Tecnologia in evoluzione: cose che non potevamo fare 15 anni fa

Di Valerio Porcu 29 Settembre 2020
tecnologia del futuro

(Questo articolo, pubblicato il 22 aprile 2019 è stato aggiornato il 29 settembre 2020)

Ogni giorno che passa abbiamo a disposizione una qualche nuova tecnologia. Il ritmo con cui le novità si susseguono è davvero impressionante, e se ci si guarda indietro anche solo di pochi anni ci possiamo rendere conto di quanto siano i grandi cambiamenti che abbiamo vissuto.

Se volessimo tracciare delle misurazioni, servirebbe un po’ di fantasia: immaginiamo che esista una “differenza tecnologica” tra la vita di un uomo nato nel 1900 e uno nato nel 1950. Assegniamo a questa differenza il valore “dieci”.

Ebbene, per compiere lo stesso salto quanto ci vuole? Quanti anni ci vogliono per fare “dieci” un’altra volta? La verità è che probabilmente bastano pochi anni, sicuramente meno di dieci. Si chiama crescita esponenziale, e per capirlo possiamo guardarci alle spalle di soli 15 anni e scoprire quali e quante cose erano impossibili allora, e oggi sono diventate la normalità.

Smartphone il mondo in mano

smartphone moderni

Il simbolo della modernità per eccellenza? Ovviamente lo smartphone, che però quindici anni fa non esisteva – almeno non come lo conosciamo oggi. Il primo iPhone fu infatti presentato solo nel 2007, ed era un oggetto lontanissimo dagli oggetti incredibili che abbiamo in tasca oggi. Solo 13 anni dopo abbiamo in tasca prodotti incredibili come l’iPhone 11, il Galaxy S20 o lo Xiaomi Mi 10.

Una macchina fotografica sempre in tasca

cellulare con fotocamera

Quindici anni c’erano già cellulari con la fotocamera, ma la verità è che le fotografie erano piuttosto brutte; buone al massimo per guardarle sullo schermo (a bassa risoluzione) del telefono stesso. Chi voleva fare scatti anche solo decenti, doveva procurarsi una vera macchina fotografica, e possibilmente una di quelle costose. Oggi invece i migliori smartphone come Huawei P40 Pro, Galaxy S20 Ultra o Google Pixel 4, pur non essendo pari alle migliori fotocamere, possono creare immagini bellissime, adatte anche a stampe di grande formato.

Sportivi hi-tech

sportwatch

Sembra che tutti si siano dati allo sport? Forse è così, ma senza dubbio sono moltissime le persone che portano un fitness tracker o uno smartwatch. Alcuni hanno prodotti premium come l’Apple Watch 6, anche se la maggior parte delle persone ha qualcosa di più economico, come il Fitbit Charge 3 o la Xiaomi Mi Band 5. Tutti questi oggetti hanno la capacità di tracciare i nostri movimenti, ci aiutano nell’allenamento ma anche nella lotta alla sedentarietà. Ci aiutano a tenere sotto controllo la salute del cuore e la qualità del sonno. Oggetti piccoli e relativamente poco costosi che possono cambiare profondamente la nostra vita quotidiana. E che 15 anni fa non ci potevamo nemmeno immaginare.

Strade e mappe per non perdersi mai

tecnologia satellitare

La tecnologia GPS ha ben più di 15 anni, e sono almeno 20 (un po’ di più in effetti) che il sistema satellitare è accessibile anche per gli usi civili. Certo, ma 15 anni potevamo avere al massimo un semplice navigatore GPS da installare in auto, che offriva un’affidabilità “così così” nel migliore dei casi.

Oggi, ancora una volta dentro allo smartphone o integrato nell’auto, abbiamo le mappe di tutte le strade del mondo. Spesso e volentieri sono aggiornate in tempo reale, e in grado di suggerire percorsi alternativi in caso di incidenti, code o altri ostacoli. Il che è del tutto incredibile.

Se 15 anni fa vi avessero detto che le strade di tutto il mondo sarebbero state digitalizzate e rimpicciolite al punto da starvi in tasca, ci avreste creduto?

Realtà Virtuale

visori realta virtuale

Il concetto di realtà virtuale ha molto più di quindici anni, ma i primi tentativi finirono in un fuoco di paglia. Grazie a oggetti come l’Oculus Rift, l’HTC Vive o il più semplice Samsung Gear VR, invece, oggi possiamo davvero entrare in mondi alternativi e vivere esperienze che fino a poco tempo fa erano impensabili. Oggi la VR non è ancora un prodotto di massa, ma tutto lascia pensare che stavolta la moda non passerà, e che sarà sempre più diffusa, e che le sue applicazioni pratiche non faranno che aumentare.

Film e musica, accesso immediato

audio e video

Oggi nessuno penserebbe di aprire un negozio di dischi, perché il modo di consumare la musica è profondamente cambiato. I più giovani, in effetti, potrebbero anche non sapere che una volta gli artisti mettevano insieme un po’ di canzoni in una cosa chiama “album”.

