Le schede grafiche Intel rappresentano una vera e propria novità all’interno di questa categoria di prodotti, il cui mercato si è sempre suddiviso tra AMD e Nvidia. In questa nuova lineup spicca il modello Intel Arc A750, interessante per funzioni e, soprattutto, per il rapporto qualità/prezzo decisamente invitante. Si parla, nello specifico, di una scheda grafica di fascia economica, dotata di una memoria VRAM da 8 GB di tipo GDDR6, con interfaccia a 256 bit e larghezza di banda di 512 GB al secondo. Il design di questo modello è votato alla massima semplicità, con una scocca esterna in colorazione nera, senza alcun tipo di sistema di illuminazione a led, e un sistema di raffreddamento a doppia ventola attiva. Dal punto di vista delle prestazioni, la Intel Arc A750 offre una base molto performante per quanto riguarda non solo attività professionali come montaggio video o post-produzione fotografica, ma anche per il gaming a 1080p e framerate elevato. Come per le schede grafiche più rinomate, la Arc A750 garantisce il pieno supporto per le più recenti librerie DirectX 12 Ultimate, Vulkan 1.3 e OpenGL 4.6, in modo da permettere le massima compatibilità con ogni tipo di software. Un aspetto molto interessante, soprattutto considerando la fascia di prezzo della scheda, è il supporto per la tecnologia Ray Tracing, con la presenza di 28 core dedicati unicamente alla gestione dell’illuminazione Ray Tracing. Per quanto riguarda l’ottimizzazione delle prestazioni, il modello Intel Arc A750 supporta la tecnologia Adaptive Sync, con un funzionamento simile al FreeSync di AMD e alla tecnologia Nvidia DLSS. A livello di consumi, la scheda raggiunge un TDP massimo di 225 W, il che non richiede alimentatori particolarmente potenti per una perfetta gestione.
Intel Arc A750 in pillole:
- Scheda video Intel con memoria VRAM da 8 GB
- Design semplice con doppia ventola di raffreddamento
- Supporto hardware per tecnologia Ray Tracing
- Compatibile con la funzione Adaptive Sync per una migliore gestione del framerate
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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