Il 2019 è l’anno in cui sono comparsi in primi veri smartphone pieghevoli, come il Samsung Galaxy Fold o lo Huawei Mate X; poco più che prototipi, che sono stati messi in commercio a prezzi sostenuti.
Pochi potranno averli, ma entro due anni la metà degli smartphone marchiati Huawei potrebbe essere pieghevole. O almeno questo è quanto ha suggerito l’amministratore delegato Richard You, in un’intervista rilasciata a GSMArena.
“Credo che per quanto riguarda i top di gamma, tra due anni la metà dei nostri dispositivi potrebbe essere pieghevole”, ha detto You, per poi aggiungere: “I telefoni pieghevoli sono solo all’inizio e la quota di mercato è piccola, costano molto e produrli è molto caro”.
Ma, come sempre, nel corso del tempo i costi di produzione calano, gli investimenti si ammortizzano, e non è irragionevole supporre che dai 2.000 euro attuali si arrivi ai circa 1.000 richiesti oggi per un top di gamma appena uscito.
Non che mille euro siano pochi per uno smartphone, ma è più o meno la cifra che alcuni consumatori sono disposti a pagare per avere l’ultimo modello. Per tutti gli altri, invece, in genere basta aspettare qualche mese per accedere a offerte più vantaggiose. Oppure orientarsi subito su modelli meno costosi.
Per esempio, oggi uno Huawei P30 Pro costa almeno 800 euro, e un Samsung Galaxy S10+ poco di meno. Però c’è anche lo Xiami Mi 9 da a 449 euro, oppure si può guardare ai migliori smartphone del 2018: Huawei P20 Pro a 440 euro e Galaxy S9+ a 450 euro sono offerte davvero invitanti.
Il discorso di Richard You si può dunque inquadrare nel panorama attuale, e non appare affatto improbabile una prossima “invasione” di smartphone pieghevoli. Se entro due anni la metà dei top di gamma Huawei sarà di questo tipo, allora forse entro tre anni potrete averne uno a un prezzo ragionevole.
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