Cappa A Scomparsa in Cappe da Cucina

Integrazione armonica fra cappa e cucina

La cappa a scomparsa, come il nome stesso rivela, è un elettrodomestico che sparisce alla vista per intero o in parte. Parliamo sempre di soluzioni da incasso, sia in versione integrata nel pensile, come la Franke Box FBI, che in modalità sottopensile, come nel caso della cappa Faber a scomparsa 2156. I modelli del secondo gruppo prevedono, di solito, un frontalino estraibile che si reclina in avanti durante l’uso e che viene coperto da un pannello coerente col design della cucina. Oltre ai modelli a parete, non mancano cappe a scomparsa da soffitto, da inserire in una nicchia sopra i fornelli. Ideali per piani cottura a isola o penisola, restano parzialmente nascoste nel controsoffitto. Un’ulteriore alternativa è rappresentate dalle cappe a scomparsa nel piano. Anche dette downdraft, sono elettrodomestici mobili che, grazie ad un sistema telescopico, emergono dal piano solo quando ce n’è bisogno. Evolute e futuristiche nel design, richiedono spazio a sufficienza dietro i fornelli per l’inserimento della cappa stessa e del blocco motore. Provviste di comandi touch, controlli vocali e connettività smart, sono un tripudio di stile ed efficienza. E come per le altre varianti, sono disponibili in configurazione di cappa aspirante a scomparsa o filtrante. Nel primo caso, i fumi di cottura vengono espulsi attraverso una canna fumaria, nel secondo filtrati e rimessi in circolo nell’ambiente. Indipendentemente dalla tipologia, ad accomunare tutte le cappe a scomparsa sono le dimensioni che devono rispondere a precisi standard per soddisfare le esigenze dell’incasso. In particolare, è la larghezza ad avere un peso cruciale perché deve armonizzarsi con quella del piano. 60 cm, 90 cm e 120 cm: ecco i tre formati più diffusi, ai quali si aggiungono le cappe da 70 cm e 80 cm. La profondità, invece, si lega a quella del pensile, ruotando attorno ai 30 cm. Discorso diverso per le cappe downdraft che richiedono un vano rettangolare alle spalle dei fornelli con spessore di circa 10 cm.

L’evoluzione che fa salire il prezzo

Tante sono le declinazioni con cui si può presentare una cappa a scomparsa. I modelli sottopensile sono i più economici, seguiti a ruota dalle cappe integrate nel pensile. Le cappe a scomparsa a soffitto e le cappe a scomparsa nel piano, invece, impongono un esborso tendenzialmente più impegnativo. A condizionare la spesa, che oscilla da meno di 100 euro a oltre 2.000 euro, è anche la potenza aspirante, ovvero la capacità (espressa in m³/h) con cui l’elettrodomestico pulisce l’aria in un’ora. In ultimo ma non per importanza, la classe di efficienza energetica fa sentire il proprio peso all’acquisto. Compresa fra le lettere D ed A+++, ci dice anche quanto andremo a spendere in bolletta a fine mese. Per la nostra piccola selezione abbiamo scelto tre interessanti cappe a scomparsa downdraft. Si parte con la Franke Downdraft FDW 908, il cui prezzo medio è pari a 780 euro. Suggestiva nel design e potente nell’illuminazione, mette 670 m³/h al servizio dei fornelli. Ancora meglio si comporta Elica Getup che ci porta direttamente nel futuro con un’estetica davvero degna di nota. Provvista di funzioni smart accessibili via Wi-Fi, spinge la capacità aspirante fino a 750 m³/h. Proposta in diverse varianti, con un prezzo medio di circa 1.100 euro. E concludiamo alla grande con la cappa a scomparsa nel piano Falmec Down Draft. Raffinata ed elegante, diventa un oggetto di design quando emerge dalla propria base. Dotata di aspirazione perimetrale ultrasilenziosa, tocca quota 800 m³/h. Ed è venduta a partire da 1.350 euro.