Precisi, rapidi e personalizzabili: guida all’acquisto dei migliori mouse gaming

L’evoluzione del gaming su PC ha portato gli utenti a godere di una sempre maggiore libertà all’interno dell’ambiente di gioco. Rispetto a un accessorio da gaming più tradizionale, come un joystick o un controller, i giocatori hanno cominciato a preferire dispositivi più versatili e precisi, trasformando gradualmente il mouse in una vera e propria periferica da gaming. Esattamente come le tastiere gaming, i mouse gaming si distinguono dai modelli più basilari in tanti aspetti, mantenendo sempre come priorità la precisione e la rapidità dei movimenti, ma anche un occhio di riguardo per la personalizzazione estetica. In questa guida andiamo ad analizzare tutte le caratteristiche per trovare i migliori mouse gaming.
migliori mouse gaming

Come scegliere un mouse gaming

Di seguito, riassunti i punti chiave da considerare in fase di acquisto:
 
Design – Nella scelta di un mouse gaming il design non rappresenta solo un fattore estetico, ma anche funzionale. Un mouse da gaming, infatti, può assumere diverse forme e altrettante funzioni: comandi supplementari, impugnature ergonomiche, forma adatta o meno a utenti mancini e così via. Nel momento in cui si sceglie un mouse per lunghe sessioni di gioco, il design del prodotto può sicuramente fare la differenza in questo caso.
 
Connettività – Si tratta di uno dei punti chiave nella scelta di un mouse da gioco. Se in precedenza i giocatori più esigenti erano sicuri di trovare le soluzioni più precise tra i mouse USB, ad oggi anche i mouse gaming wireless garantiscono prestazioni molto solide, con tecnologie sempre più evolute che permettono di ridurre al minimo la latenza in gioco. Ciononostante, a parità di prezzo un mouse USB riesce spesso a prevalere su una controparte wireless, specialmente a livello di funzioni disponibili.
 
Sensibilità – Come anticipato, a definire un mouse da gaming in termini di prestazioni sono due le caratteristiche: precisione e rapidità. Questi aspetti sono determinati dalla sensibilità del sensore di un mouse gaming, definita in DPI. Maggiore è il livello di DPI massimi di un mouse, più alta sarà la rapidità massima raggiungibile in gioco. Allo stesso tempo, i mouse gaming con sensibilità più alta garantiscono maggiore libertà nella scelta del livello più adatto ai vari tipi di giocatori.
 
Personalizzazione – Oltre alla precisione dei comandi basilari, un mouse da gaming deve lasciare la libertà di impostare dei comandi personalizzati da poter attivare nei diversi giochi. Per questo motivo risultano molto importanti aspetti come la presenza o meno di pulsanti laterali aggiuntivi, da poter programmare via software non solo con azioni rapide, ma anche con comandi macro più complessi. Sempre in tema di personalizzazione, non bisogna dimenticare l’aspetto estetico: per completare al meglio la propria postazione da gaming, la presenza di led RGB modificabili gioca sempre un ruolo importante nella scelta del dispositivo ideale.

Quanto costano i mouse gaming?

prezzo mouse gaming
Per poter scegliere il modello perfetto per il proprio budget, abbiamo suddiviso la selezione dei migliori mouse gaming in tre fasce di prezzo. All’interno della fascia economica, con un budget massimo di circa 30 euro, è necessario scendere a compromessi, prediligendo alcune caratteristiche rispetto ad altre. Nella maggior parte dei casi la scelta può ricadere su un mouse più incentrato sul puro aspetto estetico, ad esempio con la presenza di led RGB, o prodotti più semplici nel design, ma forti di prestazioni superiori e funzioni avanzate. Con la fascia media dei mouse gaming, con prezzi variabili tra 30 e 80 euro, è possibile trovare delle periferiche molto più bilanciate tra design e prestazioni, pur senza raggiungere la resa di un mouse da gaming professionale. Sempre in questa fascia di prezzo, inoltre, è possibile trovare i primi mouse gaming wireless di buon livello, adatti a chi cerca un’esperienza più libera senza l’ingombro dei cavi. Oltre la soglia degli 80 euro si entra nella fascia alta dei mouse da gaming, con prodotti molto avanzati, sia dal punto di vista delle prestazioni, sia delle opzioni di personalizzazione. Tra questi, si contano la maggior parte dei modelli di riferimento in ambito eSport.
(Dati aggiornati a giugno 2023 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 30 euro)

