Gigabyte GeForce GTX 1660 Ti a partire da 453,17 €

La fascia economica delle schede grafiche di Gigabyte trova nel modello Gigabyte GeForce GTX 1660 Ti una valida soluzione per videogiocare a buoni livelli, prendendo come riferimento il gaming a 1080p e 60 FPS. Si tratta di una scheda basata sull'architettura Nvidia Turing di precedente generazione, che tuttavia riesce a tenere il passo con una più moderna Gigabyte GeForce RTX 3050, pur con qualche limitazione. Partendo dalle caratteristiche di base, la scheda presenta una memoria video dedicata di 6 GB di tipo DDR6, 1536 CUDA core per un core clock di 1860 MHz. Si tratta di un valore nel complesso ottimo per chi vuole giocare puntando al massimo sulla fluidità e meno sulla qualità grafica, specialmente per i titoli competitivi online. Naturalmente, per alcuni titoli dai requisiti hardware più elevati è necessario modificare a dovere le impostazioni grafiche dei singoli giochi per poter arrivare ad un risultato ottimale. Purtroppo, una grossa limitazione presente oggi nella Gigabyte GeForce GTX 1660 Ti è la mancanza di supporto alla tecnologia Nvidia DLSS, esclusiva dei modelli della gamma RTX 2000 e RTX 3000. Dal punto di vista della gestione termica, la scheda può sicuramente vantare un ottimo sistema di raffreddamento a doppia ventola, per il modello base, e a tripla ventola per la versione Gaming OC. Le ventole, inoltre, possono essere personalizzate con la massima libertà dal software in dotazione, dando inoltre la possibilità di scegliere tra le prestazioni massime per il gaming ed una modalità silenziosa per il lavoro quotidiano sul PC. Entrambe le versioni, infine, presentano anche un logo frontale RGB, anch’esso personalizzabile nei colori e negli effetti tramite software.

Gigabyte GeForce GTX 1660 Ti in pillole:

• Scheda grafica con architettura Nvidia Turing
• 6 GB di memoria VRAM di tipo GDDR6
• Doppia o tripla ventola di raffreddamento
• Logo RGB personalizzabile tramite software

Scritto da Federico Parravicini

Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ... Leggi tutto