Philips The One 8556 è un progetto ambizioso da parte di Philips. Cercare di accontentare tutti non è sicuramente un compito facile. I videogiocatori vogliono HDMI 2.1 e funzioni dedicate, gli amanti del cinema amano la definizione e il contrasto, gli appassionati di domotica vorrebbero invece qualcosa da poter integrare nella smart home e da gestire con gli assistenti vocali.
Tra i tanti aspetti da valutare nella progettazione di un televisore adatto al grande pubblico c’è il design. In questo caso vengono adottati gli stilemi ormai irrinunciabili. Un supporto molto bello da vedere e facile da integrare, che occupa poco spazio e che consente anche l’installazione di una soundbar nella parte anteriore del televisore, oltre al movimento di rotazione per poter installare al meglio il televisore, almeno fino alla versione da 65 pollici. Cornici sottili che lasciano la scena al pannello con definizione 4K e compatibile con HDR10+ e Dolby Vision, con frequenza di aggiornamento a 60Hz.
Nella parte posteriore sono presenti tutti gli ingressi necessari per poter collegare due console di nuova generazione come PS5 e Xbox Series X tramite HDMI 2.1, di cui una con eARC. Completano la dotazione due HDMI 2.0 e due porte USB, oltre a un ingresso con jack aux da 3,5 millimetri e uscita ottica. Ci sono poi tutti gli ingressi per il collegamento dell’antenna e del digitale terrestre, oltre al Wi-Fi dual-band e al Bluetooth 5.0.
Il televisore è bello da vedere, con un assemblaggio curato nei minimi dettagli e nella parte posteriore c’è anche l’attacco VESA per poterlo installare a parete. Si notano anche una serie di LED, che permettono di sfruttare appieno l’avvolgente tecnologia Ambilight. The One è acquistabile con dimensioni che variano dai 43 ai 75 pollici, per passare ai 58 pollici del nostro esemplare, con tutte le diagonali intermedie. Il listino parte dai 749 euro del modello più piccolo fino ai 1599 del più grande, ma il prezzo online è sensibilmente più basso.
Della tecnologia Ambilight vi abbiamo parlato nel nostro articolo dedicato, che potete trovare qui. Ben quarantaquattro LED sono posizionati lungo le cornici laterali e superiori nella parte posteriore. LED molto luminosi in grado di variare sia la loro intensità sia il colore in sintonia con ciò che viene visualizzato sul televisore.
Il contrasto è ottimo. Si nota sullo sfondo l’illuminazione dell’Ambilight sincronizzato con le Philips Hue Play.
Ciò consente di avvolgere la scena in maniera unica, permettendo, quando si vedono film o si gioca in un ambiente poco illuminato, di avere ancora più immersione rispetto a un televisore tradizionale. Ovviamente tale funzione può essere personalizzata tramite l’apposita interfaccia e il tasto dedicato sul telecomando, oltre a poter essere sincronizzata direttamente dal televisore con altre lampadine Philips Hue che abbiamo nel nostro salotto.
Descrivere questo effetto è particolarmente difficile, perché le parole non rendono la meraviglia che abbiamo avuto nel provarlo e lo stupore di tutti coloro che lo hanno visto. Rende particolarmente in scene dinamiche, dove gli elementi passano veloci, oppure con i videogiochi, ma i LED possono essere usati anche a televisore spento come luce ambientale, oppure con la modalità Ambient, che permette di selezionare varie immagini e umori per riempire la nostra stanza dedicata all’intrattenimento.
Il display di Philips The One 8556 è tra i più classici che possiamo trovare. Nessun nome altisonante, ma una retroilluminazione di buona qualità basata su tecnologia micro dimming. Ci sono più zone indipendenti tra di loro che permettono al pannello di far nascere le immagini che poi vediamo. Questo consente un buon controllo dell’illuminazione e una qualità molto buona per la tipologia di pannello.
Anche con i videogiochi c’è un buon comportamento. Presenti due porte HDMI 2.1 con VRR da 48 a 60Hz.
Philips non spinge tanto sulla saturazione, anzi. I colori sono quasi tenui, ma al contempo molto naturali. Questa caratteristica intrinseca dei pannelli Philips potrebbe far storcere il naso a chi cerca pannelli ultra vividi, ma che poco hanno a che fare con delle immagini fedeli.
