Under Armour Lockdown 3 Bambino

Se si è alla ricerca di un paio di scarpe da basket per bambino, le Under Armour Lockdown 3 Bambino riescono sicuramente ad offrire una soluzione valida sotto ogni punto di vista. Questo modello, infatti, rappresenta il perfetto mix tra stabilità e flessibilità, grazie alla combinazione di diversi materiali. La tomaia è realizzata, nel dettaglio, in rete mesh leggera e molto traspirante ma perfettamente sostenuta da inserti in materiale sintetico più rigido per la giusta protezione del piede in ogni movimento. Dato il focus per l’attività del basket, l’ammortizzazione per favorire lo stacco in altezza è una delle caratteristiche fondamentali alla base delle Under Armour Lockdown 3 Bambino. In questo senso, l’intersuola è realizzata in EVA fustellato, con una schiuma che garantisce il giusto livello di elasticità non solo per saltare, ma anche per favorire un ritorno di energia continuo durante l’attività sportiva. A supporto di questo è anche presente una soletta interna in schiuma Micro G, una mescola innovativa realizzata proprio per aumentare le prestazioni durante tutta la partita. La suola è interamente in gomma, con un battistrada a scanalature trasversali che garantisce il massimo grip non solo sul parquet dei campi da basket, ma anche sui campi outdoor. Per quanto riguarda le taglie a disposizione, le Under Armour Lockdown 3 Bambino sono indirizzate alla fascia GS (Grand School) e comprende numeri dal 36 al 40. Sono disponibili diversi colori, infine, che comprendono una versione in nero con dettagli bianchi a contrasto ed una più colorata in blu con dettagli gialli a contrasto.

Under Armour Lockdown 3 Bambino in pillole:

• Scarpe da basket per bambini di fascia GS
• Intersuola ammortizzante che garantisce un maggiore slancio verso l’alto
• Tomaia in mesh traspirante supportata da inserti in materiale sintetico più rigido
• Soletta interna in schiuma Micro G

Scritto da Federico Parravicini

Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ... Leggi tutto