Tra i mouse gaming di fascia economica, un’ottima base di partenza è rappresentata dal modello Logitech G203 Lightsync. Si tratta di un mouse USB dal design essenziale, senza forme particolari o configurazioni di tasti complesse. Al layout classico della parte dorsale si accompagnano due pulsanti programmabili sul lato sinistro del mouse. Lato prestazioni, il sensore ottico prodotto da Logitech garantisce delle buone prestazioni, con una sensibilità massima di 8000 DPI e una latenza di 1 millisecondo. Da apprezzare sicuramente l’aggiunta di led RGB personalizzabili da software e la disponibilità di diversi colori in base ai propri gusti. Il modello Trust GXT 960, invece, rientra nella categoria dei cosiddetti mouse ultraleggeri. Si tratta di periferiche con struttura a nido d’ape, in grado di mantenere un buon livello di resistenza, ma riducendo al minimo il peso del mouse (circa 78 grammi). Al di là del design, il GXT 960 vanta un sensore da 10.000 DPI e un polling rate di 1000 Hz, a cui si aggiunge una configurazione RGB con possibilità di scegliere tra diversi effetti di illuminazione. Con il Razer DeathAdder Essential, infine, ci si concentra soprattutto sulla qualità del supporto software offerto da Razer. Grazie all’applicazione Razer Syanpse, infatti, si può avere il massimo controllo sulla programmazione di comandi rapidi e macro, per poi salvare diverse configurazioni in base al tipo di gioco. Per quanto riguarda il design, il DeathAdder presenta dimensioni abbastanza importanti, adatte in particolare a mani grandi, e una configurazione a cinque pulsanti. Non manca il sistema di illuminazione a LED, limitato però alla sola colorazione verde sul logo Razer e sulla rotellina di scorrimento.

Fascia media (da 30 a 80 euro)

Come anticipato, all’interno della fascia media dei mouse gaming si possono già trovare le prime soluzioni degne di nota dotate di connettività wireless. È questo il caso del modello Logitech G305, un mouse tanto semplice nel design, quanto solido nelle prestazioni. Esteticamente, il prodotto non si differenzia molto dai classici mouse per l’uso quotidiano con il PC, aggiungendo unicamente due pulsanti laterali e un tasto rapido per la regolazione della sensibilità. A livello di performance il discorso cambia: questo mouse da gaming integra un sensore ottico Logitech con sensibilità massima di ben 12.000 DPI, con la possibilità di impostare diversi livelli di sensibilità dal software gratuito in dotazione. La connettività wireless garantisce un’esperienza molto precisa, con latenza minima grazie alla tecnologia Lightspeed. Se si vuole estendere l’autonomia della batteria, inoltre, è disponibile una modalità di connessione tramite Bluetooth a basso consumo, con switch rapido presente sotto la base del mouse. Tornando alla categoria dei mouse da gaming USB, un ottimo mix di estetica, personalizzazione e prestazioni è rappresentato dal modello SteelSeries Rival 5. Il design è decisamente accattivante, con due fasce di led RGB laterali e logo centrale retroilluminato, con ampia libertà di personalizzazione via software. Sul lato sinistro sono presenti, oltre ai due classici pulsanti programmabili, un trigger per l’abbassamento dinamico della sensibilità; funzione particolarmente utile nei giochi sparatutto in prima persona. Il sensore ottico TrueMove Air raggiunge 18.000 DPI di sensibilità massima, con un polling rate di 1000 Hz. Il tutto all’interno di un prodotto abbastanza leggero, circa 85 grammi. Se si cerca la massima libertà di personalizzazione, il modello di riferimento nella fascia media (ma non solo) è sicuramente il Logitech G502. Precedentemente noto come Proteus Spectrum, oggi è più diffuso come G502 HERO, proprio per la presenza del sensore ottico HERO prodotto da Logitech. Questo sensore avanzato permette di regolare la sensibilità fino a ben 25.600 DPI. Come anticipato, la libertà di personalizzazione è protagonista in questo prodotto, con una configurazione a 11 pulsanti programmabili e una rotellina di scorrimento impostabile sia a scatti, sia a rotazione libera. Da sottolineare, infine, la possibilità di inserire dei pesi aggiuntivi per trovare l’ergonomia perfetta.

