Il 21 settembre è un importante appuntamento per la salvaguardia del nostro pianeta.
Oltre alla Giornata Mondiale della Terra, a quella dell’Ozono e a tante altre, è stata infatti istituita la Giornata Zero Emissioni. In tutto il mondo si svolgono iniziative e appuntamenti rivolti alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica rispetto al danno provocato dalle emissioni inquinanti nell’atmosfera.
Ogni paese ha declinato la Giornata Zero Emissioni a modo suo. I più attivi sono sicuramente i paesi nordici, in particolare la Finlandia che ogni anno porta il tema delle emissioni nelle scuole. Sempre in Finlandia, nel 2021 l’Università di Tampere ha pubblicato nel mese di settembre una grande molte di ricerche multidisciplinari sul tema, in modo che possano essere utili alle organizzazioni e alle grandi aziende per nuove metodologie di produzione. Ma non ci sono solo gli scandinavi: anche in Italia vengono da qualche anno organizzati laboratori, appuntamenti, conferenze ed eventi legati alla tematiche delle emissioni dannose.
Prima di scoprire che cosa possiamo fare noi, concretamente, per dare il nostro contributo, capiamo meglio l’origine e il significato della Giornata Zero Emissioni.
La Giornata Zero Emissioni (nota anche come ZeDay, che sta per Zero Emission Day) è stata festeggiata per la prima volta il 21 settembre del 2008 in Nuova Scozia e in Canada. Dopo qualche anno, ha cominciato a diffondersi nel resto del mondo e oggi è diventata un appuntamento importante in tantissimi paesi, compreso il nostro.
Lo scopo della giornata è evidentemente quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni causati dalle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, con l’obiettivo di spingere le persone ad adottare comportamenti meno impattanti sul pianeta e più sostenibili. L’aumento della temperatura terrestre continua ad aumentare e, come ci sentiamo ripetere sempre più spesso, stiamo ormai sempre più rapidamente raggiungendo la soglia oltre la quale i cambiamenti climatici diventeranno irreversibili. In quest’ottica, è importantissimo sfruttare la Giornata Zero Emissioni per comportarsi in modo più virtuoso, ma non solo il 21 settembre! Il cambiamento deve diventare parte delle nostre vite 365 giorni all’anno: dobbiamo considerare lo ZeDay come un’occasione da cogliere per adottare nuove, sostenibili abitudini, rinunciando a quelle che hanno invece un impatto più pesante sull’ambiente.
Ovviamente parlare di zero emissioni non è tecnicamente corretto, nel mondo in cui viviamo oggi e nel nostro contesto socio-economico. Le emissioni a cui ci si riferisce sono infatti quelle che avvengono durante la combustione per produrre energia, che rilasciano nell’aria un’elevata quantità di anidride carbonica e altre sostanze inquinanti.
La strada alternativa a quella dei combustibili fossili risiede nelle energie rinnovabili prima di tutto, ad esempio il sole, il vento o l’acqua. Ma non si parla solo di questo: la transizione che sta avvenendo oggi nella mobilità, con i veicoli elettrici, è un altro esempio importante di come possiamo ridurre le emissioni dannose nell’aria. L’obiettivo ad oggi è quindi quello non di portare a zero le emissioni, ma quanto meno di ridurle drasticamente. Accanto a queste azioni direttamente connesse alla riduzione, se ne possono mettere in atto altre che aiuterebbero a mitigare l’impatto delle emissioni: parliamo ad esempio della riforestazione e della possibilità di piantare alberi in grado di assorbire anidride carbonica, per andare in direzione della cosiddetta neutralità.
Fin qui abbiamo parlato di azioni a livello collettivo.
A livello individuale, ognuno di noi potrebbe adottare comportamenti responsabili come spegnere gli apparecchi senza lasciarli in standby, acquistare lampade a led o un piano cottura a induzione e la lista potrebbe continuare a lungo. Vediamo nel dettaglio tre comportamenti virtuosi da mettere in atto fin da subito nelle nostre scelte di acquisto.
Come abbiamo visto, ci sono moltissimi modi per dare il proprio contributo nella riduzione delle emissioni inquinanti. Ovviamente, non avremo risultati dall’oggi al domani, ma se tutti adottassimo comportamenti più virtuosi e rispettosi dell’ambiente, nel giro di qualche anno potremmo arrivare a invertire quella tendenza che oggi appare così preoccupante.
Vediamo dunque tre modi per dare un piccolo ma prezioso contributo nella lotta alle emissioni dannose, dai comportamenti di acquisto alle abitudini quotidiane.
Il settore dei trasporti è uno di quelli che incide maggiormente sulle emissioni ed è anche quello dove è piuttosto facile fare la differenza. Oggi infatti abbiamo a disposizione tante alternative all’automobile per andare a lavoro e svolgere le nostre attività quotidiane: non parliamo solo dei mezzi pubblici (che non tutti amano prendere) ma dei mezzi di trasporto sostenibili come biciclette elettriche e monopattini elettrici. Questi apparecchi vi permettono di muovervi piuttosto rapidamente in città, coprendo distanze elevate (anche 10 Km) senza grossa fatica, senza problemi legati al traffico e al parcheggio, e soprattutto senza inquinare!
Essendo veicoli elettrici, infatti, non emettono alcuna sostanza dannosa nell’aria e non hanno bisogno di carburante per funzionare, hanno solo bisogno che la batteria venga ricaricata.
Un altro importante capitolo è quello legato alle emissioni inquinanti degli elettrodomestici. Sappiamo che frigoriferi, forni, lavatrici e lavastoviglie sono assolutamente indispensabili nelle nostre vite e non potremmo mai farne a meno. Tuttavia, possiamo fare una scelta consapevole al momento dell’acquisto: optare per elettrodomestici in buona classe energetica (idealmente la A) significa infatti acquistare degli apparecchi che sono stati progettati proprio nell’ottica di inquinare il meno possibile. Questo bel gesto nei confronti dell’ambiente si tradurrà presto anche in un notevole risparmio in bolletta, quindi il vantaggio è doppio!
Sempre parlando di elettrodomestici, ci sono molti comportamenti sostenibili che possiamo adottare anche nella vita di tutti i giorni. Ne trovate molti esempi nei nostri articoli dedicati.
Infine, un argomento su cui c’è ancora molta confusione. Gli apparecchi ricondizionati rappresentano una scelta decisamente sostenibile: la produzione di elettrodomestici e dispositivi elettronici genera infatti moltissime emissioni inquinanti, così come lo smaltimento dei vecchi prodotti che periodicamente buttiamo via. Acquistare prodotti ricondizionati evita entrambi questi passaggi inquinanti e, di conseguenza, è un ottimo modo per fare del bene verso l’ambiente. Senza contare che risparmierete anche parecchio e che potrete permettervi di acquistare prodotti top di gamma perché il prezzo è sensibilmente più basso.
Se volete saperne di più sui prodotti ricondizionati, vi consigliamo di leggere il nostro articolo di approfondimento e poi di fare un giro nella sezione di Trovaprezzi.it dedicata agli elettrodomestici ricondizionati.
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