Smartphone cinesi: guida all’acquisto per scovare il modello giusto

Il successo degli smartphone cinesi non è più da considerarsi un fenomeno passeggero. Dopo anni trascorsi a imitare i brand più in voga, i telefoni di Pechino riescono oggi a competere con i prodotti a marchio Samsung e Apple, talvolta superandoli. Nella nostra guida cerchiamo di capire cosa c’è dietro l’ascesa dei cellulari cinesi, mettendo in luce l’evoluzione che questi prodotti hanno avuto nel tempo. Lo facciamo descrivendo i protagonisti del mercato. Xiaomi, Oppo, Honor e Realme: ecco i nomi più forti. Ma molto interessanti sono anche i modelli a marchio OnePlus, TCL e Blackview.
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Come scegliere uno smartphone cinese?

Le regole per valutare un cellulare cinese non cambiano rispetto a prodotti di altri Paesi. Ne abbiamo parlato approfonditamente nella guida generale dedicata agli smartphone. Qui, invece, ci concentriamo solo sugli elementi principali:

Specifiche tecniche – Partire dalle caratteristiche tecniche è un ottimo modo per portarsi a casa un prodotto convincente. Ovviamente, il tutto va rapportato al tipo di impiego cui lo smartphone cinese è sottoposto. Memoria dati e memoria RAM sono due fattori chiave. Ma anche le prestazioni del processore e della GPU possono fare la differenza. Per non parlare della qualità del display che fa il paio con quella delle fotocamere. Autonomia e opzioni avanzate di ricarica: ecco un altro punto su cui ragionare, senza mai dimenticare la bontà dell’interfaccia con cui ogni produttore personalizza il sistema operativo Android. 

Display e dimensioni – I pannelli OLED hanno ormai conquistato la fascia media e alta della categoria. In un contesto del genere, quindi, anche i telefoni cinesi sfoggiano schermi con eccellente resa cromatica, altissima luminosità e refresh rate variabile. Stretti e allungati, determinano le dimensioni generali del device. La tendenza attuale vede protagoniste le diagonali comprese fra 6 e 7 pollici. Ma non manca qualche opzione per gli amanti dei cellulari compatti.

Qualità costruttiva e design – Alcuni cellulari cinesi ancora oggi scimmiottano i modelli made in Apple e Samsung. Rispetto agli albori, comunque, il fenomeno si è decisamente ridimensionato. Sul mercato attuale, infatti, non è raro incontrare smartphone cinesi dall’estetica molto originale e ricercata. Il tutto a coronamento di una qualità costruttiva eccelsa. Ne sono dimostrazione i prodotti migliori di Xiaomi, Oppo e OnePlus.

Garanzia e assistenza – Anche in questo caso, la situazione si è evoluta molto negli ultimi anni. I brand cinesi, infatti, hanno esteso la propria rete di supporto verso l’occidentale, rendendola più capillare grazie a numerosi flagship store: negozi monomarca che fanno da vetrina e punto assistenza. Per la garanzia, poi, valgono le regole europee anche se si acquista il telefono direttamente dalla Cina. Il tutto, naturalmente, scegliendo marchi affidabili come quelli che abbiamo inserito nella guida.
(Dati aggiornati a settembre 2023 e soggetti a variazione nel tempo)

Xiaomi: ascesa travolgente di un brand trasversale

smartphone cinesi Xiaomi
Nel catalogo Xiaomi, oltre ai telefoni cellulari, incontriamo prodotti di natura differente. Pensiamo, ad esempio, alle bilance e ai bollitori smart ultraconnessi, ai monopattini elettrici o allo specchietto retrovisore intelligente. Ma non manca una scappatina nel mondo dei giocattoli con il robot rover componibile e controllabile via smartphone. Tecnologia innovativa e sguardo lungimirante sui bisogni quotidiani rendono il marchio di Pechino fra i più creativi, ispirati e interessanti del momento. In ambito di smartphone cinesi, la proposta di Xiaomi è ampia e sfaccettata. Il tutto condito da un rapporto qualità-prezzo difficile da battere. Non sorprende, quindi, che Xiaomi sia il primo brand cinese sul mercato italiano. Ecco raccolti i modelli più convincenti, suddivisi in fasce di prezzo. 

