Samsung Bespoke Jet AI vs Dyson V15 Detect: quali sono le differenze?

Bespoke Jet AI e V15 Detect sono molto potenti e modulano l'aspirazione in relazione allo sporco. Scopriamo tutte le differenze e quale scegliere.
Di Dario d'Elia 6 Marzo 2024
Samsung Bespoke JetAI vs Dyson V15 Detect

Samsung Bespoke Jet AI è il diretto antagonista del Dyson V15 Detect: sono due fra i migliori aspirapolvere senza fili estremamente potenti con la capacità di adattare l’intensità in relazione allo sporco. Entrambi sfruttando sensoristica avanzata, ma Samsung esplicita l’impiego dell’intelligenza artificiale. Nella sostanza però offrono risultati analoghi e le differenze sono davvero in alcuni accessori, modalità funzionali e soprattutto il prezzo. Bespoke Jet AI si posiziona con un listino di 1.129 euro e il motivo si deve anche al fatto di disporre di una stazione di ricarica e scaricamento della polvere. Il V15 Detect invece costa di listino 799 euro. Entrambi online si possono trovare scontati.

Bespoke Jet AI e V15 Detect, potentissime

L’aspirapolvere Samsung dichiara 280W di potenza di aspirazione – quindi più potente del modello Jet, mentre il modello Dyson si ferma a 240W, ma in realtà lo scostamento è marginale. Ben più importate il fatto che le spazzole della prima consentono l’aspirazione anche camminando all’indietro, mentre quelle della seconda (con profilo gommato posteriore) sono fatte per la sola aspirazione camminando in avanti. Dopodiché entrambi i modelli dispongono di varie modalità di potenza e quella automatica, che alla fine si usa più di frequente per la sua comodità.

Bespoke Jet AI viene venduta con una dotazione molto completa che comprende: All-In-one-Clean Station, spazzole Active Dual LED, Slim LED e Pet Mini+, lancia allungabile e mini-spazzola, angolo flessibile, due batterie, kit ricarica batteria e base per accessori. Dyson V15 Detect offre le spazzole Digital Motorbar, Fluffy Optic e multifunzione, bacchetta a lancia, stazione di ricarica e caricatore. Per quanto riguarda l’autonomia Samsung mette a disposizione due batterie da rispettivamente 60 e 30 minuti, mentre Dyson offre una batteria da 60 minuti. In realtà bisogna immaginare un’operatività reale di circa il 20% inferiore, comunque sufficiente per appartamenti di medie dimensioni. Samsung Bespoke Jet AI ha il vantaggio di disporre di una Station che ricarica il dispositivo ogni volta che si aggancia, oltre che scaricare automaticamente la polvere in uno sacchetto usa e getta da 2 litri. Dyson V15 Detect sfrutta un classico caricatore esterno. In sintesi se si considerano le schede tecniche e gli accessori Samsung probabilmente è in vantaggio.

Samsung Bespoke Jet AI

Samsung Bespoke Jet AI

Bespoke Jet AI e V15 Detect, facili da usare

Bespoke Jet AI vanta la comodità del tubo telescopico regolabile in tre lunghezze: in pratica si può adattare alla propria altezza. In secondo luogo le due spazzole principali – come Dyson – hanno il rullo interno motorizzato e questo favorisce la raccolta e l’aspirazione dello sporco. Utile poi il LED per rilevare la polvere, che però nella versione Dyson grazie a una specifica gradazione di verde sembra più efficiente. Un altro dettaglio importante del Samsung è di consentire l’aspirazione nel momento in cui si arretra nei passi; l’avversario ha nella zona posteriore della spazzola un’asola gommata che non lo permette. Le spazzole Bespoke Jet AI risultano molto scorrevoli, soprattutto la Slim LED che è agilissima nello stretto. Dyson V15 regala un’esperienza analoga, ma sembra avere un bilanciamento del peso capace di affaticare meno alla lunga. In ogni caso si tratta di due modelli da circa 3,1 kg (in configurazione analoga) e quindi non consigliabili alle persone più anziane.

La modalità AI del Samsung, quindi con intensità di aspirazione automatica è molto efficiente, e mantiene anche il rumore in uno spettro accettabile. Comodissimo poi il singolo tasto funzionale per l’operatività; Dyson invece obbliga a mantenere tirato una sorta di grilletto. Per quanto riguarda l’autonomia bisogna ammettere che Samsung ha un leggero vantaggio ma solo perché può approfittare di una seconda batteria. In linea di massima comunque per un appartamento di 100-120 metri quadrati si rimane sempre con margine. Difficile stabilire un vincitore perché fanno benissimo entrambi. Bespoke Jet AI poi ha anche una stazione di ricarica che comodamente preleva la polvere automaticamente e la mette in un sacchetto di carta da ben 2 litri di capienza; il serbatoio dell’aspirapolvere è da 0,5 litri. Però Dyson è un po’ meno stancante, ha un design più gradevole e soprattutto un filtro Hepa ideale per il polline e le micro-particelle.

Dyson v15 Detect

Dyson v15 Detect

Bespoke Jet AI vs V15 Detect: quale scegliere?

L’aspirapolvere Bespoke Jet AI è senza dubbio il top di gamma del mercato in questo momento. Fra i più potenti ed efficienti. Non mancano poi i validi accessori, come la stessa Station. Certo il prezzo è molto alto e le persone più minute potrebbero trovarlo troppo pesante da usare in lunghe sessioni, ma davvero è uno delle poche critiche che si possono muovere al dispositivo. Insieme al fatto ovviamente di occupare un po’ di spazio una volta appeso alla Station. Quindi ideale per chiunque ha un appartamento di medie dimensioni, tappeti e magari un animale domestico.

Dyson V15 Detect consente di ottenere più o meno gli stessi risultati e forse è un po’ meno affaticante. Poi costa meno e infine è un oggetto decisamente più simpatico da vedere. Infine i materiali sembrano complessivamente un po’ più solidi. Anche questo modello appare ideale per qualunque esigenza, ma è meno ingombrante, filtra meglio grazie al sistema HEPA (ideale per gli allergici) ma costringe nella manutenzione a entrare un po’ più in contatto con la polvere. Potenzialmente con gli optional gode di una scelta più alta di accessori.

Pubblicato il 6 Marzo 2024
Dario d'Elia
Dario d'Elia

Sono nato nel 1974, esattamente nel momento in cui l'era digitale stava iniziando a varcare i confini dei laboratori per entrare nelle case. Risale proprio a quel periodo uno dei primi microcomputer: il "famoso" IMSAI 8080, che Matthew Broderick usò nel 1983 per violare il supercomputer del Norad nel film "Wargames". Ecco, sono cresciuto in quel periodo di transizione e...Leggi tutto

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