Redmi Note 11 è un nuovo potenziale best-seller di Xiaomi. Dopo il successo del Redmi Note 10, l’azienda cinese punta nuovamente sulla fascia medio bassa del mercato. Si perché parliamo di un modello che arriva in Italia a 229,90 euro, una cifra che consente di portarsi a casa un dispositivo in grado di offrire un’ottima esperienza utente. Dovrà vedersela con una concorrenza agguerrita, nella quale spiccano il Galaxy M22 di Samsung e il Realme 9 Pro. Sarà una partita aperta insomma.
È molto difficile rimanere delusi dal Redmi Note 11, specie nell’esecuzione delle classiche attività quotidiane. È uno smartphone particolarmente affidabile e il processore Snapdragon 680 di Qualcomm fa sempre il suo dovere. In merito alle performance, l’unico neo è rappresentato dai 4 Gigabyte di RAM, probabilmente troppo pochi nel 2022. Quando il dispositivo viene messo sotto stress (magari con i videogiochi) è possibile notare qualche rallentamento, ma nulla di trascendentale. Da questo punto di vista, il Redmi Note 11S potrebbe garantire quel quid in più.
Buono lo schermo, un pannello AMOLED da 6,43 pollici. In questo caso parliamo di un display con risoluzione di 1.080 x 2.400 pixel, peraltro caratterizzato da una frequenza d’aggiornamento a 90 Hertz. Una caratteristica che, paradossalmente, è in contraddizione con i 4 Gigabyte di RAM, considerando come si tratti di una funzionalità pensata per il gaming. Lo schermo garantisce comunque una buona qualità visiva, nonostante la luminosità non troppo elevata possa creare qualche grattacapo all’aperto sotto la luce diretta del sole.
La scocca opaca realizzata in policarbonato non trattiene molto le impronte e rende lo smartphone tutto sommato leggero. È il classico dispositivo che non fa sentire la necessità di una cover, anche perché non scivola. Non è utopistico pensare di utilizzarlo con una mano e complessivamente offre una buona sensazione al tatto. Xiaomi include comunque una cover in confezione, un dettaglio non da poco in questa fascia di prezzo.
Stupisce la presenza di alcune componenti. Pensiamo al jack audio da 3.5 mm (ormai quasi scomparso dagli smartphone) o al sensore a infrarossi per trasformare Redmi Note 11 in un telecomando (solitamente appannaggio di modelli più costosi). Buono il comparto audio, in grado di garantire un effetto stereo grazie alla combinazione tra altoparlante e cassa auricolare. Come detto in apertura, uno smartphone assolutamente affidabile, anche per quanto riguarda l’autonomia: la batteria da 5.000 mAh (milliampereora) permette di chiudere agevolmente la giornata, anche se intensa.
Peccato per l’assenza del 5G. Il nuovo standard di rete non è ancora diffuso in maniera omogenea in Italia, ma la mancata compatibilità mina un po’ la longevità del Redmi Note 11, magari nella logica di utilizzarlo per diversi anni.
Quattro sensori posteriori, con il principale da 50 Megapixel in grado di convincere sia in diurna che in notturna (tenendo ben presente la questione della fascia di prezzo). Una fotocamera peraltro coadiuvata da un grandangolo da 8 Megapixel a 118°, che si comporta bene in buona parte dei contesti. Le altre due fotocamere, entrambe da 2 Megapixel, sono state pensate per le macro (scatti con soggetti particolarmente ravvicinati) e per la profondità di campo (soggetto a fuoco e sfondo sfocato).
Di giorno la quantità di dettagli raccolta è di buon livello. Di notte subentra del rumore digitale, assolutamente accettabile comunque. Xiaomi ha lavorato bene sul sistema di elaborazione dell’immagine e il Redmi Note 11 riesce a rendere bene anche in contesti difficili. Ci saremmo aspettati qualcosina di più dalla fotocamera anteriore da 13 Megapixel che, a differenza del comparto posteriore, soffre un po’ troppo l’assenza di luce. Un aspetto su cui l’azienda cinese potrebbe lavorare lato software. Vedremo.
Discorso analogo per quanto riguarda i video, che peraltro si fermano alla risoluzione Full-HD. Non poter registrare in 4K è una pecca e complessivamente i filmati sono migliorabili, specie di notte. La sensazione è che la compressione operata a livello codec intervenga in maniera troppo aggressiva. Anche in questo caso, Xiaomi potrebbe serenamente intervenire con successivi update, come peraltro già fatto in passato. Rimangono comunque video assolutamente utilizzabili attraverso i social network.
229,90 euro. Basterebbe il prezzo a sottolineare l’ottimo lavoro svolto da Xiaomi con questo smartphone. È un prodotto concreto, che bada al sodo. Perfetto per tutti coloro che non vogliono spendere cifre da capogiro, soprattutto in relazione a un utilizzo basilare. Redmi Note 11, in quest’ambito, non delude e porta a casa il risultato.
Il prossimo passo per l’azienda cinese sarà quello di riuscire a compiere il definitivo salto di qualità in termini fotografici anche sulla serie Redmi, nonostante il prezzo molto contenuto. La sensazione è che il 2023 possa essere l’anno buono anche per raggiungere questo traguardo, che potrebbe davvero sparigliare le carte del mercato smartphone.
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Io ho il redmi 8 prornamenti
da 3 anni ed ho avuto tantissimi sodisfazioni, solo che quando fa
gli aggiornamenti in automatico
mi fa diventare matto a ritrovare
Le funzioni giuste sul displei.