Fascia economica (entro 250 euro)

Apriamo le danze con Xiaomi Redmi Note 12 5G, il cui prezzo di vendita si mantiene sotto i 200 euro per la variante con 4 GB di RAM e 128 GB di spazio dati. Semplice ma funzionale, è mosso dalla potente CPU Snapdragon 4 Gen 1. Non male la tripla fotocamera posteriore che dà risalto a un grande display da 6.67 pollici. Con Xiaomi Poco X5, il salto di qualità è servito. Smartphone cinese impreziosito da un design molto particolare, non si fa mancare la ricarica rapida da 33 Watt. Bello e ben rifinito, affida al chip Snapdragon 695 una solida potenza di calcolo. Due sono le varianti disponibili: con RAM da 6 GB e memoria da 128 o con RAM da 8 GB e spazio dati da 256.

Fascia media (da 250 a 500 euro)

Superata la soglia dei 250 euro, si inizia a fare sul serio con i telefoni Xiaomi di fascia media. Prendiamo, ad esempio, Xiaomi 13 Lite, la variante “leggera” dell’ultimo top di gamma dell’azienda cinese. Sottile e relativamente compatto, mette in campo un vivido display AMOLED da 6.55 pollici con refresh rate fissato a 120 Hz. Muscoloso e versatile, è anche proposto in tante colorazioni accattivanti. Discorso simile per Xiaomi 12, il penultimo flagship phone della casa di Pechino. Forte di uno schermo da 6.28 pollici, è anche uno dei più piccoli in catalogo. E quando si parla di prestazioni, il chip Snapdragon 8 Gen 1 regala soddisfazioni in qualsiasi contesto, gaming compreso. 

Fascia alta (oltre 500 euro)

Entriamo nella fascia calda della gamma Xiaomi introducendo gli smartphone cinesi di punta targati 2023. Xiaomi 13 è un capolavoro di design e finezza costruttiva. Arricchito da una tripla fotocamera posteriore nata dalla collaborazione con Leica, assicura scatti eccellenti con qualsiasi condizione di luce. Disponibile in tante configurazioni differenziate per taglio della RAM e della memoria dati, si esalta grazie alle prestazioni record del processore Snapdragon 8 Gen 2. Notevole anche la ricarica rapida da 67 Watt e wireless da 50 Watt. Ancora più in alto si colloca il cellulare cinese Xiaomi 13 Pro che condivide quasi tutto con il fratello più piccolo (nel Magazine di Trovaprezzi.it, Xiaomi 13 vs Xiaomi 13 Pro vs Xiaomi 13 Ultra: quali sono le differenze). A fare eccezione è proprio la diagonale dello schermo che passa da 6.36 a 6.73 pollici. Ad aumentare è anche la risoluzione mentre la frequenza di aggiornamento massima si ferma a 120 Hz per entrambi. Però, nella variante Pro è variabile, fattore che fa bene all’autonomia. 

Oppo: innovazione e design al servizio dell’utente

Fondata a inizio millennio, Oppo è una delle aziende hi-tech cinesi dalla crescita più veloce. A dimostrarlo è anche la megafusione che ha realizzato con OnePlus e Realme, nomi forti del settore che tratteremo separatamente nel corso della guida. Seconda dopo Xiaomi nella classifica dei marchi cinesi in Italia nel 2022, Oppo propone smartphone innovativi e molto curati nel design. Il tutto con un’interfaccia utente semplice e ricca di contenuti esclusivi. Di seguito, ne andiamo ad analizzare tre, uno per fascia di prezzo.