Fascia alta (oltre 80 euro)

Se si vuole puntare ai mouse da gaming top di gamma, il primo prodotto a spiccare nella fascia alta è il Razer Viper Ultimate. La prima particolarità di questo mouse è il design ambidestro, che si adatta perfettamente all’utilizzo con entrambe le mani. Sono presenti, infatti, comandi rapidi programmabili su tutti e due i lati, per un totale di otto tasti personalizzabili. Il sensore ottico è il recente Razer Focus+, capace non solo di arrivare a una sensibilità massima di 20.000 DPI, ma anche di garantire la massima velocità di tracciamento, fino a ben 650 IPS. Il peso è abbastanza contenuto, di circa 74 grammi, nonostante la presenza di una batteria integrata che permette sia un collegamento USB, sia una più libera connessione wireless con latenza bassissima, grazie alla tecnologia Razer HyperSpeed. Il mouse Corsair Dark Core RGB PRO, invece, è un prodotto realizzato solo per l’utilizzo con la mano destra, data la forma ergonomica molto particolare. Entrambi i lati, infatti, presentano delle ali esterne che permettono di appoggiare comodamente sia il pollice, sia il mignolo, per garantire lunghe sessioni di gioco nella massima comodità. Su questo mouse gaming sono presenti otto tasti programmabili, insieme a un sensore da 18.000 DPI. Per quanto riguarda la connettività, anche in questo caso è possibile passare liberamente da una modalità wireless a una cablata, semplicemente collegando il cavo USB alla parte frontale del mouse. Il modello Asus ROG Spatha X è l’emblema dell’esagerazione nel campo dei mouse gaming. Il design di questo modello è decisamente aggressivo, ma capace di nascondere un prodotto dalle prestazioni avanzate. Nei due tasti dorsali principali sono presenti nuovi tipi di micro-switch meccanici regolabili nella forza, con un funzionamento garantito fino a 70 milioni di clic. Sul lato sinistro sono presenti ben cinque tasti programmabili, in modo da poter controllare ogni azione di gioco direttamente con il pollice. Ampia libertà anche per la personalizzazione dei led RGB e per la connettività, disponibile sia in modalità USB, sia in modalità wireless.

Mouse gaming: il controllo totale del gioco nel palmo della mano

mouse gaming usb
Gli utenti che cercano un mouse gaming si dividono comunemente in due categorie: quelli che desiderano un prodotto dotato di design più aggressivo, il più delle volte accompagnato da sistemi di illuminazione a led personalizzabili; e quelli che puntano una periferica capace di aumentare le prestazioni in gioco. Molto spesso i mouse definiti “da gaming” di fascia più economica prediligono solo il primo tipo di utenza, con prodotti che non si discostano da un qualunque mouse USB, almeno in termini prestazionali. Bisogna quindi considerare delle caratteristiche fondamentali quando si deve scegliere un mouse gaming, in modo da poter avere un effettivo miglioramento all’interno dei giochi, studiando termini come sensibilità, risoluzione, polling rate e LOD, che saranno analizzati nel dettaglio successivamente.
 
È comunque necessario fare una doverosa premessa: a meno che non si utilizzi un mouse da gaming in ambito professionale, o se non si è appassionati di titoli particolarmente competitivi, puntare a un modello top di gamma non porta con sé dei miglioramenti istantanei all’esperienza di gioco. Nella maggior parte dei casi, i mouse gaming di fascia alta integrano delle funzioni molto avanzate, ma sfruttate raramente da un utente medio. Per questo motivo si prediligono mouse da gaming di fascia media, dotati sì di buone prestazioni, ma soprattutto di un’ampia libertà di personalizzazione.
 
