Lo smart working è diventato, in poco tempo, una valida alternativa al lavoro in ufficio per tante imprese, sia pubbliche che private.
Si tratta di una soluzione che consente ai dipendenti di essere operativi e svolgere le proprie mansioni da qualsiasi luogo, grazie alla possibilità di accedere online alle medesime piattaforme utilizzate in azienda. In questo modo si riducono tempi e costi per recarsi sul posto di lavoro ed è possibile godere di una maggiore flessibilità oraria.
Smartphone, tablet e computer portatile, sono solo alcuni dei device necessari per poter ricreare una postazione professionale ed efficiente, anche quando ci si trova lontano da casa.
In questa guida vedremo come scegliere i dispositivi giusti per lavorare a distanza, ottenendo sempre il massimo della produttività.
Prima di organizzare la propria postazione di lavoro mobile è indispensabile effettuare una attenta valutazione delle mansioni richieste dall’azienda.
Il notebook rappresenta la scelta più indicata per gli utenti che non vogliono rinunciare alle prestazioni di un PC classico e hanno la necessità di operare all’interno di un ambiente desktop, come Windows e macOS, anche in mobilità.
Gli attuali modelli in commercio, tra cui la linea di portatili Microsoft Surface o i nuovi Samsung Galaxy Book, offrono dimensioni compatte e corpo in alluminio ultra-leggero così da essere trasportati senza fatica ovunque. L’utente dovrà ad ogni modo esaminare la scheda tecnica fornita dai produttori tenendo d’occhio il sistema operativo a bordo, le performance del processore e, soprattutto, l’autonomia.
Tra le feature indispensabili citiamo la presenza di una webcam integrata, meglio se con risoluzione HD o superiore, e del Bluetooth di ultima generazione, utile per collegare al volo periferiche come cuffie e microfono.
Per le figure professionali che operano nel campo della creatività e hanno bisogno di un dispositivo versatile è possibile, in alternativa, orientarsi su un tablet.
Pratici e maneggevoli, i tablet sono oggi in grado di sostituire un computer portatile grazie a prestazioni di alto livello e alla compatibilità con mouse, tastiera e stilo digitale. Anche in questo caso è necessario scandagliare le caratteristiche tecniche del dispositivo prima dell’acquisto partendo dall’ampiezza del display, che può arrivare a superare i 14 pollici.
Non meno importante la scelta del sistema operativo, considerando che le opzioni sono sostanzialmente due: Android o iOS, entrambi con un parco applicazioni completo e rivolto alla produttività.
Fondamentale, infine, la possibilità di collegare dispositivi esterni, tra cui unità di memoria, schermo aggiuntivo e periferiche Bluetooth, oltre al supporto alla scrittura e al disegno digitale per sfruttare al massimo le potenzialità del touchscreen.
Lavorare in smart working richiede chiaramente la presenza di una connessione stabile. In mancanza di una rete domestica o aziendale è necessario rivolgersi alle reti mobili, che grazie al 5G riescono ad offrire oggi una velocità pari alla fibra ottica.
Lo smartphone è senza dubbio lo strumento più semplice attraverso il quale collegarsi al web. Basterà accedere al pannello di controllo e attivare l’hotspot wifi per connettersi con il proprio computer portatile o il tablet.
Se non si intende utilizzare il telefono, così da non correre il rischio di prosciugare la batteria in poche ore, è possibile dotarsi di un modem portatile separato, come il Huawei 4G Mobile WiFi.
L’utilizzo è semplice: è sufficiente inserire una comune SIM con un piano dati attivo, accendere il dispositivo e individuare il WiFi tramite tablet o notebook. Il modem ha una batteria integrata in grado di offrire mediamente fino a 8 ore consecutive di connessione, sufficienti per coprire un’intera giornata lavorativa.
Le piattaforme di videoconferenza hanno conosciuto una grande popolarità soprattutto negli ultimi due anni, anche a seguito della pandemia. Ciò ha mostrato però una serie di limiti dei dispositivi utilizzati comunemente, in termini di qualità delle immagini trasmesse e del suono restituito durante una video chiamata.
Se le conferenze in video costituiscono una componente fondamentale nello svolgimento del proprio lavoro, il consiglio è di valutare l’acquisto di una webcam con risoluzione Full HD, di cui costituiscono un esempio la Lenovo Performance e la Trust TW-200.
Il computer riconoscerà in automatico la webcam, che va connessa tramite cavo USB, permettendo di regolare nitidezza e risoluzione delle immagini con un risultato ottimale.
Anche il suono ha un’importanza rilevante per risultare comprensibili nel corso di una video-call, compresi i casi in cui si devono realizzare video-lezioni e webinar.
Per migliorare le prestazioni audio è possibile associare al computer un microfono esterno, accedendo a funzionalità da veri professionisti che consentiranno di regolare il volume della voce ed eliminare eventuali i disturbi. In questo modo le comunicazioni risulteranno limpide e senza sbavature.
Come già affermato, le chiamate video costituiscono uno degli aspetti salienti dello smart working.
Per preservare la propria privacy e quella dell’azienda, e non recare disturbo ad altre persone nelle vicinanze, durante una sessione video è preferibile utilizzare degli auricolari Bluetooth (qui la nostra guida sui migliori modelli economici).
In questo modo l’audio potrà essere ascoltato in cuffia con maggiore attenzione, e grazie al microfono integrato si potrà interagire con più facilità con gli interlocutori senza dover alzare la voce.
Spostarsi e lavorare in mobilità richiede inoltre che tutti i dispositivi abbiano un’autonomia sufficiente per coprire l’intera sessione di lavoro. Se ci si rende conto di avere bisogno di una riserva di energia per arrivare a fine giornata è possibile aggiungere al proprio equipaggiamento un powerbank.
Queste unità hanno a bordo una batteria che arriva fino a 30.000mAh e possono ricaricare smartphone, tablet e gli altri dispositivi in nostro possesso anche in contemporanea.
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