Smartphone Oppo: la nostra selezione

Fra gli smartphone Oppo più economici, colpisce per rapporto qualità-prezzo, il modello A78 5G, il cui prezzo non supera i 250 euro. Peculiare nel design per via della grande cornice ovale che cinge le fotocamere posteriori, è un telefono cinese di dimensioni considerevoli. La diagonale da 6.7 pollici, infatti, lo colloca fra i più imponenti della categoria. Ma la bontà del pannello si rivela solida, così come le performance hardware. Il buon chip MediaTek Dimensity 700, infatti, se la cava piuttosto bene a patto che non lo si stressi troppo. Scegliendo Oppo Reno8 5G, i problemi legati a lag e rallentamenti vengono meno grazie alla CPU Dimensity 1300. Prestante smartphone di fascia media, è ormai giunto all’ottava generazione, fattore che ne certifica l’apprezzamento da parte del pubblico. Ottimamente costruito e rifinito, monta un pannello AMOLED da 6.4 pollici che lo rende più compatto e leggero del modello precedente. E la ricarica rapida a 80 Watt porta la batteria da zero a cento in soli 30 minuti. Il tutto per circa 350 euro. Come degna conclusione di questa breve raccolta, ecco spuntare Oppo Find X5. Proposto a circa 500 euro, è il top di gamma accessibile dell’azienda di Dongguan. Con misure a metà strada fra i primi due modelli presentati, assicura versatilità e potenza a ogni tipo di utente. Retto dal valido processore Snapdragon 888 5G, integra sul retro una tripla fotocamera con tecnologia Hasselblad Camera for Mobile che brilla in ogni tipo di scenario. Protetto dall’indistruttibile Gorilla Glass Victus, monta una batteria da 4800 mAh che lo porta a fine giornata senza problemi. 

Honor: la rinascita di un brand dalla forte personalità

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Honor nasce nel 2013 come laboratorio creativo di Huawei. Crollato a picco assieme alla casa madre nel 2019 a seguito del ban di Donald Trump, il marchio di Shenzhen è riuscito a risorgere dalle proprie ceneri due anni dopo. A differenza di Huawei, infatti, ha potuto ripristinare quegli accordi commerciali (con Google in primis) indispensabili per sopravvivere. La ripartenza di Honor è stata segnata dal lancio di smartphone cinesi molto interessanti e, soprattutto, convenienti. Ne abbiamo scelti tre fra i più recenti e convincenti.

Smartphone Honor: la nostra selezione 

Fra i tanti modelli Honor posizionati al di sotto dei 200 euro, la scelta non è facile. Ma Honor X8a è forse il più completo e prestante. Mosso dal discreto processore Helio G88, impressiona sul versante fotografico grazie al sensore principale da ben 100 MP. Buono anche il display LCD da 6.7 pollici che regala immagini calde e ben definite. Il tutto condito da un design sobrio ma molto elegante. A chi cerchi un’estetica più audace, però, consigliamo Honor Magic5 Lite, telefono cinese dal prezzo di poco superiore ai 200 euro. Il retro, infatti, si eleva sopra la media per via della bella fotocamera circolare. Notevoli sono anche i materiali impiegati, così come la qualità nell’assemblaggio. Se rapportato ai device della concorrenza, le performance si mostrano decisamente brillanti. Competitivo sotto ogni punto di vista, regala una user-experience fluida grazie al collaudato chip Snapdragon 695 5G. E fa segnare risultati solidi anche per autonomia, potendo contare su una batteria da 5100 mAh. In ultimo ma non per importanza, a cavallo fra la fascia media e alta, si posiziona Honor 90, uno degli ultimi modelli immessi sul mercato. Per circa 400 euro, si respira aria di top di gamma. A un muscoloso comparto hardware, infatti, risponde un luminoso display OLED da 6.7” con risoluzione 1200x2664 pixel. Piuttosto leggero e sottile a dispetto delle dimensioni, cattura foto di qualità fino a 200 MP e stabili video in 4K. 

Realme: un marchio giovane e promettente

Fondata nel 2018, Realme è un’azienda giovane e brillante, oggi parte di un gruppo enorme con Oppo e OnePlus. Marchio sfaccettato in stile Xiaomi, ha riscosso gli apprezzamenti più calorosi proprio grazie agli smartphone, proponendo device smart, colorati e indirizzati a un pubblico giovane. Ampia è la gamma di telefoni cinesi proposti da Realme. Ad accomunarli tutti è l’eccezionale rapporto qualità-prezzo. Ne diamo prova con tre modelli dal valore notevole in relazione al costo d’acquisto.