Un’altra questione di cui bisogna tenere conto è: se si è abituati a utilizzare un controller da gioco, il mouse da gaming garantisce performance migliori in gioco? Non sempre. Come periferica, il mouse riesce chiaramente a dare una maggiore precisione rispetto a una levetta analogica o un tasto direzionale. Tuttavia, non tutti gli utenti riescono ad abituarsi rapidamente al passaggio a un mouse da gaming. Non è un caso che anche videogiocatori professionisti riescano a portare a casa risultati notevoli negli eSport con un semplice gamepad, proprio per una questione di abitudine.
Una volta chiarite queste questioni, vediamo nel dettaglio tutte le caratteristiche da considerare per l’acquisto di un mouse gaming.

L’importanza del design in un mouse gaming

Quando si parla del design di una periferica come un mouse gaming, ci si potrebbe limitare alla questione che “anche l’occhio vuole la sua parte”. Una considerazione sicuramente vera, ma che risulta limitante nel caso dei mouse da gaming. Per questi dispositivi l’importanza del design ha dei risvolti soprattutto funzionali: basti pensare alla presenza di comandi aggiuntivi, rispetto alla classica configurazione clic sinistro, clic destro e rotellina di scorrimento centrale. Avere a disposizione dei comandi extra sul lato, e più nello specifico avere la libertà di poterli programmare liberamente, significa poter effettuare delle azioni in gioco con la semplice pressione del pollice, mantenendo l’altra mano ben salda sui comandi di movimento presenti sulla tastiera. A volte sono sufficienti due pulsanti laterali per migliorare nettamente le possibilità in gioco, ma è anche vero che alcuni generi di gioco richiederebbero molti più comandi extra su un mouse. Anche per queste situazioni sono presenti prodotti adatti allo scopo: si prenda come esempio il modello Razer Naga Pro. Questo mouse offre un design modulare molto interessante, con il lato sinistro caratterizzato da una placca removibile, e sostituibile con tre diverse configurazioni: un più semplice layout a due pulsanti, una ghiera a sei pulsanti e un tastierino laterale con ben dodici comandi rapidi programmabili. In questo modo si va incontro alle esigenze di ogni tipo di giocatore, dall’amante del genere FPS fino agli appassionati di strategici, MMO o MOBA.

La forma del mouse gioca, allo stesso modo, un ruolo importante per determinare la qualità del design di un mouse gaming. Questo aspetto è legato all’ergonomia del prodotto. Se si pensa a lunghe sessioni di gioco, un mouse con una forma più semplice potrebbe affaticare presto la mano con cui si impugna. Al contrario, un mouse dalla forma più particolare come il Logitech G402 Hyperion Fury permette di mantenere più riposato il braccio anche dopo diverse ore di utilizzo, grazie all’aletta di appoggio laterale. Non bisogna dimenticare, inoltre, le necessità di un utente mancino abituato a utilizzare il mouse con la mano sinistra. Va detto che, purtroppo, le soluzioni da gaming adatte ai mancini sono nettamente meno di quelle per i destrimani, ma comunque presenti. Per lo più si tratta di soluzioni ambidestre, con comandi rapidi presenti su entrambi i lati del mouse, ma sono disponibili anche modelli appositamente pensati per l’utilizzo con la mano sinistra.
 
Un altro aspetto che si considera spesso nella scelta di un mouse gaming è la presenza di un sistema di illuminazione. Che sia monocolore o RGB, un sistema a led all’interno di un mouse gioca sicuramente un ruolo importante per l’estetica della propria postazione, ma risulta rilevante anche per indicare all’utente delle informazioni specifiche. Quando si parla di un mouse da gaming con sensibilità regolabile su più livelli, il colore dei led può indicare quale dei profili è impostato. Alcuni marchi sono riusciti a portare innovazioni molto interessanti per sfruttare l’illuminazione RGB di un mouse, come Razer. Grazie al supporto della piattaforma Razer Chroma, alcuni giochi si integrano con il sistema RGB del mouse per indicare al giocatore delle informazioni precise, come lo stato di salute del personaggio.
 
