, o l’Asus ZenFone 6 che forse hanno qualcosa di più da offrire. In altre parole, ha un prezzo un po’ troppo alto in rapporto alle caratteristiche. Tra l’altro anche modelli più prestigiosi si trovano a prezzi solo leggermente più alti, come per esempio il Samsung Galaxy S10e.
Lo smartphone Honor 20 è rifinito in vetro sia davanti sia dietro, con una cornice in metallo tutto intorno. È abbastanza facile da maneggiare grazie a dimensioni tutto sommato compatte: 154.3 x 74 x 7.9 mm per 174 grammi di peso. La finitura non è molto scivolosa, il che è già di per sé un pregio visto che la maggior parte dei moderni smartphone è difficile da tenere in mano senza una custodia. La fotocamera anteriore è integrata nello schermo, quindi non c’è il notch.
Nell’insieme è uno smartphone piuttosto bello, tanto nella variante blu che abbiamo provato quanto nelle altre versioni. I pulsanti del volume e accensione sono facili da raggiungere. Il sensore d’impronte è integrato nel tasto di accensione, e funziona molto bene. In alternativa si può usare lo sblocco tramite riconoscimento del volto.
Voto: 8/10
L’Honor 20 ha il processore Kirin 980, con 6GB di RAM e 128GB di archiviazione, senza slot microSD. Una piattaforma che ormai conosciamo bene, molto affidabile. Le prestazioni sono sempre adeguate, e anche in situazioni di stress il telefono resta fluido e reattivo.
Lo schermo è un IPS LCD da 6,26 pollici con risoluzione 1080×2340, senza particolari pregi né particolari difetti. Ha una buona resa cromatica ed è visibile anche in esterna, ma soffre un po’ nelle giornate più soleggiate. Ovviamente rispetto ai pannelli AMOLED di Galaxy S10 o iPhone XS non può competere, ma in questa fascia di prezzo tutto sommato se la cava bene.
La batteria da 3.750 mAh non è enorme per gli standard odierni, ma siamo riusciti a usare l’Honor 20 per quasi due giorni con un profilo di utilizzo molto intenso. Ben un giorno e 17 ore, con quasi sette ore di schermo acceso. In altre parole l’autonomia è eccellente, da primo della classe.
La dotazione di sensori è completa ma manca il jack da 3,5 mm per le cuffie, quindi bisognerà affidarsi al Bluetooth 5.0, oppure usare degli auricolari con connettore USB-C, o all’occorrenza un adattatore.
Voto: 7/10
La fotocamera posteriore sporge parecchio dal corpo dell’Honor 20, il che non è certo una soluzione ideale. Offre però un sensore principale da 48MP (f/1.8), abbinato a un grandangolo da 16MP (f/2.2) e un sensore di profondità da 2MP. Manca dunque il teleobiettivo, che troviamo invece su altri smartphone anche dal prezzo simile. C’è però un quarto sensore da 2MP, con lunghezza equivalente 27 mm; si tratta di un obiettivo pensato per le macro, che conferisce all’Honor 20 una caratteristica molto rara sugli smartphone (che sia utile oppure no, dipende da ognuno di noi).
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Quando la luce scarseggia, cioè nella situazione che permette di valutare le prestazioni di uno smartphone, l’Honor 20 compensa bene con la modalità notturna. Una funzione che condivide con i prodotti Huawei, e che si era già rivelata molto buona.
Buoni i video, che possono essere registrati fino alla risoluzione 4K a 30 fps, con tanto di stabilizzazione elettronica. Discorso analogo per quanto riguarda la fotocamera anteriore da ben 32 Megapixel f/2.0: molto bene in diurna, perde un po’ di dettaglio in notturna, ma è comunque affiancata da tutte le soluzioni software a cui Honor ci ha ormai abituati, inclusa la modalità ritratto.
Voto: 7/10
PRO
CONTRO
L’Honor 20 è un telefono più che discreto, ma il prezzo di listino (499 euro) è semplicemente troppo caro. Lo si trova già intorno ai 400, che già sono un prezzo più ragionevole. Difficile però consigliarlo considerando i concorrenti.
È sicuramente uno smartphone con tutte le carte in regola, che però fatica posizionarsi proprio per l’altissima competitività del mercato. Per i consumatori è sicuramente un bel momento, perché si trovano smartphone fantastici a prezzi davvero bassi. Per un produttore che deve introdurre un nuovo modello – soprattutto nella fascia media – le cose sono invece molto complesse.
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