Il 2020 si è chiuso con un mercato smartphone complessivamente in ribasso ma Apple e Xiaomi hanno registrato un incremento delle spedizioni di circa il 10%. Insomma, un successo per modelli ad esempio come iPhone 12, iPhone 12 Pro, iPhone 12 Mini, Xiaomi Mi 10 T 5G e Xiaomi 10 lite 5G. È questo il quadro delineato dall’ ultima indagine del quotidiano specializzato Digitimes.
Com’è risaputo nel settore è complicato risalire al numero esatto delle vendite, a meno che non siano le stesse aziende, distributori o rivenditori a comunicarli. L’unica opzione è quindi quella di basarsi sulle spedizioni, poiché tendenzialmente sono strettamente legate alle vendite: non avrebbe senso saturare gli spazi dei magazzini. Negli anni questa prassi analitica ha consentito di delineare i rapporti di forza fra i protagonisti del settore mobile.
Digitimes ha stimato un calo delle spedizioni annue dell’8,8%, pari a circa 1,24 miliardi di pezzi. Samsung ha mantenuto la vetta della classifica (pur perdendo terreno), ma si sono fatte avanti Apple, Huawei, Xiaomi, Oppo e Vivo. Nello specifico il 2020 è iniziato nel primo trimestre con un incremento complessivo delle spedizioni del 20% (su base annua), poi nel secondo in concomitanza con l’esplosione della pandemia c’è stato un crollo di pari misura. Nel terzo la contrazione è stata a singola cifra, mentre nell’ultimo c’è stato un discreto recupero. I nuovi modelli 5G hanno contribuito sicuramente all’inversione di tendenza: nel 2019 avevano raggiunto quota 19 milioni di unità, mentre nel 2020 sono state sfiorate le 300 milioni di unità.
Per quanto riguarda il 2021 la prospettiva è che ci sia una buona ripresa e che possa approfittarne nuovamente Apple. Si prevede infatti che la linea iPhone 12 possa superare nel primo trimestre quota 51 milioni di modelli spediti.
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Il 2020 è stato un anno difficile anche per il mercato smartphone, al contrario di quello notebook e tablet. La pandemia ha causato ritardi nella produzione, come dimostrato dalla nuova generazione di
Apple potrebbe raggiungere una capitalizzazione di mercato di 3 trilioni di dollari entro la fine del 2021. A fare questa previsione sono gli analisti della società di investimento Wedbush in una nota
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