(Questo articolo è stato aggiornato il 31 marzo 2021)
Oggi è il World Backup Day 2021, la giornata mondiale che ricorda l’importanza di salvare i dati e i file digitali che conserviamo solitamente su smartphone, PC o tablet. Si tratta di azioni da tenere seriamente in considerazione per tutti gli utenti, soprattutto in questo periodo dove è aumentato considerevolmente l’uso dei dispositivi elettronici per studio o lavoro. Oggi si è molto più esposti ad attacchi hacker che minano alla propria privacy e sicurezza. Cosa succederebbe se all’improvviso il nostro smartphone o PC smettesse completamente di funzionare?
Ormai nei nostri dispositivi conserviamo una buona parte della nostra vita: video recenti e degli anni passati, foto ricordo, password salvate per l’accesso alla e-mail e social network, ma anche dati estremamente sensibili come gli accessi alla nostra banca online. Mai come ora è necessario effettuare un backup, cioè una seconda copia dei file più importanti, esternamente al nostro PC, notebook o smartphone.
Bisogna essere consapevoli che i casi di perdita di file sono molto più frequenti di quanto si immagina: lo smarrimento del proprio tablet o cellulare senza avere una copia dei file può portare alla perdita completa dei propri ricordi o documenti importanti. Secondo i dati del World Backup Day ogni mese 1 computer su 10 è infettato da virus e 113 telefoni vengono smarriti o rubati ogni minuto.
Negli ultimi mesi l’Italia ha purtroppo scalato le classifiche, rientrando tra i Paesi più attaccati al mondo da malware. Solo a febbraio 2021 è risultata quarta, dietro Giappone, Stati Uniti e India, nella classifica contenuta nel report di Trend Micro Research di Trend Micro, che si occupa di cybersecurity ed è specializzata in ricerca e sviluppo e lotta al cybercrime.
In particolare i malware che hanno colpito l’Italia a febbraio sono stati 4.643.540: un numero spaventoso. Quello più rilevato in Italia e che attacca soprattutto le aziende si chiama DOWNAD e i settori più colpiti sono stati il manifatturiero, la sanità e la PA. Gli utenti sono stati colpiti maggiormente da DRIDEX, un malware specializzato nel sottrarre le credenziali bancarie. Emerge quindi sempre di più l’importanza di avere una o più copie dei propri file personali o aziendali esternamente al proprio dispositivo quotidiano di utilizzo.
Ci sono due modi fondamentalmente per fare il backup: su un hard disk esterno o tramite internet. Il mercato offre una vasta gamma di soluzioni interessanti, di marchi come Western Digital, Toshiba, Seagate, Maxtor, Samsung e SanDisk. Ognuno di questi brand mette a disposizione hard disk esterni dalle varie velocità di scrittura e lettura, capienza e qualità.
Per un PC Windows ad esempio si può scegliere un economico Western Digital Elements Portable, un hard disk meccanico che costa meno di 40 euro ed offre 1 TB di spazio di archiviazione. Chi ha invece tantissimi file da archiviare, soprattutto video e che quindi pesano molto di più, può scegliere il Western Digital My Book 8 TB. Anche Seagate offre soluzioni a basso prezzo con differenti tipi di capienze, pensati anche per i Mac e il mondo Apple.
Chi cerca invece soluzioni ultra-veloci per copiare i propri file su un dispositivo esterno, si può rivolgere proprio agli SSD esterni, molto più prestanti e chiaramente più costosi. I diversi marchi per questo tipo di prodotto offrono dispositivi con tagli di memoria magari più contenuti per abbattere i costi. In generale però i prezzi di questi prodotti negli ultimi anni sono diventati più abbordabili. Ad esempio il Western Digital My Passport Go è un hard disk esterno su SSD che può arrivare a tagli di memoria fino a 2 TB, quindi molto capiente. Molto interessanti anche gli SSD esterni Samsung, come ad esempio il Samsung Portable SSD T5, prestante ed economico. Chi ha un budget leggermente più alto può puntare invece sull’SSD Samsung T7, ma c’è addirittura una versione del T7 con sensore che riconosce l’impronta digitale dell’utente, per la massima sicurezza dei propri dati.
Per chi ha invece uno smartphone come il nuovo Galaxy S21 5G o S21+, oppure un tablet come il Galaxy Tab A7 e ha bisogno di fare un backup dei propri dati? Ci sono soluzioni specifiche anche per questa categoria di utenti. Sia questi che gli utenti PC possono optare anche per un metodo di backup ancora più trasportabile, cioè le classiche “pennette” USB, le flash drive, che risultano essere piccole, veloci e piuttosto capienti, oltre al fatto che costano meno di un hard disk. Ormai ne esistono di ogni tipi e capienza, di marchi come Kingston, Samsung, SanDisk, Verbatim e molti altri. L’importante è ricordare di non perderle (sono molto piccole), quindi conservarle in un luogo sicuro, altrimenti fare una copia dei propri file sarà un’attività del tutto vana.
In questa categoria esistono prodotti estremamente economici: la SanDisk Cruzer Blade da 16 GB costa infatti 6 euro, anche se è un dispositivo abbastanza limitato per fare backup, ma utile soprattutto per copiare documenti importanti. Ci sono poi soluzioni molto originali come la Kingston DataTraveler 2000 4 GB, a cui si accede solo tramite password da digitare sul tastierino numerico incluso: è dotata di crittografia completa del disco basata su hardware con protocollo AES a 256 bit.
Esistono poi modelli che integrano sia una porta USB che quella micro-USB, come ad esempio la SanDisk Ultra Dual m3.0 16 GB, per estrarre i file dallo smartphone e in futuro poterli trasferire anche su un dispositivo differente, ma ci sono soluzioni anche con USB-C.
Il backup sui dispositivi elencati in alto è solo una delle soluzioni per non perdere file importanti, ma potrebbe risultare scomodo, anche perché bisogna copiare i file periodicamente sugli hard disk esterni. Una soluzione alternativa e più al passo coi tempi è il backup sul cloud. Ci sono diversi servizi che svolgono questo compito, che aggiungono una notevole velocità, con i dati degli utenti che vengono frammentati e salvati su una rete di server in giro per il mondo.
Un hacker avrà molta più difficoltà ad accedere ai file: se si usano questi servizi (Microsoft OneDrive, iCloud, Dropbox, Google Drive e molti altri) in accoppiata con i cosiddetti NAS, la sicurezza aumenta ancora di più. Questi sono dispositivi che si collegano alla rete locale e possono contenere più dischi rigidi, per accedere e condividere i dati, anche in cloud. Sul mercato esistono tantissimi modelli, più o meno costosi, come ad esempio il Western Digital My Cloud EX2 Ultra, che può arrivare fino a 12 TB, ma ci sono comunque altri prodotti proprio di Western Digital, QNAP, Synology e molti altri.
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