DeepSeek bloccato in Italia dal Garante della privacy

Dal momento che DeepSeek non ha convinto il Garante della privacy, quest'ultimo ha disposto il blocco del chatbot cinese basato sull'AI in Italia.
Di Giuseppe Servidio 31 Gennaio 2025
2 minuti di lettura
DeepSeek

Il Garante per la protezione dei dati personali ha deciso di bloccare DeepSeek, il chatbot basato sull’intelligenza artificiale, che ha fatto parlare molto di sé nei giorni scorsi per via della sua efficienza nell’uso delle risorse hardware. Il Garante ha deciso di intervenire con un provvedimento d’urgenza, imponendo il blocco immediato del trattamento dei dati degli utenti italiani da parte delle società cinesi Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, che si occupano dello sviluppo e della distribuzione di DeepSeek.

Il provvedimento era nell’aria, visto che è già da qualche giorno che l’app ufficiale di DeepSeek è sparita dagli store di Google ed Apple e difatti non era più disponibile al download sugli smartphone Android e su iPhone. C’è da dire, però, che nel momento in cui stiamo scrivendo questo articolo, la versione Web di DeepSeek sembra essere ancora accessibile dal browser, ma è probabile che sia solo questione di tempo prima che anche quest’ultima venga oscurata.

Qualora vi foste persi le notizie dei giorni scorsi, vi ricordiamo che DeepSeek è un’intelligenza artificiale avanzata, sviluppata per comprendere e gestire conversazioni con gli utenti. Lanciato recentemente a livello globale, il software ha rapidamente conquistato milioni di download, e questo ha attirato l’attenzione delle autorità di regolamentazione.

DeepSeek

Provvedimento Garante

La decisione del Garante è stata presa per garantire la protezione dei dati personali degli utenti in Italia. L’Autorità ha valutato la comunicazione ricevuta dalle società coinvolte e l’ha ritenuta insufficiente rispetto ai requisiti richiesti per la conformità alla normativa sulla privacy.

Nonostante il provvedimento, le aziende cinesi hanno dichiarato di non operare sul territorio italiano e di non essere soggette alle leggi europee in materia di protezione dei dati. Questa posizione non ha convinto il Garante, che ha scelto di applicare la misura restrittiva. Inoltre, come si legge nel comunicato ufficiale diramato da quest’ultimo, “oltre a disporre la limitazione del trattamento, ha contestualmente aperto un’istruttoria“.

Pubblicato il 31 Gennaio 2025
Giuseppe Servidio
Giuseppe Servidio

Web writer e ghostwriter freelance, classe 1996. Da che ricorda ha sempre avuto una spiccata passione per la scrittura e la tecnologia, ma mai avrebbe immaginato di fonderle nel lavoro che avrebbe fatto da “grande”. Nel periodo delle elementari scrisse la sua prima raccolta di racconti, con cui sperava già di diventare uno scrittore professionista. Crescendo si è accorto...Leggi tutto

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