Nothing, azienda fondata nel 2020 da Carl Pei, co-fondatore di OnePlus, ha già portato sul mercato ben due modelli di smartphone. Oggi andiamo proprio ad analizzare l’ultimo nato dell’azienda, il Nothing Phone (2), che ha il compito di prendere il posto del Phone (1), modello che aveva fatto abbastanza clamore al livello mediatico, anche se poi a conti fatti non aveva del tutto convinto. Ci sarà riuscito il nuovo modello?
Il nuovo Nothing Phone (2) adotta un design che di certo non passa inosservato, che però non porta alcuna novità tangibile rispetto alla precedente generazione. Sul retro, dunque, troviamo una backcover in vetro trasparente, dalla quale emergono gli ormai iconici LED Glyph, che possono essere personalizzati tramite il software dello smartphone. Contrariamente la precedente modello, il vetro posteriore è leggermente smussato agli angoli, per migliorarne la presa. Il frame laterale rimane piatto.
Frontalmente, invece, abbiamo un ampio display piatto con cornici molto ridotte. Questa soluzione ricorda molto da vicino quella adottata da Apple a bordo dei suoi iPhone, per cui il risultato ottenuto è certamente molto gradevole.
Lo smartphone è costruito davvero molto bene, ma è consigliato l’utilizzo di una cover, soprattutto per migliorare l’utilizzo con una sola mano, in quanto risulta essere abbastanza scivoloso. Presente la certificazione IP54, che permette al dispositivo di resistere almeno in parte a schizzi d’acqua e polvere.
Nothing Phone (2) è dotato di un hardware davvero equilibrato, che lo posiziona nella fascia medio/alta del mercato. L’ampio display OLED da 6,67 pollici utilizza una risoluzione Full HD+ e gode di una luminosità massima di picco di 1.600 nit, che permette di utilizzarlo senza particolari problemi anche all’aperto. Non manca il supporto la frequenza di aggiornamento a 120 Hz, grazie alla tecnologia LTPO, per cui è in grado di variare dinamicamente la frequenza in base all’utilizzo.
Il display è protetto da un vetro Corning Gorilla Glass, che protegge il display da graffi e urti.
Sotto la scocca troviamo il chip Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1 realizzato con processo produttivo a 4 nanometri, coadiuvato da 8/12 Gigabyte di memoria RAM e 128/256/512 Gigabyte di memoria interna in tecnologia UFS 3.1, per cui è un gradino sotto ai top di gamma del 2023, i quali utilizzano per la maggior parte le nuove memorie di tipo UFS 4.0. Il chip scelto da Nothing è la soluzione top di gamma di Qualcomm del 2022, per cui lo smartphone è in grado di offrire prestazioni di alto livello e, al tempo stesso, un’ottima efficienza energetica. Insomma, si tratta di uno smartphone veloce e performante, anche grazie ad un software molto leggero e ben ottimizzato.
Questo fattore, chiaramente, si riflette positivamente sull’autonomia, che permette di coprire tranquillamente una giornata di utilizzo con circa 5/6 ore di display attivo, nonostante una batteria da 4.700 mAh che non è di certo tra le più capienti disponibili sul mercato. Quest’ultima può essere ricaricata abbastanza velocemente grazie al supporto per la ricarica rapida da 45 Watt, che permette di ricaricarla completamente in circa un’ora. Inoltre, è presente anche la ricarica wireless, anche se in questo caso si ferma a soli 15 Watt.
Il software è basato su Android 13 praticamente stock con l’interfaccia Nothing OS 2.0 con alcune aggiunte di Nothing molto interessanti, tra cui la possibilità di personalizzare quasi completamente l’interfaccia Glyph. In questo caso l’azienda garantisce 3 major update di Android 4 anni di patch di sicurezza, che almeno per il momento vengono rilasciate ogni due mesi.
Rispetto alla precedente generazione, Nothing ha lavorato molto bene sul comparto fotografico di questo Phone (2), da cui è possibile ottenere buoni risultati, anche se non paragonabili con i modelli top di gamma Android. Chiaramente, queste differenze in termini qualitativi sono rapportati anche ai prezzi di vendita, in quanto Nothing (ai prezzi di listino) è molto lontana dai top di gamma come Galaxy S23 Ultra, Xiaomi 13 Pro o Honor Magic 5 Pro.
Lo smartphone è dotato di un sensore posteriore principale da 50 Megapixel con OIS, che è in grado di restituire scatti di ottima qualità in ogni condizione di luce. Presente la modalità Super Res-Zoom 2X, che effettua un crop del sensore per “simulare” uno zoom, e una modalità ritratto davvero molto buona. Tramite il sensore principale è possibile registrare video in 4K a 60 fps, che sono di ottima qualità, ricchi di dettagli e con un’ottima stabilizzazione.
Il sensore ultra-grandangolare da 50 Megapixel restituisce scatti sufficienti, che distorcono poco agli angoli, ed è dotato anche di autofocus.
La fotocamera anteriore utilizza un sensore da 32 Megapixel, che restituisce ottimi scatti, anche in modalità ritratto, con uno sfocato molto naturale.
Lo smartphone è offerto al prezzo di partenza di 679 euro per la versione 8/128 Gigabyte e si arriva fino a 849 euro per la versione 12/512 Gigabyte. Ai prezzi di listino ha poco senso, visto che si avvicina pericolosamente ai prezzi di smartphone top di gamma del 2023 dotati dello Snapdragon 8 Gen 2. Tuttavia, attualmente il suo prezzo di vendita si è abbassato e non è difficile portarselo a casa intorno ai 650 euro nella versione da 12 Gigabyte di RAM, che lo rende decisamente più appetibile.
Se siete alla ricerca di uno smartphone meno convenzionale, in grado di attirare l’attenzione e di distinguersi dalla massa, il Phone (2) di Nothing con i suoi LED posteriori è sicuramente una valida scelta. Invece, se, siete semplicemente alla ricerca di uno smartphone affidabile e prestante, le alternative sulla stessa fascia di prezzo di certo non mancano, ad esempio Pixel 8 o Galaxy S23, con quest’ultimo che può vantare anche un chip più veloce e performante.
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