Stufe a pellet e a bioetanolo sono valide alternative alla tradizionale caldaia. Confrontiamone vantaggi e svantaggi per scegliere la stufa più adatta
Sono in molti in questo momento a cercare un’alternativa alla tradizionale caldaia a metano per riscaldare casa. Il prezzo del gas infatti non sembra destinato a scendere ancora per molti mesi e le bollette rischiano di diventare ben presto, con l’arrivo dell’inverno, davvero proibitive.
Tra le soluzioni che possiamo adottare ci sono le stufe.
Non solo garantiscono il fascino del fuoco che scoppietta acceso in soggiorno (che nelle serate d’inverno può davvero rendere l’atmosfera più accogliente in casa) ma sono anche ecologiche ed economiche rispetto al gas metano che viene impiegato per alimentare la caldaia. Tra le varie differenze che ci sono tra un modello e l’altro, una delle più importanti è quella del combustibile: in questo articolo confrontiamo le stufe a pellet e le stufe a bioetanolo, cercando di capire le caratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi di ogni tipologia.
Stufe a bioetanolo: caratteristiche, vantaggi e svantaggi
Le stufe a bioetanolo come Tecno Air System Ruby Elegance sono alimentate con un combustibile ecologico chiamato appunto bioetanolo (o etanolo). Questo viene ricavato dalla fermentazione degli amidi e degli zuccheri di piante come barbabietole, mais, patate e canna da zucchero: si tratta quindi di un alcool infiammabile di origine completamente vegetale. Questo significa che anche la combustione non genera sostanze tossiche che si disperdono nell’aria, ma solo anidride carbonica.

Tecno Air System Ruby Elegance
La stufa a bioetanolo è dotata di un serbatoio che viene riempito con il bioetanolo, di uno stoppino e di un ventilatore che distribuisce il calore nell’ambiente circostante. Il liquido viene infiammato, si genera una fiamma all’interno della camera di combustione e il vapore derivante dalla combustione viene immesso nella stanza, che in breve tempo si riscalda. Nei nuovi modelli di stufe a bioetanolo, la fiamma può essere regolata in intensità in modo da avere la temperatura desiderata.
Vantaggi della stufa a bioetanolo
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Non necessita di canna fumaria. Questo è probabilmente il motivo principale per cui viene scelta una stufa a bioetanolo. Non sono dunque necessarie opere murarie o interventi particolarmente impegnativi per installare una stufa di questo tipo.
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Economica. Si trovano stufe a bioetanolo a prezzi piuttosto contenuti (indicativamente parliamo di 300-500 euro) che offrono un ottimo rendimento termico.
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Ecologica. Il bioetanolo è un prodotto vegetale, un combustibile a biomasse ottenuto da scarti di piante, quindi non si inquina per produrlo. La combustione inoltre non genera fumi tossici (a patto ovviamente di scegliere un liquido di buona qualità).
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Zero cenere. Il bioetanolo, bruciando, non produce cenere. Questo significa che non dovrete preoccuparvi di svuotare il cassetto della cenere.
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Inodore. Questo combustibile non produce alcun tipo di odore bruciando quindi non avrete alcun fastidio in questo senso.
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Esteticamente affascinante. Il fuoco che brucia e le linee di design delle stufe a bioetanolo le rendono degli elettrodomestici che portano un tocco affascinante e suggestivo in qualsiasi ambiente.
Svantaggi della stufa a bioetanolo
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Produce anidride carbonica. Per questo motivo sconsigliano di tenere la stufa accesa per molte ore consecutive in ambienti piccoli e in ogni caso è sempre bene arieggiare la stanza con frequenza.
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Resa calorifica bassa. Un punto a sfavore del bioetanolo è la sua bassa potenza calorifica. Non potrete certo contare su queste stufe per riscaldare in modo rapido e intenso la casa, ma solo ambienti piuttosto piccoli. Per questo spesso vengono intesi come un supporto al tradizionale impianto di riscaldamento, non come un sostituto.
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Manutenzione. Le stufe a bioetanolo richiedono una particolare manutenzione per evitare che i sedimenti si accumulino nel bruciatore e finiscano per generare cattivi odori. Si tratta comunque di un procedimento piuttosto semplice e veloce, ma che va eseguito con una certa frequenza (all’incirca ogni 10-12 ore di utilizzo).
Stufe a pellet: caratteristiche, vantaggi e svantaggi
Le stufe a pellet come King 60 sono elettrodomestici che negli ultimi tempi sono diventati particolarmente di tendenza e sono sicuramente la soluzione preferita per dire addio al gas metano. Il governo ha addirittura stanziato un bonus per acquistarne una e ottenere delle detrazioni fiscali. Questi apparecchi funzionano sfruttando come combustibile il pellet. Anche in questo caso parliamo di un prodotto ecologico: si tratta di piccoli cilindri ottenuti dalla lavorazione degli scarti del legno, che vengono pressati e che poi vengono fatti bruciare all’interno di una camera di combustione.

King 60
Come abbiamo visto nel nostro approfondimento le stufe a pellet trasformano il combustibile in calore e poi lo reimmettono nell’ambiente circostante attraverso un sistema di ventole e canalizzazioni. Un ventilatore o un sistema di ventole è in grado poi di diffondere il calore in tutta la stanza. Esistono molte tipologie di stufe a pellet, che cambiano in base al funzionamento (ci sono le stufe a pellet ad aria ma anche le stufe a pellet ad acqua), alla potenza e alle dimensioni (esistono anche modelli di stufa a pellet slim).
Vantaggi della stufa a pellet
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Alta resa termica. Il potere calorifico di una stufa a pellet è eccezionale perché ha un rendimento che supera anche il 90%. Questo significa non solo riscaldare in fretta e in modo omogeneo l’ambiente ma anche evitare qualsiasi spreco: il 90% del combustibile utilizzato, quindi praticamente tutto, viene infatti trasformato in calore.
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Possibilità di scaldare ampi spazi. Le stufe a pellet più potenti possono realmente sostituire l’impianto di riscaldamento tradizionale perché riescono a produrre abbastanza calore anche per ambienti molto ampi, fino a 70-80 metri quadrati. Inoltre, i modelli canalizzati possono essere collegati alla rete idraulica e scaldare anche l’acqua sanitaria, che poi può essere impiegata anche per i termosifoni.
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Ecologico ed economico. Il pellet è un combustibile ecologico, perché arriva dagli scarti del legno, ed economico, perché ancora presenta prezzi relativamente bassi.
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Tecnologica. Questi apparecchi sono spesso dotati di una tecnologia che consente di programmare l’accensione e lo spegnimento, oltre che di tenere sotto controllo i parametri e gli eventuali malfunzionamenti. Alcuni modelli sono addirittura smart e si collegano allo smartphone.
Svantaggi della stufa a pellet
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Necessità della canna fumaria. La stufa a pellet ha bisogno inevitabilmente di una canna fumaria dove convogliare i fumi di scarico prodotti durante la combustione.
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Manutenzione. Come tutti gli elettrodomestici, le stufe a pellet hanno bisogno di una manutenzione costante e di una pulizia regolare per evitare che il sistema si danneggi.
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Ingombranti. Questi elettrodomestici sono piuttosto ingombranti e richiedono uno spazio abbastanza grande dove poter essere sistemate.
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Costo. Le stufe a pellet richiedono un investimento economico importante, che in parte può comunque essere abbattuto grazie al bonus. Oltre all’acquisto dell’elettrodomestico è necessario infatti provvedere al collegamento della stufa alla canna fumaria e alla sua installazione.
Pubblicato il 16 Ottobre 2022
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