Apple Watch è da sempre un punto di riferimento nel mercato degli smartwatch, dove probabilmente è uno dei prodotti che meglio è riuscito a sviluppare il concetto di “smartphone da polso”. Anche la nuova generazione Watch Series 9 non tradisce questa caratteristica, confermando di essere uno dei prodotti migliori dell’ecosistema Apple.
Chiaramente non siamo di fronte ad un prodotto perfetto in ogni suo aspetto, come vedremo nel corso di questa recensione, ma le novità introdotte nel nuovo Apple Watch Series 9 sono davvero numerose e il prezzo più basso rispetto allo scorso anno lo rendono ancora più appetibile.
Quando si parla di prodotti Apple è quasi scontato parlare di prodotti realizzati con un altissimo livello di cura, ma questa volta è doveroso da parte nostra porre l’attenzione anche su un altro aspetto degno di nota. Il nuovo smartwatch di Apple infatti, è realizzato in alluminio riciclato ed è prodotto con un processo produttivo interamente Carbon Neutral (100% di energia pulita), un obiettivo che Apple si era già da qualche hanno prefissata di raggiungere entro il 2030 e, con l’Apple Watch, l’obiettivo è stato raggiunto.
Anche i nuovi cinturini Trail Loop o Alpine Loop seguono la medesima filosofia, e infatti escono di scena i cinturini in pelle.
Dato che si tratta di uno smartwatch dedicato anche a chi fa tanto allenamento all’aperto o in piscina, non manca l’impermeabilità fino a 50 metri di profondità e la certificazione per la resistenza alla polvere IP6X.
Una delle novità introdotte con questa nuova generazione di Apple Watch è sicuramente il display, che adesso riesce a raggiungere una luminosità massima di 2000 nit, ovvero lo stesso valore raggiunto anche dal modello Watch Ultra di precedente generazione. Si tratta di un notevole passo in avanti rispetto al passato, che permette di poterlo usare senza problemi anche sotto la luce diretta del sole.
Per quanto riguarda la tecnologia e la risoluzione, invece, non ci sono novità rispetto alla precedente generazione, infatti abbiamo nuovamente un pannello da 1,9 pollici di tipo LTPO OLED con risoluzione di 484 x 396 pixel, vetro di protezione in zaffiro e tecnologia Always-on. Grazie alla tecnologia LTPO, in condizioni di scarsa illuminazione è in grado di ridurre la luminosità fino a 1 nit.
Quest’anno, Apple ha portato anche una ventata di novità anche sotto la scocca, introducendo il nuovo chip Apple S9 dual-core con Neural Engine a quattro core che, oltre ad offrire prestazioni migliorate rispetto alla precedente generazione, ha portato anche all’introduzione della gesture “Doppio tap“, che tuttavia è al momento disponibile solo con la beta di watchOS 10.
Il suo funzionamento è simile a quello presente anche nei modelli di passata generazione nel menu Accessibilità, ma amplia ulteriormente le funzioni attivabili, come la possibilità di rispondere o chiudere una chiamata, avviare un’attività, rispondere un messaggio e altro ancora. Per attivarla basta semplicemente far toccare due volte tra loro il pollice e l’indice della mano in cui indossiamo lo smartwatch.
Inoltre, grazie al nuovo chip possiamo sfruttare in maniera ancora più precisa il sistema di localizzazione tramite tecnologia Ultra Wideband, ad esempio per ritrovare velocemente il vostro iPhone, con una precisione quasi “al centimetro”.
Il nuovo Apple Watch Series 9 è dotato di sistema operativo watchOS 10, che però non è relegato al solo modello di nuova generazione, infatti è disponibile da Apple Watch Series 4 e successivi.
Tra le novità introdotte troviamo delle app completamente ridisegnate, una nuova Smart Stack, nuovi quadranti e diverse novità legate ad alcune funzioni per allenamento e salute, tra cui quelle dedicate alla Mindfulness, che permette di tenere una sorta di diario giornaliero e tenere sotto controllo lo stress (e non solo).
Finora abbiamo parlato bene di praticamente ogni aspetto di questo smartwatch di casa Apple e, ovviamente, non potevano mancare dei difetti. Uno di questi riguarda l’autonomia, che purtroppo non supera le 24 ore con un uso normale, fatto quindi di diverse notifiche, qualche chiamata in vivavoce e un monitoraggio continuo delle principali funzioni legati alla salute, come il battito cardiaco, l’ECG e i livelli di ossigeno nel sangue. L’autonomia si riduce ulteriormente se lo si utilizza per monitorare delle sessioni di allenamento.
Ovviamente, non si tratta di un risultato insoddisfacente, dato che anche la concorrenza con Wear OS non riesce a fare molto meglio. Tuttavia, secondo noi sarebbe doveroso riuscire ad aumentare l’autonomia di questi dispositivi, in modo da ridurre lo stress da ricarica, che purtroppo già è pressoché presente giornalmente con i nostri smartphone. Al netto di questo nostro pensiero, la ricarica è abbastanza veloce (circa un’ora), ma in dotazione è presente solo il cavo per la ricarica con uscita USB Type-C, per cui è necessario dotarsi di un alimentatore adatto, ad esempio quello che utilizzate per ricaricare il vostro iPhone. Noi consigliamo un alimentatore da circa 20 Watt per garantire ricariche veloci e ottimali.
Arriviamo alla conclusioni e cerchiamo di capire se vale la pena o meno acquistare questo nuovo Apple Watch Series 9. In realtà, in questo caso la risposta è molto semplice, perché se avete un iPhone e siete alla ricerca del vostro primo Apple Watch, questo potrebbe essere il modello che fa per voi, anche grazie ad un prezzo di listino leggermente più basso rispetto allo scorso anno. Infatti, si parte da 459 euro per la versione GPS con cassa da 41 mm e si arriva a 489 euro per la versione GPS con cassa da 45 mm.
Se, invece, siete in possesso di un modello di precedente generazione, la risposta diventa più complicata. Probabilmente vi consigliamo di acquistare questo modello solo se venite da un Watch Series 3 che ormai non viene più aggiornato, o un Series 4 che magari non vi consente più di avere una grande autonomia. In ogni caso, il nostro consiglio è di attendere l’arrivo del Black Friday, dato che ormai non manca molto, poiché non sarebbe una grossa sorpresa riuscire a trovarlo con un po’ di sconto.
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