La serie di schede grafiche Gainward GeForce RTX 3050 è stata ideata in maniera specifica per tutti i videogiocatori che non richiedono una potenza di calcolo mostruosa, come ad esempio per modelli come Gainward GeForce RTX 3080 Ti, pur potendo contare sulle tecnologie più interessanti presenti nell’architettura Nvidia Ampere. Partendo dalle caratteristiche di base, si parla di una scheda grafica dotata di una memoria dedicata di 8 GB di tipo GDDR6, con una frequenza in memory clock di 14 Gbps. La frequenza in core clock varia dai 1700 Mhz fino a 1822 Mhz, andando a garantire delle solide prestazioni prendendo come riferimento ideale il gaming a 1080p e 60 FPS. Gainward GeForce RTX 3050 viene proposta in quattro differenti varianti. Le più bilanciate sono rappresentate dai modelli RTX 3050 Ghost e Ghost OC, caratterizzati da frequenze core clock superiori ed un sistema di raffreddamento a doppia ventola. Per i possessori di PC compatti, invece, sono disponibili le versioni Pegasus e Pagasus OC, con una singola ventola di raffreddamento capace di mantenere le dimensioni della scheda estremamente compatte. Come anticipato, il principale punto di forza di Gainward GeForce RTX 3050 è la presenza di tutte le tecnologie che, in passato, erano esclusiva dei modelli di fascia più alta, come il Ray Tracing e la tecnologia Nvidia DLSS. Secondariamente, nonostante la buona potenza di calcolo, la RTX 3050 mantiene dei consumi molto bassi, andando a richiedere un alimentatore da almeno 550 W per il corretto funzionamento in ogni tipo di condizione. Per quanto riguarda i collegamenti video presenti sulla scheda, sul retro trovano spazio tre porte DisplayPort 1.4a ed un ingresso HDMI 2.1, con supporto alla risoluzione massima 8K.
Gainward GeForce RTX 3050 in pillole:
- Scheda grafica con 8 GB di memoria GDDR6
- Consigliata per giocare a 1080p/60 FPS
- Architettura Nvidia Ampere con Ray Tracing e DLSS
- Singola o doppia ventola di raffreddamento
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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