Smartphone Realme: la nostra selezione

Realme C55 è un best-buy difficile da eguagliare. Punto di riferimento per chi cerchi uno smartphone cinese entry-level, costa poco più di 150 euro. Sebbene la cifra sia da telefono economico, qualità costruttiva e design lo spingono verso la fascia media. Molto elegante è il comparto fotografico posteriore, con i due sensori inseriti in una cornice lucida. E la cover in plastica è lavorata per sembrare acciaio. Solide anche le performance hardware messe in campo dal chip MediaTek Helio G88. Con una cura estetica ancora superiore, si presenta Realme 11 Pro, un medio-gamma con il DNA da top. Venduto a circa 350 euro, rapisce subito lo sguardo grazie a un retro in pelle vegana con tanto di cuciture. Declinato in colorazioni stilose, fra cui l’accattivante variante crema, monta un pannello AMOLED da 6.7 pollici eccellente. Gratificante da tenere in mano, brilla anche in ambito fotografico e in termini di autonomia. A chi cerchi ancora maggiore soddisfazione, infine, consigliamo il Realme 11 Pro+ che rappresenta un ulteriore passo avanti. Pur condividendo la CPU MediaTek Dimensity 7050 5G con il modello precedente, qui i sensori fotografici si spingono ben oltre, toccando quota 200 MP. Accompagnato da un software raffinato e completo, non si fa mancare una rapidissima ricarica a 100 Watt. Il tutto per circa 450 euro. 

OnePlus: la rivoluzione qualitativa e comunicativa

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L’identità unica degli smartphone OnePlus è ciò che li rende prodotti di successo. Qualitativamente eccellenti, si indirizzano a un pubblico consapevole ed esigente. Curatissimi nel design, non passano inosservati anche grazie a strategie di marketing coraggiose ed esclusive. Pensiamo, ad esempio, al lancio dell’antesignano OnePlus One, device acquistabile solo previo invito personalizzato spedito dal produttore al cliente. Dopo una prima fase dominata da prodotti top di gamma spesso considerati fra i migliori smartphone cinesi, oggi OnePlus realizza anche ottimi device di fascia media. Tre sono i modelli che abbiamo scelto per descrivere l’intera gamma del brand.

Smartphone OnePlus: la nostra selezione

Tutti i telefoni del marchio di Shenzhen si mettono in luce per bontà costruttiva. Anche i più economici, come OnePlus Nord CE 3 Lite 5G, offrono un apprezzabile feeling in mano ed eccellono anche a livello estetico. Questo modello, in particolare, si fa valere nell’affollatissimo segmento inziale della fascia media. Proposto a poco più di 200 euro, mette in campo prestazioni solide grazie al processore Snapdragon 695. E integra un sensore fotografico da ben 108 MP. Non male neanche il display LCD da 6.7 pollici che risulta ben visibile anche sotto la luce solare diretta. Per portarsi a casa un device con schermo ancora migliore, è OnePlus Nord 3 il punto di riferimento. Disponibile per circa 500 euro, conquista con linee eleganti e uno spessore ridotto all’osso. Realizzato anche nell’accattivante colorazione Misty Green, convince con un pannello AMOLED da 6.74 pollici che è un piacere per gli occhi. Perfetto è l’equilibrio fra comparto hardware e interfaccia software, con l’Oxygen OS di OnePlus sempre fluida e reattiva. Guardando alla vetta, infine, ecco spuntare OnePlus 11, uno dei migliori telefoni cinesi in assoluto (nel Magazine di Trovaprezzi.it, Recensione OnePlus 11: il miglior smartphone top di gamma per rapporto qualità-prezzo). Esaltante a livello estetico, si fa ammirare per il comparto fotografico griffato Hasselblad racchiuso in una bella cornice circolare. Tripudio di luminosità e vividezza, lo schermo AMOLED da 6.7 pollici si presta alla fruizione di contenuti video e al gaming più spinto. Il tutto anche grazie al supporto di un chip davvero potente: lo Snapdragon 8 Gen 2. Il prezzo di vendita, però, parte da circa 800 euro. 

