Il compagno fidato dello sportivo
Gli sportwatch non sono altro che smartwatch costruiti attorno al fitness. Indispensabile, in tal senso, è la presenza a bordo del cardiofrequenzimetro che rileva le pulsazioni cardiache attraverso un sensore posto in prossimità del polso. L’andamento del nostro cuore sotto sforzo, infatti, ci dice tanto sulla qualità dell’allenamento, permettendoci di gestirlo nel modo migliore. Ma il sensore cardio cattura anche interessanti informazioni sul nostro stato di salute, fasi del sonno comprese. Il tutto, poi, è inviato ad una specifica app per smartphone che mostra i dati raccolti, creando uno storico delle nostre azioni. Sono disponibili in commercio sportwatch per ogni tipo di attività. Agli orologi da running, come lo sportwatch Garmin Forerunner 165, si affiancano modelli più trasversali, anche dedicati agli amanti dell’alpinismo e degli sport estremi, fra cui l’eccellente Suunto Vertical. Per chi pratica attività outdoor, è cruciale scegliere un orologio GPS in grado di tracciare, attraverso le coordinate satellitari, i nostri movimenti, creando una mappa con il percorso svolto. A chi, invece, si dedica quasi esclusivamente agli sport indoor o si allena in palestra, può bastare un orologio fitness senza GPS. Per il nuoto e gli sport acquatici in genere, infine, è l’impermeabilità una delle caratteristiche di maggior peso. La qualità del display è un altro elemento da tenere bene a mente quando ci accingiamo ad effettuare l’acquisto. I pannelli OLED sono quelli che restituiscono la migliore visibilità anche sotto la luce diretta del sole e, tendenzialmente, consumano meno batteria. Ma l’esperienza generale è condizionata anche dalla risoluzione e dalle dimensioni dello schermo. A livello costruttivo, la cassa è il cuore dello sportwatch e dovrebbe sempre essere certificata contro urti e schizzi. Il cinturino, invece, ha il compito di tenere il device in posizione senza irritare la pelle. Ecco perché è spesso realizzato in gomma morbida o silicone, meglio ancora se con forellini traspiranti.
Uno sguardo alla variabile prezzo
Si parte da circa 50 euro con gli sportwatch entry-level per sfiorare (e talvolta superare) i 1.000 euro con i prodotti di fascia alta. Sul prezzo pesano davvero tanti fattori. Oltre alla bontà costruttiva, alla scelta dei materiali e alla qualità del display, entrano in gioco le performance hardware. Un processore potente, infatti, rende l’orologio sempre reattivo, anche se impegnato in varie task. Non mancano, poi, modelli capaci di collegarsi alla rete per scaricare mappe, effettuare telefonate o gestire lo streaming di brani musicali. E sportwatch provvisti di bussola, barometro, altimetro e altri sensori all’avanguardia. Tre sono i modelli che abbiamo scelto per descrivere il segmento in base alle fasce di prezzo. Amazfit Active Edge è l’opzione più economica. Venduto a meno di 90 euro, è uno sportwatch completo che tiene a bada la spesa con materiali costruttivi non troppo pregiati, come la cassa in plastica. Competitivo in quanto a tipologie di sport disponibili, integra la celebre app Strava per la corsa, il ciclismo e l’escursionismo. Si sale di livello con il Samsung Galaxy Watch Ultra 4G 47mm che è proposto a poco meno di 400 euro. Aggressivo nel design, esce di fabbrica corredato da un cinturino intercambiabile a prova di sudore. Impreziosito dalla cassa in titanio, combina leggerezza e robustezza straordinarie. Al top si posizionano i sensori, specie quello cardio e il GPS offre allo sportivo un posizionamento sempre perfetto. In ultimo ma non per importanza, Apple Watch Ultra 2 è lo sportwatch giusto per chi cerca performance e stile senza compromessi. Eccellente è il display OLED che limita i consumi attraverso la funzione Always-On. Luminoso e definito, è il perno di uno sportwatch muscoloso e affidabile.