Tutto può comunque essere regolato e gestito tramite le impostazioni, selezionando una differente modalità colore, anche se noi abbiamo preferito la standard. Ci sono poi la modalità vivace, che accende i toni e una modalità esperto dove è possibile regolare ogni singolo parametro. In generale, però, la qualità ci ha soddisfatto e il pannello Philips si è comportato bene anche nella gestione del movimento delle scene più movimentate e di filmati che, con altri concorrenti di pari fascia, hanno fatto scaturire limiti ben visibili.
Un pannello che certamente si affida al gusto soggettivo di ciascun cliente, ma che offre una prestazione più che buona a livello oggettivo.
Android TV lo conosciamo ormai bene ed è tra i sistemi operativi che garantiscono maggiore supporto a lungo termine, maggiore compatibilità e funzioni. I tempi del legnoso Android TV 7.0 sono finiti e l’esperienza è sempre gradevole, considerando non solo la facilità di configurazione iniziale tramite lo smartphone e l’Assistente Google, ma anche la compatibilità con tutte le applicazioni di streaming multimediale e la fluidità generale, degna di un top di gamma. Il merito è anche del processore P5 che gestisce immagini e funzioni molto bene.
Il telecomando è molto bello e racchiude due funzioni in una. Nella parte frontale il classico telecomando a infrarossi presenta un mattoncino con tasti dedicati per Netflix, Prime Video e Rakuten TV, il D-Pad e il tastierino numerico. Girandolo, una sorpresa: c’è un vero e proprio tastierino alfanumerico con simboli compresi e pulsanti di navigazione. Utilissimo per digitare i dettagli dei login delle varie applicazioni, ma anche per cercare i contenuti nelle varie applicazioni.
Una sola criticità: manca un pulsante che consenta di accedere alle impostazioni audio e dell’immagine in maniera veloce. Per farlo dovremo recarci nella HOME di Android TV e selezionare l’ingranaggio in alto a destra. Una scelta un po’ scomoda, in quanto ci costringe a uscire dalla visualizzazione di un contenuto per poterne regolare la resa cromatica.
L’impianto audio si basa su due altoparlanti da 10Watt per una potenza complessiva di 20 Watt. Forse è l’unico aspetto che ci fa ricordare che siamo di fronte a un televisore di fascia media. La qualità audio è buona e c’è anche il supporto al Dolby Atmos coadiuvato da AI Sound, ovvero quella funzione di adattamento automatico in base a ciò che viene riprodotto.
Tuttavia, ci siamo ritrovati molte volte a dover regolare il volume soprattutto nel caso di dialoghi più complessi o sottovoce, per poi trovare un livello eccessivo qualche scena dopo, quando il parlato lasciava spazio a musica ed effetti sonori.
È uno di quei casi in cui consigliamo di valutare l’acquisto di una soundbar o comunque l’integrazione di un impianto audio di maggiore qualità per migliorare l’esperienza.
Philips The One centra il suo intento appieno e garantisce davvero tutto ciò che si possa desiderare da un televisore con un prezzo più che accessibile per la maggior parte degli utenti. Si posiziona proprio a metà strada tra i migliori top di gamma che superano la soglia psicologica dei 1000 euro, che si tratti di OLED o QLED, e i televisori di fascia più bassa che invece hanno importanti compromessi per quanto riguarda l’elaborazione dei filmati e gli angoli di visione.
C’è poi la tecnologia Ambilight che riesce davvero a dare quel tocco di personalità in più e soprattutto un’esperienza unica nel panorama TV e integrabile con il sistema Philips Hue. Il prezzo è dunque un parametro importante per la scelta di questo televisore, i cui maggiori concorrenti sono il Samsung Q70A e l’LG Nano81.
Lo studio e il lavoro sono sicuramente attività che si sono trasformate negli ultimi due anni. Del resto lo smart working è diventata la normalità per tante persone così come la didattica
Comporre una lista di auricolari Bluetooth da regalare a Natale o in altre circostanze non è facile perché bisogna considerare non solo le funzionalità o le qualità tecniche, ma anche personalità e
Molto interessante e ben articolato; sopratutto chiara e semplice la descrizione, comprensibile anche ai comuni mortali non addetti ai lavori come il sottoscritto: Grazie