Dopo che le prime Apple AirPods furono annunciate insieme all’iPhone 7, il primo a rinunciare al jack aux da 3,5 millimetri. Fecero sicuramente scalpore ma introdussero un nuovo segmento di mercato lo dominarono sin dall’inizio. Da allora sono state tante le voci che prevedevano il lancio di un nuovo modello di AirPods, presentato nel corso del 2019. Tuttavia, le differenze non sono poi molte ma sono state annunciate alcune novità che molti utenti hanno lamentato come mancanza della prima versione. La novità più importante è l’introduzione del chip H1 di nuova generazione.
Le abbiamo provate nel corso degli ultimi mesi in abbinamento con i nostri iPhone Xs, MacBook Pro e iPad Pro e possiamo dunque raccontarvi le nostre impressioni di utilizzo nella recensione completa.
Voto: 8/10
Le Apple Airpods 2 sono disponibili con un prezzo di listino di 179 euro, che includono anche la custodia standard e un cavo di ricarica. La sola custodia wireless costa invece 89 euro, mentre si risparmia un po’ se si acquista in combo la custodia dotata di ricarica wireless insieme agli auricolari, con un prezzo di 229 euro. Sono prezzi piuttosto alti per un paio di auricolari di questo tipo, considerando che esistono molte alternative anche valide, come le Bose SoundSport Free o le Jaybird Run, a prezzi notevolmente inferiori. Addirittura, le Huawei Freebuds riescono a scendere sotto la soglia dei 100 euro. Sono disponibili sia sul sito ufficiale sia su diversi store online anche a prezzi leggermente più bassi.
Voto: 8/10
Rispetto alla prima versione non cambia poi molto. L’auricolare ha la forma di un piccolo bastoncino con il classico design on-ear che da sempre contraddistingue le AirPods. L’ergonomia è dunque molto buona, anche se molto dipende dalla forma delle orecchie. La realizzazione completamente in plastica lucida non favorisce il grip e di tanto in tanto, soprattutto per chi intende usarle mentre fa sport, potrebbe cadere accidentalmente.
La custodia e la batteria integrata offrono un totale di 20 ore di autonomia, oltre alle 5 offerte dalle AirPods di Apple su una singola carica. Purtroppo però l’autonomia in chiamata è inferiore e si ferma a circa 3 ore di conversazione. La ricarica della custodia è molto veloce: si controlla direttamente dall’iPhone e passa dal 25% al 100% in circa un’ora. Il nuovo sistema di ricarica wireless permette ovviamente di ricaricare la custodia ed eventualmente anche le cuffie AirPods inserite all’interno, tramite qualsiasi base Qi compatibile.
È curioso come Apple non sia minimamente intervenuta sul design. Nell’uso quotidiano risultano però estremamente intuitive, comode da estrarre e da riporre nella custodia in qualsiasi momento.
Voto: 8/10
Il dettaglio più importante delle nuove AirPods è sicuramente il chip H1, che sostituisce il W1 della prima versione. Il pairing è adesso molto più veloce. Sarà sufficiente aprire la custodia per vedere apparire un messaggio sul proprio dispositivo Apple e confermare l’abbinamento. Se l’operazione è già stata effettuata, gli auricolari si collegheranno in automatico una volta estratti.
Ciò che sorprende è l’estrema semplicità dell’operazione, non è necessario tenere premuti pulsanti o fare particolari procedure, il tutto avviene in maniera veloce e intuitiva.
Per poterle controllare si può usare l’assistente vocale Siri, chiamandolo o tramite un doppio tap oppure dicendo “Hey Siri”. I comandi possono essere configurati per agire in un determinato modo durante le chiamate, per navigare tra i diversi brani o per controllare il volume.
Ovviamente, essendo auricolari Bluetooth, si possono abbinare anche a uno smartphone Android come per esempio il Huawei Mate 20 Pro, con il quale però si vanno a perdere buona parte degli automatismi presenti invece con l’uso con iPhone o altri dispositivi Apple.
Sempre il chip H1 consente di avere uno switch tra i diversi dispositivi del 50% più veloce rispetto al precedente modello e hanno anche una latenza ridotta del 30%.
In termini di qualità audio, oseremmo dire purtroppo, non cambia nulla rispetto alle AirPods di prima generazione. L’audio è potente ma può risultare un po’ vuoto per la mancanza di frequenze alte. I bassi invece sono ben percepibili, ma sicuramente non sono i migliori auricolari True Wireless dal punto di vista della qualità di riproduzione.
Ottime invece per le chiamate: in primis perché il microfono integrato cattura molto bene la nostra voce, in secondo luogo perché si possono usare in modalità monoauricolare, sia per quanto riguarda l’auricolare destro che quello sinistro, caratteristica tutt’altro che scontata.
Voto: 8/10
A parte la custodia con ricarica wireless, le nuove Airpods non rappresentano una reale novità rispetto al passato, ma più un leggero affinamento. Certo il nuovo chip H1 consente maggiore velocità, migliore autonomia e un accoppiamento più rapido, ma nell’uso quotidiano non sono caratteristiche che fanno la differenza come invece un audio migliore. Se avete un iPhone risultano però la migliore scelta, mentre se avete un dispositivo Android, potrete valutare alcune alternative come i Samsung Galaxy Buds.
Apple starebbe lavorando a una nuova funzione che potrebbe rivoluzionare la comunicazione tra persone di lingue diverse. Secondo un recente articolo pubblicato da Bloomberg, la società di Cupertino starebbe lavorando a una
Apple ha finalmente reso disponibili istruzioni dettagliate per aggiornare manualmente il firmware degli AirPods, una funzione che finora avveniva in modo automatico e senza possibilità di intervento diretto da parte degli utenti.
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