Se si è alla ricerca di un mouse wireless dedicato, in particolare, al gaming, Razer propone una soluzione perfetta per rapporto qualità/prezzo con il modello Razer Basilisk X HyperSpeed. Si tratta, nello specifico, della versione più economica della gamma Basilisk, pensata in particolare per gli amanti degli sparatutto. L’edizione HyperSpeed guadagna, prima di tutto, la connessione wireless, che grazie al sensore di nuova generazione e alla tecnologia HyperSpeed di Razer non subisce alcun tipo di input lag percepibile durante il gioco. Il design rimane uno dei punti di forza principali di questo modello, grazie ai due grip laterali che permettono di mantenere una presa molto salda sulla periferica. Parlando del sensore, il Razer Basilisk X HyperSpeed monta un nuovo sensore ottico 5G proprietario, con una risoluzione massima di 16.000 DPI ed una velocità di tracciamento fino a 450 IPS. I livelli di sensibilità del cursore sono personalizzabili liberamente al software Razer Synapse, per poi salvare i vari profili da richiamare rapidamente tramite il pulsante DPI posto al di sotto della rotellina centrale. Sul lato sinistro sono presenti i classici pulsanti rapidi da utilizzare velocemente con il pollice, ma si perde in questo caso il tasto dedicato alla modalità Sniper, presente invece sulla versione cablata del Razer Basilisk. Al di là del led illuminato presente nel pulsante per il cambio rapido dei DPI, inoltre, il Razer Basilisk X HyperSpeed non dispone di altri led RGB presenti sulla scocca del mouse. Ne guadagna, in questo senso, la durata massima della batteria, con un massimo di 285 ore in modalità HyperSpeed e fino a 450 ore con la modalità Bluetooth a basso consumo.
Razer Basilisk X HyperSpeed in pillole:
- Mouse da gaming con connessione wireless
- Sensore Razer 5G fino a 16.000 DPI e 450 IPS
- Sei pulsanti personalizzabili da software Razer Synapse
- Batteria con autonomia massima di 450 ore
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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