Mouse gaming per mancini:

USB o wireless? Quale tipo di collegamento preferire in un mouse gaming

Fino a pochi anni fa la risposta a questa domanda era scontata. Un mouse gaming USB è sempre più preciso di un mouse wireless. Questa affermazione era determinata da un motivo, in particolare: l’input lag. Rispetto al flusso di dati immediato dato da una connessione cablata, la comunicazione su rete wireless comporta una minore velocità con cui il comando viene convertito in un’azione su schermo. Oggi la situazione è decisamente cambiata, con la produzione di mouse da gaming sempre più precisi in modalità wireless. Ogni brand offre una propria tecnologia per migliorare le performance wireless dei mouse da gioco, ad esempio la tecnologia LightSpeed di Logitech o HyperSpeed di Razer. Con i modelli più recenti di mouse gaming wireless, dunque, si possono ottenere livelli di rapidità e precisione paragonabili a un mouse di tipo USB. Un mouse da gaming USB sarà comunque più preciso di un mouse wireless? Sì, ma con una differenza sempre più sottile, che potrebbero notare solo i veri e propri giocatori professionisti.
 
Un vantaggio più tangibile per i mouse gaming USB riguarda, invece, l’assenza di batterie. Essendo dotati di alimentazione continua, i mouse USB non corrono mai il rischio di disattivarsi proprio al culmine di una partita online. Per quanto i mouse wireless prestino questo tipo di limitazione, è pur vero che alcuni modelli riescono a raggiungere livelli di autonomia davvero notevoli. È quindi necessario distinguere i mouse da gaming wireless con alimentazione a pile da quelli dotati di una batteria ricaricabile. Nel primo caso si garantisce una durata molto più lunga, ma al netto di un peso maggiore dato proprio dalla presenza di pile alcaline all’interno del dispositivo. Viceversa, i mouse con batteria ricaricabile rappresentano sicuramente una soluzione più versatile, ma spesso inferiore in termini di autonomia. La batteria ricaricabile ha, però, un grande vantaggio: la possibilità di continuare a utilizzare il mouse in modalità USB nel momento in cui si mette sotto carica, collegandolo direttamente al proprio PC.
 
Mouse gaming wireless con batteria ricaricabile:

DPI, Polling rate e LOD: come leggere le specifiche tecniche di un mouse gaming

Leggendo la scheda tecnica di un mouse gaming, ci si trova di fronte a termini particolari, non sempre comprensibili facilmente da tutti. Vediamo come leggerli al meglio.
 
DPI: la sensibilità del sensore
 
Uno dei termini più diffusi è sicuramente DPI: questo termine indica la risoluzione massima del sensore ottico del mouse e determina la sensibilità del dispositivo. Quando si aumenta il livello di DPI di un mouse, aumenta di conseguenza la velocità del puntatore. Naturalmente si potrebbe pensare a una caratteristica superficiale, dato che la velocità del mouse può essere modificata su qualsiasi modello, semplicemente andando nelle impostazioni del sistema operativo. In realtà, quando la sensibilità di un mouse è più alta, significa anche che può coprire un maggiore numero di pixel ad alta velocità. Quando si modifica la velocità del puntatore da Windows o da MacOS, infatti, un mouse più semplice ed economico salta dei pixel durante lo spostamento, perdendo quindi in precisione.
Quale livello di sensibilità è migliore in gioco? Questo dipende dal tipo di giocatore. Infatti, quando si parla di sensibilità di un mouse si possono distinguere due tipi di utente: quelli abituati a giocare “di braccio” e quelli che preferiscono giocare “di polso”. I giocatori di braccio effettuano dei movimenti più ampi e preferiscono utilizzare un livello di DPI basso. Al contrario, i giocatori di polso effettuano micro-movimenti con la mano, spostando di pochi millimetri il mouse a ogni movimento, e prediligono livelli di DPI molto più elevati. Nel caso dei mouse gaming dotati di sensore da 25.000 DPI si potrebbe pensare a una caratteristica poco sfruttata, ma non è così. Un buon consiglio è quello di utilizzare livelli molto alti di DPI, laddove disponibili, per poi abbassare la sensibilità degli spostamenti direttamente dalle impostazioni del singolo gioco. In questo modo si può sfruttare al meglio la maggiore precisione di un mouse da gaming di qualità.
 