TCL: la forza della convenienza

smartphone TCL
La crescita di TCL sul mercato italiano è stata esplosiva, tanto che a fine 2022 il colosso cinese si è posizionato quinto nella classifica di vendite dopo Samsung, Xiaomi, Apple e Oppo. Pur con un passato consolidato in ambito tecnologico, gli smartphone cinesi di TCL sono una scoperta recente. Il segreto del loro successo è il rapporto qualità-prezzo. Messi da parte i top di gamma, l’azienda di Huizhou si concentra quasi esclusivamente su prodotti economici con un prezzo di vendita inferiore ai 200 euro. Ecco i tre che abbiamo scelto.

Smartphone TCL: la nostra selezione

Il TCL 403 è il più conveniente del lotto. Parliamo di un telefono cinese davvero entry-level, un prodotto che non brilla a livello di performance ma fa registrare uno dei prezzi più bassi in assoluto. Proposto intorno agli 80 euro, mette in campo un design spartano e un discreto display LCD da 6 pollici. Non male neanche la parte fotografica, sebbene la risoluzione degli scatti non sarà mai troppo elevata. Il chip Helio A22, infine, rende l’interfaccia del sistema operativo abbastanza scorrevole, a patto di non esagerare con le task. Si comporta meglio il TCL 408 che espande le misure della diagonale fino a 6.6 pollici, sfoggiando un pannello di buona fattura sia in termini di luminosità che di resa cromatica. Notevole la fotocamera da 50 MP così come la batteria da 5000 mAh che assicura sempre una giornata piena di utilizzo intenso. Realizzato con solida qualità costruttiva, non si fa mancare due altoparlanti stereo. Il tutto per meno di 120 euro. Con un budget di 30/40 euro in più, infine, ecco spuntare il modello 30+: uno dei migliori smartphone cinesi made in TCL. Leggermente più grande e pesante del precedente, sfrutta un display AMOLED da 6.7 pollici per far risaltare il nero e i contrasti in modo efficace. In più, la valida tripla fotocamera posteriore cattura immagini e video di ottimo livello. Curatissimo nel design, si avvale della prestante CPU MediaTek Helio G37.

Blackview: telefoni a prova di tutto

Per reggere la concorrenza nell’affollato mercato degli smartphone cinesi, proporre qualcosa di diverso può fare la differenza. E Blackview l’ha capito, realizzando device dalla personalità unica. Parliamo di rugged-phone, telefoni ultra-robusti dedicati agli amanti dell’avventura e dello sport. Ma che sono molto apprezzati anche da chi lavora in cantiere o, comunque, all’aria aperta. Rivestiti con una scocca resistente e arricchita da dettagli colorati, gli smartphone Blackview sono immuni alle cadute, alle immersioni e ai danni arrecati dalla polvere. Dotati di batteria eccezionale, sono praticamente inarrestabili.  

Smartphone Blackview: la nostra selezione

Misure compatte e robustezza da record: ecco l’identikit del Blackview BV7200, uno dei migliori della gamma per rapporto qualità-prezzo. Per circa 200 euro, infatti, ci portiamo a casa un telefono cinese con rivestimento in alluminio a prova di urti e polveri. Immune alle cadute in acqua, non si fa mancare una generosa batteria da 5108 mAh e una notevole fotocamera da 50 MP. Oltre al design aggressivo, a colpire sono anche le piccole spie LED sul retro che si accendono per segnalare una chiamata in ingresso, una notifica o lo stato di carica. Il tutto senza attivare il display e, quindi, migliorando l’autonomia. Anche il Blackview BL8800 Pro si fa subito riconoscere per un’estetica sui generis. Impreziosito da dettagli arancioni sul retro e sulla cornice dello schermo, espande significativamente le misure, toccando quota 6.58” di diagonale. La buona notizia è che anche la batteria cresce in modo direttamente proporzionale, arrivando a ben 8380 mAh. Fluido e scattante grazie alle buone performance hardware, integra nel comparto fotografico una fotocamera termica che ci permette di rilevare le fonti di calore a distanza. Il prezzo, però, si aggira intorno ai 500 euro. A metà strada fra i primi due, si colloca il terzo modello scelto: Blackview BV9300. Costruito per resistere a tutto, si avvale di un precisissimo telemetro laser per effettuare misurazioni accurate fino a 40 metri di distanza. Completo sotto ogni punto di vista, brilla per bontà degli scatti e definizione del display. In più, monta una batteria record da 15080 mAh.
Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

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