Nella categoria dei mouse da gaming, i prodotti che si stanno diffondendo sempre di più tra i giocatori competitivi sono sicuramente i mouse cosiddetti “ultraleggeri”. Tra i mouse appartenenti a questa categoria, il modello Glorious PC Gaming Race Model O si posiziona come il più leggero della gamma, con un peso di soli 67 grammi. Questa estrema leggerezza è garantita dal particolare form factor del dispositivo. Rispetto ai mouse da gaming più tradizionali, come SteelSeries Rival 3, la parte dorsale di questo modello è contraddistinta da una serie di fori a nido d’ape. Da una parte questa scelta di design impiega una quantità inferiore di materiale alleggerendo il dispositivo, dall’altra non sacrifica in alcun modo l’ergonomia e la presa del mouse. Per quanto riguarda le funzioni a disposizione, Glorious PC Gaming Race Model O non presenta personalizzazioni estreme, proponendo un design piuttosto classico nelle linee e aggiungendo i due classici pulsanti supplementari sul lato sinistro per la programmazione dei comandi rapidi. Di primissimo livello, invece, è la qualità del sensore ottico del mouse, capace di raggiungere un valore massimo di ben 12.000 DPI, con un polling rate di 1000 MHz ed una velocità di tracciamento di 250 IPS. La sensibilità del puntatore è personalizzabile su tre livelli, selezionabili direttamente dal pulsante rapido posto sotto la rotellina di scorrimento centrale. Di base i valori sono impostati su 400, 800, 1600 e 3200 DPI, liberamente personalizzabili tramite software. A livello di estetica, infine, Glorious PC Gaming Race Model O presenta una doppia striscia a LED RGB sui due lati del dispositivo, mentre la rotellina centrale integra un ulteriore LED che indica, in base al colore, il livello di DPI impostato.
Glorious PC Gaming Race Model O in pillole:
- Mouse da gaming ultraleggero
- Telaio con fori a nido d’ape e peso di 67 grammi
- Sensore ottico personalizzabile fino a 12.000 DPI
- LED RGB personalizzabili tramite software
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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