LOD: Lift Off Distance
 
Tornando ai cosiddetti giocatori di braccio, un altro termine da tenere in considerazione è LOD, che sta per Lift Off Distance, ossia la distanza dalla scrivania necessaria perché il sensore del mouse non invii più segnali di movimento. Nei giochi più competitivi, se si preferisce un movimento di braccio è necessario sollevare leggermente il mouse dal piano dopo uno scorrimento, riportarlo indietro e quindi ripetere lo scorrimento, fino a che la visuale non raggiunga il punto desiderato. Per questo tipo di utilizzo è molto importante che il valore di LOD sia minimo, per evitare che, dopo aver sollevato il mouse, vengano registrati movimenti della visuale indesiderati. Nella maggioranza dei casi è possibile scegliere tra un LOD di 1 o 2 mm.
 
Polling rate: puntare alla massima precisione
 
Cosa significa polling rate? Con questo termina si indica la frequenza (espressa in Hz) con cui viene registrata la posizione del cursore sul monitor. Più è alto il valore del polling rate, maggiore è la precisione con cui viene tracciato il movimento a schermo. La stessa frequenza è utile anche per la riduzione della latenza, in modo da rendere il più possibile immediato il comando a schermo dopo la pressione di un tasto. La frequenza di riferimento quando si vuole puntare a un buon mouse gaming è di 1000 Hz di polling rate. Tuttavia, tra i prodotti top di gamma di questa categoria sono presenti modelli dotati di modalità HyperPolling, come il Corsair SABRE RGB PRO, capace di raggiungere un polling rate di ben 8000 Hz.
 
Mouse gaming da 25.000 DPI:

Le possibilità di personalizzazione di un mouse gaming

Nella ricerca del miglior mouse gaming, il supporto software è di fondamentale importanza, specialmente quando si vuole avere la massima libertà di personalizzazione. Uno dei motivi chiave per cui si preferisce un mouse da gaming modificabile tramite un’applicazione di supporto è la possibilità di programmare dei comandi rapidi in base alle proprie esigenze. Software come Razer Synapse o Logitech G Hub garantiscono questo tipo di libertà. Ogni pulsante presente nei mouse compatibili con queste piattaforme è modificabile a piacimento. Oltre alla semplice assegnazione di un comando, i migliori software per queste periferiche offrono il supporto macro. Si tratta della possibilità di programmare non un singolo comando, ma una combinazione di più tasti, con tanto di tempi di pausa tra una pressione e la successiva. Software di questo tipo sono presenti sia tra i mouse di fascia alta, sia tra i modelli più economici della categoria, ma con alcune differenze. Quella più facile da riscontrare è la presenza o meno di una memoria integrata, che permette di salvare configurazioni su più profili e attivarli rapidamente quando richiesto.
 
La personalizzazione di un mouse da gaming passa anche dall’hardware. In questo senso, oltre a prodotti più particolari come il già citato Razer Naga Pro, una delle possibilità più diffuse per la personalizzazione hardware di un mouse riguarda il peso. Modelli come il Logitech G502, infatti, presentano un vano interno in cui possono essere inseriti dei pesi aggiuntivi in base alle proprie preferenze. Altri prodotti, come Asus Spatha, permettono di regolare la tensione dei tasti o la forza della rotellina di scorrimento.
 
La personalizzazione dei led RGB, infine, assume per la maggior parte un valore puramente estetico, ma è possibile trovare un’applicazione funzionale anche in questo caso. Ad esempio, si possono impostare dei colori specifici per identificare i vari profili e le diverse configurazioni di tasti. I mouse gaming più avanzati si concentrano molto sulla libertà di personalizzazione RGB, specialmente quando si parla di veri e propri ecosistemi come Corsair iCUE, Asus Aura o Razer Chroma. Queste piattaforme permettono non solo una personalizzazione dei led nei minimi particolari, ma anche la sincronizzazione delle luci con altre periferiche collegate al PC, in modo da avere un effetto molto più omogeneo su una postazione da gaming. Va detto che, nel momento in cui si punta all’acquisto di un mouse gaming wireless, i led RGB possono rappresentare un ostacolo se si vuole allungare il più possibile l’autonomia del dispositivo; ma, come detto in precedenza, con i mouse da gaming “anche l’occhio vuole la sua parte”.
 
Mouse gaming RGB personalizzabili:
Federico Parravicini
Federico Parravicini

Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente potuto trasformare le sue passioni in un bagaglio per affrontare la sua futura vita professionale. Da amante del cinema, ha...Leggi tutto

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