Oggi ci sono gli abbonamenti in streaming, e lo stesso vale per le serie TV o i film. Non compriamo più nulla, né “possediamo” la musica che ascoltiamo. Paghiamo per l’accesso, e poi sentiamo tutto con lo smartphone, con il tablet, in auto o sul televisore di casa.

Basta un iPad o un altro tablet, uno smartphone, magari con l’ausilio di una Google Chromecast per vedere tutti i film e ascoltare tutta la musica che vogliamo. Certo, abbonarsi a tutti i servizi esistenti avrebbe un costo proibitivo, ma ognuno di noi può scegliere ciò che preferisce e godersi centinaia, o anche migliaia di contenuti con un tocco delle dita.

Il lavoro senza ufficio

smart working

Se la pandemia da covid-19 si fosse verificata 15 anni fa avremmo avuto problemi molto più grossi di quelli (comunque enormi) che stiamo vivendo ora. Già, perché la tecnologia più recente permette a milioni di persone di continuare a lavorare senza muoversi da casa.

È quello che chiamiamo “smart working”. Basta una buona connessione a Internet (non deve essere eccellente, basta che sia anche solo discreta). Un computer portatile e pochi altri accessori per crearsi la postazione da lavoro ideale. Ed ecco che con una spesa ridotta possiamo farci l’ufficio in casa, e possiamo continuare a lavorare anche se non è più possibile andare in ufficio.

Un accesso alla conoscenza mai visto prima

ebook reader

15 anni fa si sarebbe anche potuto intuire l’arrivo di prodotti come Amazon Kindle o Kobo, vale a dire gli oggetti che “simulano” i libri e permettono di leggere comodamente anche per molte ore.

Oggi chi possiede uno di questi dispositivi può contare su una biblioteca sconfinata, con miliardi di libri da leggere in tutte le lingue del mondo. Ancora più importante, si può accedere a testi difficili da reperire su carta, sfruttando questa tecnologia per migliorare sé stessi continuamente. Certo, potete anche usarli per leggere un romanzo d’avventura tanto per passare il tempo. Non ci sono limiti!

Oggetti con cui parlare

speaker wireless

Ci sono altoparlanti intelligenti come Google Home o Apple Homepod, i dispositivi della linea Amazon Echo e tanti altri. Che cos’hanno in comune? Sono la “casa” di assistenti a cui possiamo parlare in modo “quasi” normale, facendo richieste e impartendo comandi.

Quella della sintesi e della comprensione vocale è una tecnologia davvero nuova, ancora agli albori. 15 anni fa era pressoché impossibile anche solo supporre che nel 2020 avremmo avuto oggetti commerciali così sofisticati; il che è paradossale se pensiamo a quanto li diamo per scontati, o quanto li troviamo stupidi ogni tanto.

Futuro elettrico

auto elettriche

Qualche anno fa fu presentata la prima auto Tesla. L’idea sembrava una simpatica trovata, ma pochi credevano che le auto elettriche avrebbero preso piede in fretta, e la maggior parte di noi era persuasa che i motori termici avrebbero dominato la strada incontrastati ancora per molto, molto tempo.

E oggi, a ben vedere, le auto elettriche sono ancora pochissime. Eppure capita di incrociare una Tesla o un’altra elettrica, e le auto con motorizzazione ibrida sono incredibilmente comuni. O almeno è incredibile considerando le opinioni che circolavano 15 anni fa.

Oggi invece è evidente che i motori elettrici non sono soltanto una via praticabile, ma anche che lo sono a breve termine. Soprattutto se i prezzi continuano a scendere: cinque anni fa una Tesla era un’opzione di lusso, un capriccio per pochi. Oggi se ne può avere una per meno di 60.000 euro – un’auto ancora costosa, ma il prezzo minimo è calato di circa il 50%.

Almeno in alcune aree del mondo, l’idea di un parco auto che sia per la maggior parte elettrico non sembra più campata per aria.

Pubblicato il 29 Settembre 2020
Valerio Porcu
Valerio Porcu

Classe 1976, ha studiato elettronica e letteratura, con una specializzazione in didattica delle lingue. Grazie all’unione della formazione tecnica con quella umanistica, ha sviluppato uno sguardo critico e attento, e la capacità di osservare con attenzione e distacco lo sviluppo tecnologico, sia per i grandi salti evolutivi sia per i piccoli oggetti di uso quotidiano. Uno sguardo maturo che sa...Leggi tutto

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Commenti

Pietro giovenga
1 Maggio 2019, 9:32

non hai parlato della sanità mondiale , è necessario un sistema integrato mondiale che è stato messo a punto nell’ambito del MSE da alcuni anni ma che , per l’ottusità di pochi è ancora fermo in italia ma sta partendo con il supporto del CNR a livello mondiale.

Rispondi
Valerio Porcu
2 Maggio 2019, 8:59

Ciao Pietro
Quello che sollevi è senza dubbio un tema della massima rilevanza. Diciamo che in questo articolo ci siamo concentrati su cambiamenti grandi e piccoli nella vita quotidiana, in ciò che ognuno di noi può fare personalmente. Un’azione sul sistema sanitario è ancora più importante, ma come sottolinei non dipende dal singolo individuo.

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