Pulisci Lingua in Igiene Orale

Igiene orale profonda in pochi passaggi

All’origine dell’alitosi vi è spesso una scarsa igiene orale. Ma grazie al pulisci lingua, la routine quotidiana si fa più completa e profonda. A differenza di quanto si possa pensare, l’alito cattivo non dipende solo dalla pulizia insufficiente di denti e gengive. È la lingua, infatti, che raccoglie il grosso dei batteri presenti nella bocca. Per eliminarli a dovere, quindi, il pulisci lingua si fa indispensabile. Anche chiamato netta lingua o raschietto, lavora in modo meccanico raccogliendo la patina bianca responsabile dell’alitosi e di potenziali infiammazioni. La maggior parte dei modelli in commercio, fra cui l’ottimo pulisci lingua Gum Sunstar Halicontrol, è realizzata in plastica. Ma al culmine, anziché la classica testina dello spazzolino, abbiamo un raschietto a forma di archetto da passare sulla lingua per spingere lo sporco dal fondo del cavo orale verso la punta. Sull’altro lato, poi, è comune trovare delle setole da strusciare sulla superficie della lingua per estirpare i batteri più tenaci prima di eliminarli. I pulisci lingua in plastica sono pratici e longevi. Ma per chi cerca qualcosa di ancora più igienico, consigliamo un pulisci lingua in rame, acciaio inox o argento. I metalli, grazie alle naturali proprietà antibatteriche, si comportano sulla lingua meglio dei materiali plastici. Immuni all’usura e alla ruggine, durano praticamente per sempre. Pur rinunciando alle setole su uno dei due lati, assicurano una pulizia efficace e costante nel tempo. I pulisci lingua in metallo, inoltre, sono spesso proposti in ricchi set contenenti due o tre pezzi e, talvolta, una custodia da viaggio. Al classico strumento a forma di cucchiaino che dà il meglio nell’area centrale, se ne può affiancare un secondo provvisto di buco ideale per i lati della lingua. E una variante a U di dimensioni più grandi che si comporta bene sull’intera superficie linguale.

Efficacia e convenienza in un unico strumento

Il prezzo dei pulisci lingua risulta piuttosto contenuto, restando compreso fra i 4 euro e i 10 euro. Si alza solo in presenza di confezioni contenenti più di uno strumento, raggiungendo in certi casi i 20 euro. Rispetto ai vantaggi offerti, la convenienza è assicurata. Una pulizia profonda della lingua, infatti, contribuisce a migliorare la digestione e affinare il gusto. Oltre, naturalmente, ad eliminare le sostanze volatili a base di zolfo responsabili dell’alito cattivo. Per farlo nel modo migliore, però, è bene impiegarlo prima del lavaggio dei denti e, in generale, lontano dai pasti. Solo così, infatti, i germi hanno modo di concentrarsi sulla lingua per poi essere rimossi in pochi passaggi. In linea generale, i pulisci lingua in rame, acciaio o argento costano più di quelli in plastica. E ciò è dovuto al prezzo superiore della materia prima. Questi modelli, però, si ripagano nel tempo, risultando praticamente indistruttibili. È il caso, ad esempio, dei raschietti in acciaio inox Ronavo, proposti in versione a U o con foro. In entrambi i casi, l’efficacia è eccezionale. E per 10 euro circa, sono due i pezzi in confezione. A chi cerca un prodotto in plastica, invece, Trovaprezzi.it consiglia il pulisci lingua Fimo Clinodent Spaik. Venduto a circa 4 euro, è uno dei migliori per rapporto qualità-prezzo. Essenziale nel design, porta a casa il lavoro in modo egregio anche se sprovvisto di setole. Ed è pensato per durare grazie alla scelta di plastica infrangibile.